CACCIA ALLA BISMARCK

THE HUNTING OF THE BISMARCK

(OPERAZIONE RHEINUBUNG)

OPERATION RHEINUBUNG



      STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE

PROLOGO

(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)

PROLOGUE


La nuova corazzata Bismarckfu varata nel febbraio 1939 e nell'estate del 1940 era pronta a lasciare definitivamente i cantieri Blohm & Voss di Amburgo. Aveva già un nucleo di equi- paggio, costituito per 10 più da tecnici saliti a bordo quando la nave era ancora in costruzione, e in luglio le fu assegnato come comandante il quarantasettenne Capitano di vascello Ernst Lindemann, nato a Altenkirchen, che era entrato nella Marina Imperiale nel 1913 e aveva combattuto nella prima guerra mondiale. Come specialista di artiglieria aveva assunto diversi incarichi a terra e in mare perla Reichsmarine, compreso quello di ufficiale d'artiglieria dell' A d miraI Graf Spee. All'inizio della guerra Lindemann venne assegnato al comando della scuola di artiglieria navale e di qui passò a quello dell'unità più prestigio sa della marina, la Bismarck.

La corazzata entro in servizio poco dopo mezzogiorno il. 24 agosto 1940, quando Lindemann salì a bordo per la cerimonia inaugurale, ed entrò quasi subito in azione perché quella stessa notte la RAF sferrò un attacco stile Amburgo. Le nuvole basse e l'oscurità impedirono l'individuazione del nemico, ma la cortina di fuoco della contraerea leggera protesse la nave che non accusò alcun danno.

Nei giorni successivi seguirono altre incursioni, altrettanto infruttuose. Subito dopo l'inaugurazione, l'equipaggio fu sottoposto a un lungo periodo di addestramento e le strutture della nave ai test di rigore. Il 27 agosto toccò alle caldaie laterali e il giorno dopo a quella centrale, poi ci fu la prova dei tre apparati insieme, ma la Bismarck fu pronta per lasciare Amburgo solo il 14 settembre, quando i rimorchiatori la misero in posizione per ridiscendere l'Elba il giorno dopo.  

Il sole sorse su una giornata di calma con una nebbia leggera a terra e alle 14.20 la Bismarck venne trainata fuori dalla sua banchina e lungo il corso del fiume. La traversata registrò solo un piccolo incidente con il rimorchiatore Atlantik e alle 19.02 la corazzata gettò l'ancora a Brunsbiittel.

Le mancavano ancora i telemetri e le centrali di tiro, che avevano subito dei ritardi, ma per non perdere altro tempo in cantiere si era deciso di mandarla subito nel Baltico per iniziare le esercitazioni.

Giunta a Kiel, la Bismarck si fermò nel fiordo fino al 28 settembre, poi ripartì in direzione est per Gotenhafen.

Nel golfo di Danzica e dintorni fu sottoposta ad una serie di prove con diversi comandi sperimentali (SVK, NEK, EKK, ecc.) e al collaudo di tutte le sue strutture, dall'artiglieria ai motori, perché l'Ammiraglio Raeder esigeva ancora un programma d'addestramento quasi da tempo di pace prima di dare l'assenso al servizio in prima linea.

La tranquillità di questa routine fu scossa solo dalla notizia che i bombardieri RAF si erano spinti nell'ex "corridoio polacco" e, ricordando cosa era successo a Taranto 1'11 novembre 1940, Lindemann espresse la sua preoccupazione per la presenza a Gotenhafen di ben tre corazzate (Bismarck, Scharnhorst e Gneisenau), ma non potè fare altro che aumentare lo stato d'allerta della sua contraerea.

Questa prima fase di esercitazione terminò il 5 dicembre, poi la Bismarck salpò da Gotenhafen e arrivò a Kiel nel pomeriggio del 9 per le aggiunte e le modifiche finali, mentre a gran parte dell'equipaggio venne concessa una licenza. La presenza della corazzata scatenò qualche infruttuoso attacco della RAF, ma furono altri i motivi che ritardarono il suo ritorno nel Baltico. Innanzitutto, nel canale di Kiel era affondata una nave che aveva bloccato il passaggio e per evitare di esporre troppo la nave ancorandola a Brunsbiittel, le fu ordinato di rimanere ad Amburgo.

L 'alternativa, aggirare Skagen e discendere lo Skagerrak, era sotto il veto dell'alto comando. In secondo luogo, l'acqua dolce era gelata nelle tubature per l'intenso freddo invernale; con -15° di temperatura condutture e manometri all'uscita delle caldaie erano diventati dei pezzi di ghiaccio.

Altri grossi apparati erano nelle stesse condizioni, quindi la nave era inutilizzabile. Le modifiche alla rete di tubature durarono fino a metà febbraio, cinque settimane dall'attracco ad Amburgo. Si era perso un sacco di tempo utile per le esercitazioni, e alla fine la Bismarck poté finalmente uscire di cantiere il 6 aprile.

Allargo di Brunsbuttel, prima di entrare nelle chiuse, ne affiancata da un rompighiaccio e due Sperrbrecher, come scorta contro i siluri. A Kiel la Bismarck venne ricoverata allo scalo C per alcune riparazioni al fondo dello scafo, poi venne riverniciata e rifornita di viveri e munizioni. I115 marzo vennero messi a bordo due aerei e due giorni dopo la nave salpò di nuovo per Gotenhafen. Con suo grande disappunto, Lindemann dovette accorciare alcune prove ed esercitazioni con l' A VKS, per via del ritardo accumulato ad Amburgo e scoprì alcuni difetti.  Le gru erano inaffidabili e la catapulta di destra danneggiata: agli albori del radar questo significava avere fuori uso due apparati vitali per la ricognizione aerea. La catapulta venne poi rimpiazzata con una della Tirpitz e il 2 aprile arrivarono altri due aerei, il T3+DL e il T3+MK, che andavano ad aggiungersi al T3+IH e al T3+AK (Werk n° 0123,0150, 0052 e 0110).

La corazzata si rifornì poi di scorte per tre mesi, mentre quasi ogni giorno salivano a bordo corrispondenti di guerra, operatori di cinegiornali e alti ufficiali. L 'equipaggio capì che si stava preparando qualcosa. Lindemann aveva ricevuto l'ordine di prepararsi ad entrare in azione qualche settimana prima del previsto, di qui il taglio alle prove dei comandi sperimentali per l'artiglieria (A VKS), ma non aveva ancora nessuna indicazione precisa sulla missione che lo aspettava.

La catapulta destra si ruppe di nuovo il 17 aprile e il 20 venne sostituita. La Bismarck era finalmente pronta all'azione, dopo giorni di esercitazione in azioni combinate con l'incrociatore pesante Prinz Eugen, nell'intercettazione radio e nelle tattiche antiaeree e antisommergibile; invece il 25 aprile il comandante della flotta comunicò a Lindemann che l'operazione veniva rimandata di una o due settimane, perché due giorni prima il Prinz Eugen si era scontrato con una mina magnetica sulla 1a rotta per Kiel. Lindemann temeva che un ritardo prolungato potesse intaccare il morale dei suoi uomini che non sapevano ancora nulla del rinvio, quindi il 28 aprile comunicò al Gruppo Nord ed al Flottenkommando che "nave ed equipaggio"erano pienamente operativi e riforniti per tre mesi di viaggio.


HISTORY THE BATTLE:

PROLOGUE

(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)


The new battleship Bismarckfu launched in February 1939 and in the summer of 1940 was ready to definitely leave the yards Blohm & Voss in Hamburg. 

It already had a nucleus of crew, constituted for 10 more from technical climbed on board when the ship was still in construction, and in July you/he/she was assigned her as commander the quarantasettenne Captain of vessel Ernst Lindemann, been born to Altenkirchen, that had entered the Marina Imperiale in 1913 and you/he/she had fought in the first world war. How expert of artillery had taken office to earth and in sea pearl Reichsmarine, inclusive that of officer of artillery of the Á. d I contemplated Graf Spee. 

To the beginning of the war Lindemann was assigned to the command of the school of naval artillery and of here it passed to that some unity more prestige he/she knows about the harbor the Bismarck.

The battleship within on call shortly after midday the. August 24 th 1940, when Lindemann climbed on board for the opening ceremony, and it almost immediately entered action because that same night the RAF sferrò an attack style Hamburg. 

The low clouds and the obscurity prevented the individualization of the enemy but the curtain of fire of the anti-aircraft light protesse the ship that didn't accuse some damage.

In the following days they followed other raids, as many fruitless. Immediately after the inauguration, the crew was submitted to a long period of training and the structures of the ship to the tests of rigor. On August 27 touched later to the side boilers and the day to that central, there was then the test of the three apparatuses together, but the Bismarck was ready to leave alone Hamburg on September 14, when the tow put later her in position for ridiscendere the Elba the day.  

The sun rose on a day of calm with a light fog to earth and the 14.20 the Bismarck you/he/she was hauled out of its bench and along the course of the river. The crossing recorded only a small accident with the tow Atlantik and at 19.02 o'clock the battleship threw he/she anchors him to Brunsbiittel.

The telemeters and the plants of draught still missed her, that had suffered some delays, but not to waste other time in the yard was decided immediately to send her/it in the Baltic one to begin the exercises.

Reaches Kiel, the Bismarck stopped him in the fiord up to September 28, then he/she left again in east direction for Gotenhafen.

In the gulf of Danzica and outskirtses you/he/she was submitted to a series of tests with different experimental commands (SVK, NEK, EKK, etc.) and to the testing of all of his/her structures, from the artillery to the motors, because the admiral Raeder demanded almost for a long time still a program of training of peace before giving the assent to the service in first line.

The calm of this routine was shaken only from the news that the bombardiers RAF you/they were pushed in him ex "Polish corridor" and, remembering what had happened in Taranto November 1'11 th 1940, expressed Lindemann its worry for the presence to Gotenhafen of well three battleships (Bismarck, Scharnhorst and Gneisenau), but you/he/she could not do anything else other than to increase the state of allerta of his anti-aircraft.

This first phase of exercise finished on December 5, then the Bismarck set sail from Gotenhafen and reached Kiel in the afternoon of 9 for the additions and the final changes, while to big part of the crew a license was granted. The presence of the battleship instigated some fruitless attack of the RAF, but motives were other that delayed its return in the Baltic one. First of all, in the channel of Kiel you/he/she was sunk a ship that the passage had stopped and to avoid to expose too much the ship anchoring her/it to Brunsbiittel, was her orderly to remain to Hamburg.

L 'alternative, to revolve Skagen and to come down the Skagerrak, was under the veto of the tall command. In according to place, sweet water in the pipings was frozen for the intense winter cold; with -15° of temperature plumbings and manometers to the exit of the boilers had become some pieces of ice.

Other big apparatuses were under the same conditions, therefore the ship was unusable. The changes to the net of pipings lasted up to half February, five weeks from the berth to Hamburg. 

A lot of useful time was wasted for the exercises, and at the end the Bismarck could finally go out of yard on April 6.

I widen of Brunsbuttel, before entering the dams, places side by side from a rompighiaccio and two Sperrbrechers of it, as perceives against the torpedos. To Kiel the Bismarck was hospitalized to the port C for some reparations to the fund of the hull, then you/he/she was repainted and supplied of provisions and ammunition. I115 March you/they were put on board two airplanes and two days after the ship it set sail again for Gotenhafen. With his great disappointment, Lindemann you have to shorten some tests and exercises with the Á. VKS, because of the delay accumulated to Hamburg and it discovered some defects. The crane were inaffidabili and the catapult of damaged right: to the dawns of the radar this meant to have out use two vital apparatuses for the aerial recognition. The catapult was replaced then with one of the Tirpitz and on April 2 other two airplanes, the T3+DL and the T3+MK they arrived, that went to add him to the T3+IH and the T3+AK (Werk n° 0123,0150, 0052 and 0110).

The battleship was supplied then of escorts for three months, while almost every day they salivate on board correspondents of war, operating of newsreels and high officers. 

It crew understood that he was preparing something. Lindemann had received the order to get ready himself/herself/themselves to enter action a few weeks before the expectation, of here the cut to the tests of the experimental commands for the artillery (Á. VKS), but it didn't have any precise indication on the mission that waited for it yet.

The right catapult broke again him on April 17 and 20 it was replaced. 

The Bismarck was finally ready to the action, after days of exercise in actions combined with the heavy cruiser Prinz Eugen, in the interception radio and in the anti-aircraft tactics and antisommergibile; instead on April 25 the commander of the fleet communicated to Lindemann that the operation was postponed of one or two weeks, because two days first the Prinz Eugen was met with a magnetic mine around 1a rout for Kiel. Lindemann feared that a prolonged delay could notch the moral one of its men that didn't know anything of the delay yet, therefore on April 28 communicated to the GROUP Nord and the Flottenkommando that "ship and operational equipaggio"erano fully and supplied for three months of trip.


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