BATTAGLIA NAVALE  DI ABUKIR

NAVAL BATTLE OF ABUKIR

(1° e 2 AGOSTO 1798)

LA BATTAGLIA DEL NILO


STORIA

LA BATTAGLIA NAVALE MINUTO PER MINUTO

NAVAL BATTLE MINUTE FOR MINUTE


CONSEGUENZE

(Tratto da "I gladiatori del mare", Angelo Solmi, 1980, Rizzoli Editori)

THE CONSEQUENCES

L'annuncio del trionfo nella battaglia del Nilo (questa è tuttora la denominazione britannica) doveva portarlo in Inghilterra il Leander, piccolo vascello da 50 cannoni su cui si imbarcò il capitano Berry (al suo posto, sul Vanguard, subentrò il giovane capitano Thomas Hardy, già comandante del brigantino Mutine).

Ma sfortunatamente il Leander incontrò lo zoppicante Le Genereux, superstite di Abukir, e venne catturato dal capitano del vascello francese, Le Joille.

Il 14 agosto Nelson spedì in patria sir James Saumarez, suo comandante in seconda, con le prede: sei vascelli di linea francesi caduti nelle sue mani.

A Plymouth, però, dinanzi all'immensa folla in attesa, ne comparvero solo cinque perche il sesto venne lasciato a Gibilterra.

Il 15 agosto giunsero a Nelson nuovi ordini da Jervis: partire subito per Napoli, dopo aver bruciato tre vascelli francesi che non si potevano rimorchiare.

Il blocco di Alessandria doveva essere mantenuto da altri tre vascelli, al comando di Samuel Hood.

Come sempre, dopo un grande fatto glorioso, cominciarono meschine polemiche, tipiche della debolezza umana.

Nelson fu coperto di regali: dalla città di Londra (una spada da 200 ghinee), dalla Compagnia delle Indie (pietre preziose), da una società patriottica (un servizio da cinquecento sterline).

Ma il governo, nel crearlo cavaliere dell'ordine del Bagno e pari d'Inghilterra, lo fece Il soltanto barone del Nilo e di Burnham- Thorpe, con una pensione di 2000 sterline.

Nelson, che si aspettava una contea come era toccata a Jervis dopo la battaglia di Capo San Vincenzo, ci rimase male e protestò. Gli fu obiettato che il Nilo è un grande fiume, ma questo non sembrò persuaderlo.

Solo i fidi amici lo consolarono, e in particolare Collingwood, il quale gli scrisse una lettera commovente in cui, fra l'altro, prendendo spunto dalla fine di uno dei comandanti inglesi, diceva « ...Compiango la morte del capitano Westcott... ma se dipendesse da noi scegliere l'occasione di abbandonare la vita, chi potrebbe augurarsi un giorno più bello, un giorno più memorando di quello in cui Westcott è caduto? ».


THE CONSEQUENCES

L 'announcement of the triumph in the battle of the Nile (this is still the British denomination) it had to bring it in England the Leander, small vessel from 50 guns on which the captain Berry embarked him (to his/her place, on the Vanguard, the young captain Thomas Hardy took over, already commander of the brig Change of it).

But unfortunately the Leander met the limping one her Genereux, survivor of Abukir, and it was captured by the captain of the French vessel, Her Joille.

On August 14 Nelson sent in country sir James Saumarez, his/her commander in second, with the preys: six vessels of line fallen French in his/her hands.

To Plymouth, however, in front of the immense crowd in attended, five appeared of it because only the order was left to Gibilterra.

On August 15 they reached Nelson new orders from Jervis: immediately to depart for Naples after having burnt three French vessels that could not be towed.

The block in Alexandria had to have maintained from other three vessels to the command of Samuel Hood.

As always, after a great glorious fact, scanty polemics started, typical of the human weakness.

Nelson was covered with gifts: from the city of London (a sword from 200 guineas), from the Company of Indies (precious stones), from a patriotic society (a service from five hundred pounds).

But the government, in to create him rider of the order of the Bath and peer of England, it did only it The baron of the Nile and Burnham - Thorpe, with a pension of 2000 pounds.

Nelson, as that for a county was waited was touched to Jervis after the battle of Head St. Vincent, us he/she remained badly and it protested. You/he/she was objected him that the Nile is a great river, but this didn't seem to persuade him/it.

Only the credits friends consoled him, and particularly Collingwood, which a touching letter wrote him in which, among the other, taking I sprout from the end of one of the commanders English, it said «... I Pity captain Westcott's death... but if it depended on us to choose the occasion of abbandon the life, who could hope a more beautiful day, a day more memorandos of that in which Westcott is fallen? ».


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