BATTAGLIE NAVALI  DI CORONEL E FALKLAND

NAVAL BATTLES OF CORONEL AND FALKLAND'ISLANDS

(NOVEMBRE - DICEMBRE 1914)

L'ULTIMA CROCIERA DELL'AMMIRAGLIO SPEE

(TRATTO DA ARTICOLI DEL PROF. FRANCESCO LAMENDOLA - ARIANNA EDITRICE)


STORIA

HISTORY


LA TRAVERSATA NEL PACIFICO DI VON SPEE

THE RAID ON THE PACIFIC OCEAN OF VON SPEE

(Tratto da articoli gentilmente concessi dal Prof. FRANCESCO LAMENDOLA)

All'inizio di agosto la squadra tedesca dell'Estremo Oriente era sparpagliata su un vasto raggio di mare. I due incrociatori corazzati si trovavano all'ancora, con alcune carboniere, nell'isola di Ponapé nelle Caroline; l'Emden era rimasto a Tsingtao; il Nürnberg si trovava sulla via del ritorno da San Francisco e il Leipzig era addirittura sulle coste della California. La posizione dell'ammiraglio von Spee si fece subito difficilissima, perché Tsingtao sarebbe stata presto bloccata dagli Alleati e la sua squadra non avrebbe più potuto contare su alcuna base sicura per carbonare, rifornirsi di viveri ed effettuare eventuali riparazioni. Nelle colonie tedesche del Pacifico (Caroline, Palau, Marshall,  Marianne e Samoa Occidentali) esisteva una efficiente rete radiotelegrafica che faceva capo alla moderna stazione di Yap, nelle Caroline (allacciata alle Indie via Shanghai, e al Nord America, mediante il cavo dell'isola di Guam). Tuttavia le colonie tedesche erano pressoché indifese e le stazioni radio erano esposte al bombardamento delle navi alleate, quindi la loro resistenza sarebbe durata ancora poco.

Il 6 agosto il Nürnberg si riunì agli incrociatori corazzati e la squadra si diresse all'isola di Pagan, nelle Marianne, ove von Spee intendeva riunire le navi carboniere e prendere una decisione coi suoi comandanti in sottordine. A Pagan convenne anche l'Emden, partito in tutta fretta da Tsingtao, con il piroscafo russo Riasan da esso catturato nel mar Giallo, nonché l'incrociatore ausiliario Prinz Eitel Friedrich, un transatlantico armato per l'occasione. Il 12 agosto von Spee ricevette notizie allarmanti da Tsingtao circa le intenzioni del governo giapponese che, infatti, il giorno 15 presentò un ultimatum a Berlino. Ciò ebbe un peso determinante nell'indurre l'ammiraglio tedesco a decidere di allontanarsi da quelle acque e di rinunciare al progetto iniziale di svolgere la "guerra di corsa" contro il traffico alleato nel Pacifico occidentale. Uno scontro con la squadra nipponica, forte - tra l'altro - del modernissimo incrociatore da battaglia Kongo, armato con i micidiali pezzi da 356 mm.,  sarebbe equivalsa a un suicidio e pertanto von Spee decise di dirigersi verso la costa sud-americana, ove la Germania disponeva di una fitta rete di agenti che le avrebbero agevolato gli indispensabili rifornimenti di combustibile. La squadra salpò da Pagan il 14 agosto con rotta a sud-est; l'Emden, invece, su richiesta del suo comandante von Müller, ebbe l'autorizzazione a separarsi per condurre la guerra da corsa, da solo, nell'Oceano Indiano.

La traversata del Pacifico da parte della squadra di von Spee fu uno dei capitoli più epici e sbalorditivi della prima guerra mondiale. Isolate a molte migliaia di chilometri dalla patria, ricercate accanitamente da decine di navi nemiche, sempre alle prese con il problema del rifornimento di carbone, le navi tedesche fecero quasi mezzo giro del globo, mantenendo l'avversario in una continua incertezza e apprensione circa le loro mosse e la loro stessa posizione. Lungo la strada furono distaccati da von Spee, per condurre la guerra di corsa a est dell'Australia, anche gli incrociatori ausiliari Cormoran del capitano di corvetta von Zuckschwerdt e Prinz Eitel Friedrich del capitano di corvetta Thierichens.

 Il Nürnberg si separò dalla squadra il 22 agosto per recarsi a Honolulu, nelle Isole Hawaii (statunitensi e perciò neutrali), di dove si mise in contatto con Berlino e con il Leipzig e perfino con il Dresden, in Atlantico, per ordinar loro di riunirsi alla squadra; poi, suggendo al pattugliamento delle navi giapponesi, si riunì il 6 settembre alle altre unità di von Spee, non senza aver tagliato - lungo la strada - il cavo sottomarino inglese dell'isola Fanning. Il 14 settembre la squadra giunse davanti ad Apia, capoluogo delle Samoa tedesche, mancando per poco una squadra britannica che pochi giorni prima l'aveva occupata, catturando il governatore; e il 22 settembre effettuò, per ritorsione, il bombardamento di Papeete, a Tahiti, capoluogo della Polinesia francese. Un gesto dimostrativo e sostanzialmente inutile (nonostante l'affondamento della cannoniera francese Zeléé), che avrebbe potuto compromettere la segretezza della rotta di von Spee, se questi non fosse ruscito, subito dopo, a far perdere nuovamente le sue tracce. Il 12 settembre le navi tedesche giunsero all'isola di Pasqua, ove trovarono ad attenderle il Dresden che aveva eluso, a sua volta, la muta degli inseguitori; il 14 furono raggiunte anche dal Leipzig accompagnato da 3 navi carboniere.


THE RAID ON THE PACIFIC OCEAN OF ADMIRAL VON SPEE

To the beginning of August the German team of the extreme East was scattered on a vast ray of sea. The two armored cruisers were found to the anchor, with some colliers, in the island of Ponapé in the Carolines; the Emden had remained to Tsingtao; the Nürnberg was found on the street of the return by San Francisco and the Leipzig it was even on the coasts of the California. The admiral's position von Spee immediately did him difficult, because Tsingtao would have been stopped soon by the Allies and his/her team he would not have been able to count on some sure base for carbonare anymore, to supply him of provisions and to effect possible reparations. In the German colonies of the Pacific (Caroline, Palau, Marshall, Marianne and Samoa Western) an efficient net radiotelegrafica that made head to the modern station of Yap existed, in the Carolines (laced street to Indies Shanghai, and to the North America, through the cable of the island of Guam). Nevertheless the German colonies were nearly defenseless and the stations radio was exposed to the bombardment of the allied ships, therefore their resistance would still have lasted little.

On August 6 the Nürnberg gathered him to the armored incorciatoris and the team it directed him to the island of Pagan, in the Mariannes, where von Spee intended to gather the ships colliers and to take a decision with its commanders in suborder. To Pagan it was also worthwhile the Emden, party in all hurry from Tsingtao, with the Russian steamboat Riasan from it captured in the Yellow sea, as well as the auxiliary cruiser Prinz Eitel Friedrich, an armed ocean greyhound for the occasion. On August 12 von Spee received alarming news from Tsingtao around the intentions of the Japanese government that, in fact, the day 15 introduced an ultimatum to Berlin. This had a conclusive weight in to induce the German admiral to decide to estrange from those waters and to abdicate the initial project to develop it "war of run" against the allied traffic in the western Pacific. A clash with the team nipponica, strong - besides - of the ultramodern battle cruiser Kongo, armed with the deadly pieces from 356 mms., it would be equivalsa to a suicide and therefore von Spee decided to go himself/herself/themselves toward the south-American coast, where Germany had a sharp pain net of agents that the essential restocking of fuel would have facilitated her. The team set sail from Pagan on August 14 with southeast rout; the Emden, instead, on application of its commander von Müller, had the authorization to separate himself/herself/themselves to conduct the run war, alone, in the Indian ocean.

The crossing of the Pacific from the team of von Spee was one of the epic and amazing chapters of the first world war. You isolate to a lot of thousand of kilometers from the country, sought after tirelessly from about ten hostile ships, always to the takings with the problem of the coal restocking, the German ships made almost half turn of the globe maintaining the adversary in a continuous uncertainty and apprehension around their movements and her them same position. Along the road you/they were detached by von Spee, to conduct the war of run to east of Australia, also the auxiliary cruisers Cormoran of the captain of corvet von Zuckschwerdt and Prinz Eitel Friedrich of the captain of corvet Thierichens.

The Nürnberg separated him from the team on August 22 to go itself to Honolulu, in the Islands Hawaii (American and therefore neutral), of where it put on in contact with Berlin and with the Leipzig and even with the Dresden, in Atlantic, for their ordinar to reunite himself/herself/themselves to the team; then, sucking to the patrol of the Japanese ships, it gathered him on September 6 to the other unities of von Spee, not without having cut - along the road - the cable submarine English of the island Fanning. On September 14 the team came before to Apia, chief town of Samoa German, missing for few a British team that few days first had occupied her, capturing the governor; and on September 22 effected, for retaliation, the bombardment of Papeete, to Tahiti, chief town of the French Polinesia. A demonstrative gesture and substantially useless (despite the sinking of the French gunboat Zeléé), that would have been able to jeopardize the secretiveness of the rout of von Spee, if these it was not ruscito, immediately later, to make to again lose his/her traces. On September 12 the German ships reached the island of Easter, where they found to attend her the Dresden that had eluded, in turn, the pursuers' molt; 14 was also reached by the Leipzig accompanied by 3 ships colliers.


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