BATTAGLIE NAVALI DI CORONEL E FALKLAND
NAVAL BATTLES OF CORONEL AND FALKLAND'ISLANDS
(NOVEMBRE - DICEMBRE 1914)
L'ULTIMA CROCIERA DELL'AMMIRAGLIO SPEE
(TRATTO DA ARTICOLI DEL PROF. FRANCESCO LAMENDOLA - ARIANNA EDITRICE)
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STORIA
HISTORY
DA VALPARAISO ALLE ISOLE FALKLAND
FROM VALPARAISO TO THE FALKLAND'S ISLANDS
(Tratto da articoli gentilmente concessi dal Prof. FRANCESCO LAMENDOLA)
Dopo la vittoria di Coronel, il 3 novembre von Spee entrò a Valparaìso con lo Scharnhorst, il Gneisenau e il Nürnberg, soprattutto per sfruttare politicamente il successo e smentire le voci, diffuse dagli Inglesi, di un cattivo stato della squadra tedesca. La visita fu accolta con entusiasmo, anche per la presenza di una numerosa colonia tedesca (accresciuta dagli equipaggi delle navi trattenute dal blocco dell'Intesa), e servì a rafforzare la benevola neutralità del Cile nei confronti della Germania. Le navi ripartirono nel mattino del giorno 4, per consentir l'entrata a Valparaìso di Lepizig, Dresden e Prinz Eitel Friedrich; e, all'alba del 6 novembre, fecero ritorno sulla costa remota e inospitale di Mas a Fuera, ove le attendeva il resto della squadra con le navi da carico. Von Spee sostò per diversi giorni al riparo delle scure rocce gigantesche e poté eseguire un nuovo rifornimento di carbone, al riparo da occhi indiscreti. Furono catturati il veliero francese Valentine e il mercantile inglese North Wales, poi affondati; il vapore tedesco Titania, che sarebbe stato d'impaccio alla squadra a causa della sua scarsa velocità, venne pure autoaffondato sotto la ripida costa occidentale dell'isola, il 9 novembre. Frattanto due navi rifornimento, Baden e Santa Isabel, si erano unite alla squadra tedesca.
Il 15 novembre von Spee salpò diretto a sud, essendosi trattenuto complessivamente per ben due settimane, dopo la battaglia di Coronel, nei dintorni di Mas a Fuera. Il Prinz Eitel Friedrich venne distaccato per condurre una solitaria guerra di corsa nel Pacifico sud-occidentale, con istruzioni di usare il radiotelegrafo per far credere al nemico che l'intera squadra si trovasse ancora al largo del Cile centrale. Il 21 novembre la squadra gettò l'ancora nella baia di Santa Helena nel selvaggio e disabitato Golfo di Penas, ove gli incrociatori sostarono qualche giorno, effettuando un altro carico di carbone; ad essi si unì il transatlantico Seydlitz, sfuggito alla cattura sulla rotta dell'Australia.. La squadra ripartì solo il giorno 26, procedendo con inspiegabile lentezza, ed evitò il porto di Punta Arenas per mantenere la segretezza; solo nella notte fra l'1 e il 2 dicembre doppiò Capo Horn e il giorno 3 - dopo aver catturato un altro veliero, il Drummuir, carico di carbone di prima scelta - giunse all'isola Picton, presso l'imbocco orientale del Canale Beagle che separa l'Isola Grande della Terra del Fuoco dalle isole più meridionali di Hoste e Navarino. Paradossalmente, la cattura del Drummuir si rivelò un elemento di ulteriore, pericoloso ritardo per la marcia della squadra, poiché costrinse quest'ultima a sostare altri tre giorni davanti all'isola Picton, onde imbarcare il prezioso combustibile.
L'ammiraglio intendeva lanciare un attacco di sorpresa contro la base inglese di Port Stanley nelle isole Falkland, per distruggerne la stazione telegrafica e catturarne il governatore: una ritorsione per la cattura del governatore tedesco di Samoa. La maggioranza dei suoi ufficiali era persuasa che fosse preferibile, per il momento, non rivelare al nemico la propria posizione e dirigersi a nord per condurre la guerra di corsa davanti all'estuario del Rio della Plata: una via commeriale molto sensibile per la Gran Bretagna, che se ne serviva per importare carne e grano dall'Argentina. Inoltre, essi fecero osservare che nella battaglia di Coronel gli incrociatori tedeschi avevano sparato quasi la metà dei loro proiettili da 210 mm. e quindi, in caso di combattimento, si sarebbero trovati a corto di munizioni. Ma von Spee respinse le loro obiezioni; egli riteneva che l'occupazione, sia pure temporanea, di un'antica colonia britannica avrebbe inflitto agli Inglesi una grave pedita di prestigio e non volle rinunciare al suo piano; solo in seguito avrebbe volto la prua a nord, per tentar di rientrare in Germania passando attraverso il blocco avversario.
Da parte inglese, all'indomani della sconfitta di Coronel il primo lord dell'Ammiragliato, Winston Churchill, aveva preso delle rapide e decisive contromisure. L'ammiraglio d'armata lord Fisher di Kilverstone ordinò il 4 novembre all'ammiraglio Jellicoe di distaccare 2 dei suoi incrociatori da battaglia per inviarli al più presto nell'Atlantico del Sud. Si trattava dell'Invincible e dell'Inflexible, moderni (erano entrati in servizio nel 1908), di 20.000 tonnellate di stazza, velocità 25-26 nodi, 8 cannoni da 305 mm. e 16 da 102, con una fiancata di 3.084 kg., contro i quali nulla avrebbero potuto gli incrociatori di von Spee. Al comando dell'ammiraglio sir Doveton Sturdee, si riunirono con parecchio altro naviglio alle isole di Abrolhos Rocks, al largo del Brasile, il 26 novembre, e puntarono a sud, entrando a Port Stanley il giorno 7 dicembre. Bisogna dire che lungo tutta la traversata dell'Oceano Atlantico l'ammiraglio Sturdee aveva dato segno di non comprendere a pieno l'importanza del fattore tempo, attardandosi nei vari scali più del necessario; fu merito delle continue ed energiche insistenze del comandante del Glasgow - il reduce da Coronel - , Luce, se aveva deciso di anticipare la partenza per le Falkland di 24 ore rispetto a quanto stabilito: ciò gli avrebbe consentito di giungervi giusto in tempo per intercettare la squadra avversaria.
Sturdee aveva con sé, oltre ai due incrociatori da battaglia, tre inrociatori corazzati: Carnarvon, Cornwall e Defence; 2 incrociatori leggeri, Glasgow e Bristol, e un mercantile armato, l'Orama. Inoltre, nei bassi fondali di Port Stanley si era precedentemente autoaffondata la corazzata Canopus, altra sopravvissuta al disastro di Coronel, per proteggere la baia con i suoi potenti cannoni, come una batteria galleggiante. L'ammiraglio inglese sapeva che von Spee, quasi certamente, sarebbe passato - o forse era già passato - in Atlantico, poiché nell'ultimo mese la rete di spionaggio inglese in Sud America aveva lavorato a pieno ritmo, mentre quella tedesca aveva mostrato, inaspettatamente, una completa defaillance. "È difficile spiegarsi - ha scritto uno storico inglese - questo catastrofico crollo della complicata rete di collegamenti per radio e per cavo che i tedeschi avevano organizzato nell'America del Sud. In parte fu causato dall'uragano. Per due giorni le ricezioni radio furono seriamente compromesse, e in quel momento le navi erano preoccupate per la loro salvezza. In parte la colpa fu di von Spee. Aveva con sé tre incrociatori leggeri la cui principale funzione era quella di esplorare. Fu un errore tattico non mandarne uno a Punta Arenas, dove poteva diffondere false notizie sulla posizione di von Spee e prendere conoscenza degli ultimi telegrammi per cavo. Né era necessario tenere tutti e tre gli incrociatori leggeri nel Canale di Beagle. Uno di essi, mandato in Atlantico, avrebbe potuto intercettare notizie con la radio, anche fino al Rio della Plata, col vantaggio di poter fornirea von Spee qualche cenno circa le forze che si stavano schierando contro di lui." (Richar Hough, La caca all'ammiraglio von Spee, Milano, 1971, pp. 260-61).
È certo che von Spee non immaginava minimamente che a Port Stanley vi fosse una squadra inglese di quelle proporzioni, altrimenti si sarebbe guardato bene dal progettare l'attacco. Ma anche Sturdee, da parte sua, ignorava la vicinanza del nemico, tanto è vero che impegnò subito la sua squadra nelle operazioni di carbonamento, come se non vi fosse alcun pericolo in vista. Dapprima si rifornirono Carnarvon, Glasgow e Bristol, lo stesso 7 dicembre; il mattino del giorno 8 iniziarono a farlo i due incrociatori da battaglia. Fu proprio in quel frangente, e cioè in una posizione tattica delicatissima, che le navi di von Spee giunsero al largo di Port Stanley.
FROM VALPARAISO TO THE FALKLAND'S ISLAND
After the victory of Coronel, on November 3 von Spee entered to Valparaìso with the Scharnhorst, the Gneisenau and the Nürnberg, above all to politically exploit the success and to deny the voices, spread by the English of a bad state of the German team. The visit was welcomed with enthusiasm, also for the presence of a numerous German colony (increased by the crews of the ships held back by the block of the agreement), and it served to strengthen the benevolent neutrality of Chile towards Germany.
The ships left again in the morning of the day 4, for consentir the entrance to Valparaìso of Lepizig, Dresden and Prinz Eitel Friedrich; and, to the dawn of November 6, they made return on the remote and inhospitable coast of Mas to Fuera, where the rest of the team attended her with the load ships. Von Spee stopped for different days to the shelter of the ax gigantic rocks and it could perform a new coal restocking, to the shelter from indiscreet eyes.
The French veliero Valentine and the merchant English North Wales was captured, then sunk; the German vapor Titania, that would have been of obstacle to the team because of his/her scarce speed, came pure autoaffondato under the steep western coast of the island, on November 9. In the meantime two ships restocking, Baden and Saint Isabel, the German team you/they were united to.
On November 15 von Spee set sail direct to south, to altogether have held back for well two weeks, after the battle of Coronel, in the outskirtses of Mas to Fuera. The Prinz Eitel Friedrich came distaccatoo to conduct a solitary war of run in the south-western Pacific, with instructions to use the I wireless for making to believe in the enemy that the whole team was still found offshore central Chile. On November 21 the team threw he/she anchors him in the bay of Saint Helena in the savage and uninhabited Gulf of Penas, where the cruisers stopped a few days, effecting another coal load; to them the transatlantic Seydlitz united him, escaped the capture on the rout of Australia.
The team left again only the day 26, proceeding with inexplicable slowness, and it avoided the I bring of Point Arenas to maintain the secretiveness; only in the night between the 1 and on December 2 it doubled Head Horn and the day 3 - after having captured another veliero, the Drummuir, load of first-quality coal - it reached the island Picton, near the oriental entrance of the Channel Beagle that separates the Great island of the Earth of the Fire from the islands most southern of Hoste and Navarino. Paradoxically, the capture of the Drummuir an element revealed him of further, dangerous delay for the march of the team, since he/she forced this last to stop other three days in front of the island Picton, so that to embark the combustible jewel.
The admiral intended to launch an attack of surprise against the base English of Port Stanley in the islands Falkland, to destroy its telegraphic station and to capture its governor: a retaliation for the capture of the German governor of Samoa. The majority of its officers was convinced that it was preferable, for the time being, not to reveal his own position to the enemy and to go themselves to north to conduct the war of run in front of the estuary of the Rio of the Plata: a street very sensitive commeriale for Great Britain, that served for importing meat and wheat from Argentina.
Besides, they made to observe that in the battle of Coronel the German cruisers had almost shot halves their bullets from 210 mms. and therefore, in case of fight, it would be found to short of ammunition. But von Spee rejected their objections; he believed that the occupation, even though temporary, of an ancient British colony would have inflicted to the English a serious pedita of prestige and he/she didn't want to abdicate its plan; subsequently you/he/she would have turned only the north bow, for tentar to reenter in Germany passing through the block adversary.
Aside English, after the defeat of Coronel the first lord of the admiralty, Winston Churchill, had taken some rapidses and decisive countermeasures. The admiral of armed lord Fisher of Kilverstone ordered on November 4 to the admiral Jellicoe to detach 2 of his/her battle cruisers to send them as soon as possible in the Atlantic of the South. It dealt with the Invincible and of the Inflexible, modern (you/they had entered on call 1908), of 20.000 tons of tonnage, speed 25-26 knots, 8 guns from 305 mms. and 16 from 102, with a broadside of 3.084 kgs., against which nothing would have been able him the crociatoris of von Spee.
To the command of the admiral sir Dovetons Sturdee, were gathered with quite a lot other shipping to the islands of Abrolhos Rocks, offshore Brazil, on November 26, and they aimed entering to Port Stanley the day 7 December to south. It needs to say that along the whole crossing of the Atlantic ocean the admiral Sturdee had given sign not to understand to full the importance of the factor time, lingering himself/herself/itself in the various ports more than the necessary one; it was worth of the continuous and energetic insistences of the commander of the Glasgow - the legionary from Coronel -, Light, if you/he/she had decided to anticipate the departure for the Falklands of 24 hours in comparison to how much established: this would have allowed him to come you just in time to intercept the team avversaria.
Sturdee had with itself, besides the two battle cruisers, three armored inrociatoris: Carnarvon, Cornwall and Defence; 2 light cruisers, Glasgow and Bristol and an armed merchantman, the Orama. Besides, in the low backdrops of Port Stanley he was previously autoaffondata the battleship Canopus, other survived to the disaster of Coronel to protect the bay with his powerful persons guns as an afloat battery. The admiral English knew that von Spee, would almost certainly have passed, - or perhaps it was already passed - in Atlantic, since in the last month the net of espionage English in South America had worked to full rhythm, while that German had shown, unexpectedly, a complete defaillance. "It is difficoie to make sense of themselves - he has written a historian English - this catastrophic collapse of the complicated net of connections for radio and for cable that the Germans had organized in America of the South.
Partly it was caused by the hurricane. For two days the receipts radios were seriously compromised, and at that time the ships were worried for their salvation. Partly the guilt it was of von Spee. It had with itself three light cruisers whose principal function was that to explore. It was a tactical error not madarne one to Point Arenas, where you/he/she could spread false news on the position of von Spee and to take knowledge of the last telegrams for cable. Neither it was necessary to hold all and three the light cruisers in the Channel of Beagle.
One of them, sent in Atlantic, you/he/she would have been able to intercept news with the radio, also in the Rio of the Plata, with the advantage of power fornirea von Spee some sign around the strengths that he was lining up against him." (Richar Hough, You caca to the admiral von Spee, Milan, 1971, pp. 260-61).
It is certain that von Spee didn't leastly imagine that to Port Stanley there pits a team English of those proportions, would be been careful not otherwise to plan the attack. But also Sturdee, on his/her behalf, it ignored the proximity of the enemy, so much is true that it immediately hocked its team in the operations of carbonamento, as if there was no danger in sight. At first Carnarvon, Glasgow and Bristol were supplied, the same 7 December; the morning of the day 8 began to make him/it the two battle cruisers. It was really in that breaker, and that is in a delicate tactical position, that the ships of von Spees came offshore Port Stanley.
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