CACCIA ALLA BISMARCK
THE HUNTING OF THE BISMARCK
(OPERAZIONE RHEINUBUNG)
OPERATION RHEINUBUNG
|
STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE
I PROBLEMI AUMENTANO
(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)
I
problemi meteorologici, di rifornimento e di ricognizione che esamineremo ora,
dimostrano brevemente l'entità dello sforzo richiesto alle forze ausiliarie per
una sortita delle unità di superficie, in aperto contrasto con l'impiego degli
U-boat, che pure avevano bisogno di navi appoggio. I piani dell'operazione
entrarono in crisi ancora una volta il 22 aprile, quando il Prinz Eugen, in
viaggio da Gotenhafen a Kiel, rimase vittima di una mina magnetica e dovette
riparare in cantiere. Rimandare il via significava trovarsi a nord nel periodo
meno favorevole, alla fine di maggio, quando le notti senza luna avrebbero
lasciato il posto all'aurora boreale, per cui si pose il dilemma di attendere o
meno che l'incrociatore venisse riparato.
C'erano
tre possibilità: (a) mandare solo la corazzata Bismarck
e approfittare del cambio di
luna, (b) aspettare la luna successiva per avere tutte e due le navi, o (c)
aspettare solo che fosse pronto l'incrociatore senza tenere conto della luna. L'
Ammiraglio Carls propendeva per la prima soluzione, ma I'SKL optò invece per
l'ultima.
Il
25 aprile, alla luce del ritardo provocato dal Prinz Eugen, il Grand'Ammiraglio
Raeder convocò Liitjens a Berlino per discutere l'operazione. Lutjens era
ovviamente molto deluso, visto che il piano originario di un'azione combinata
della squadra tedesca con quello di Brest si era gradualmente ridotto alla
partenza di due sole unità, mentre Raeder desiderava mettere in mare le navi
prima che intervenissero gli USA.
Lutjens
avrebbe voluto aspettare almeno di poter avere la Scharnhorst, se non la Tirpitz,
ma Raeder giustamente si oppose perchè data la situazione di Brest la
Scharnhorst rischiava altri danni prima che fossero terminate le riparazioni. A
proposito della Tirpitz, invece, la Kriegsmarine, e Raeder in particolare,
impostava in modo molto diverso l'entrata in azione di una nave rispetto alla
Royal Navy.
Data
l'intransigenza di Raeder sui sei mesi di addestramento, la Tirpitz non avrebbe
ovviamente potuto partecipare all'operazione. Con tutta probabilità la
decisione di far salpare
Raeder
si stava muovendo su due fronti per favorire le sue forze di superficie e
sottomarine impegnate sulle rotte commerciali atlantiche e con l'avallo di
Hitler ordinò di ignorare del tutto o in parte le acque di pattugliamento
neutrale statunitense e (b) di attaccare i mercantili USA secondo il regola-
mento internazionale. Visto il tepore delle reazioni americane alla campagna
tedesca nei Balcani, riteneva che l'attuazione di queste direttive non dovesse
provocare l'entrata in guerra degli Stati Uniti, anche se nel profondo doveva
sentire altrimenti, tanto da premere per il lancio immediato della "Rheinubung".
Avanzò le sue proposte al Fhurer il 20 aprile 1941, quasi senza menzionare
l'operazione. Lo preoccupavano anche i cantieri per le sue unità pesanti, ben
conoscendo i rischi di quelli di Brest, quindi premette per la conquista di
Ferrol in Spagna. Spingendo anche per l'occupazione della Norvegia prima e della
Grecia poi, Raeder si rese responsabile di molte sofferenze durante la seconda
guerra mondiale. Ad ogni modo, Hitler non approvò le sue proposte, pur
lasciandogli la speranza che le cose potevano cambiare nel corso dell'Operazione
"Rheinubung", per cui l'ammiraglio istruì secondo i suoi piani Lutjens,
che ripartì deciso a seguire gli ordini. Da parte sua Hitler era stato
abbastanza tiepido a proposito della "Rheinubung" e non sorprende che
avesse poco tempo da dedicare al capo della marina nell'imminenza di un'impresa
colossale come l'invasione della Russia.
Completate
le riparazioni del Prinz Eugen subentrarono altri ritardi, tanto che Lutjens poté
comunicare di essere pronto per il via solo il 16 maggio. Il Gruppo Nord
provvide a chiedere agli aerei del Fliegerfiihrer Atlantik di verificare le
condizioni del ghiaccio nello stretto di Danimarca il19 e al comando in Norvegia
di mandare in postazione per il221a Weissenburg e I'Heide, ognuna con 7.000 m3
di carburante e rifornimenti per un mese.
Le
altre navi appoggio salparono dalla costa occidentale francese, seguite il 17 e
il 18 maggio dalle due Spahiffe Gonzenheim e Kota Penang.
Gli
ordini operativi consigliavano, se il tempo era favorevole, di tentare 10
stretto fra l'Islanda e le Faer 0er subito dopo la partenza dalla Norvegia. In
caso contrario Lutjens doveva puntare verso l' Artico, incontrare la Weissenburg
a 70°N, 1°0 (Punkt Hans) e fare il pieno di carburante per poter irrompere in
oceano a tutta velocità. Contemporaneamente la Weissenburg avrebbe lasciato la
postazione all'Heide per garantire un secondo rifornimento completo se il
tentativo fosse fallito.
Il
1° maggio, mentre la Bismarck
era ancorata a Gotenhafen in attesa di ordini per
la partenza, Hitler salì a bordo per un'ispezione con un folto seguito di
potentati nazisti. Raeder era altrove e Karl Topp della Tirpitz chiese
formalmente di includere la sua nave nella sortita, ma fu tutto inutile e
quattro ore dopo il Fuhrer tornò a terra.
HISTORY OF THE BATTLE:
(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)
The meteorological problems, of restocking and of recognition that we will now examine, they shortly show the entity of I strive it in demand to the auxiliary strengths for one gotten of the unities of surface, in open contrast with the employment of the U-boats, that they also needed tenders. The plans of the operation entered crisis once more April 22, when the Prinz Eugen, in trip from Gotenhafen to Kiel, victim of a magnetic mine remained and you has to mend in the yard.
To postpone away the meant to be himself/herself/themselves to north in the least favorable period, at the end of May, when the nights without moon would have left the place to the northern aurora, for which the dilemma was set to attend or less that the cruiser was mended.
There were three possibilities: (to) to send only the Bismarck and to take advantage of the change of moon, (b) to wait for the following moon to have all and two the ships, or (c) to wait only that the cruiser was ready without keeping in mind of the moon. L' Admiral Carls slanted for the first solution, but I'SKL opted instead for the last one.
On April 25, to the light of the delay provoked by the Prinz Eugen, the Grand'Ammiraglio Raeder summoned Liitjens to Berlin to discuss the operation. Lutjens was obviously very disappointed, considering that the native plan of an action combined of the German team with that of Brest was gradually reduced to the departure of two only unities, while Raeder desired to put in sea the ships before USA intervened.
Lutjens would have liked to wait at least to be able to have the Scharnhorst, if not the Tirpitz but Raeder justly he opposed because gives the situation of Brest the Scharnhorst it risked other damages before the reparations were finished. Speaking of the Tirpitz, instead, the Kriegsmarine and Raeder particularly it planned in very different way the entrance in action of a ship in comparison to the Royal Navy.
Gives the intolerance of Raeder on the six months of training, the Tirpitz you/he/she would not obviously have been able to participate in the operation. With all probability the decision to make to set sail as soon as possible the Bismarck and the Prinz Eugen it was motivated from the fears of the intervention USA, more easily predictable for Raeder that for Lutjens.
Raeder he was moving on two foreheads to favor his/her strengths of surface and submarine busy on the Atlantic commercial routs and with the guarantee of Hitler it ordered to ignore entirely or partly the waters of American neutral patrol and (b) to attach merchant USA according to the rule - international chin. Seen the warmth of the American reactions to the German country in the Balkans, it believed that the realization of these directives didn't have to provoke the entrance in war of the United States, even if in the depth it had to feel otherwise, so much to be pressed for the immediate throwing of the "Rheinubung."
It advanced his/her proposals to the Fhurer April 20 th 1941, almost without mentioning the operation. The yards also worried him/it for its heavy unities, well knowing the risks of those of Brest, therefore it premises for the conquest of Ferrol in Spain. Pushing before also for the occupation of Norway and of Greece then, made Raeder him responsible of a lot of sufferings during the second world war.
To every way, Hitler didn't approve his/her proposals, also leaving him the hope that the things could change during the operation "Rheinubung", for which the admiral instructed according to the plain his/her Lutjenses, that he left again definite to follow the orders. On his/her behalf Hitler had been enough lukewarm speaking of her "Rheinubung" and it doesn't surprise that it had little time to devote to the head of the harbor in the imminence of a colossal enterprise as the invasion of Russia.
You complete the reparations of the Prinz Eugen they took over other delays so much that Lutjens could communicate to be ready only for the street on May 16. The GROUP Nord provident to ask to the airplanes of the Fliegerfiihrer Atlantik to verify the conditions of the ice in the narrow one of Denmark il19 and to the command in Norway to send in posting for il221a Weissenburg and I'Heide, each with 7.000 m3s of fuel and restocking for one month.
The other tenders set sail from the French western coast, you follow 17 and on May 18 from the two Spahiffes Gonzenheim and Kota Penang.
The operational orders recommended, if the time were favorable, immediately to try 10 narrow between Iceland and the Faers 0er after the departure from Norway. In contrary case Lutjens had to aim toward the Arctic one, to meet the Weissenburg to 70°N, 1°0 (Punkt Hans) and to do the full one of fuel to be able to storm in ocean to all speed. Contemporarily the Weissenburg would have left the posting to the Heide to guarantee a second complete restocking if the attempt were bankrupt.
On May 1°, while the Bismarck was anchored to Gotenhafen waiting for orders for the departure, Hitler it climbed on board for an inspection with a thick succession of Nazi potentates. Raeder was elsewhere and Karl Topp of the Tirpitz formally asked to include his/her ship in gets her/it, but it was everything useless and four hours after the Fuhrer it returned to earth.
STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE
CACCIA ALLA BISMARCK / THE HUNTING OF THE BISMARCK
LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI / NAVAL BATTLES
NAVI DA GUERRA / WARSHPS AND BATTLESHIPS