CACCIA ALLA BISMARCK

THE HUNTING OF THE BISMARCK

(OPERAZIONE RHEINUBUNG)

OPERATION RHEINUBUNG



      STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE

THE ATTACK OF THE VICTORIOUS

(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)


L'ammiraglio Tovey si vedeva sfuggire la Bismarck e doveva farla rallentare se voleva attaccarla col grosso delle sue navi, quindi nel primo pomeriggio mandò avanti la portaerei Victorious con gli incrociatori della II squadra comandati dal Contrammiraglio Curteiss (Galatea, Aurora, Kenya e Hermione) per un attacco aerosilurante. La Victorious  aveva a bordo solo 6 caccia Fulmar dello squadrone n° 8002 e 9 bombardieri siluranti Swordfish dello squadrone n° 825, ma questo magro contingente era dovuto al fatto che la portaerei era nuova e, come la Prince of Wales, non aveva avuto molto tempo per le verifiche in mare. Una di queste, il trasferimento a Malta di 48 Hurricane imballati, venne proprio annullata dalla comparsa della Bismarck e la portaerei salpò con alcuni apparecchi operativi di Machrihanish, prima di avere scaricato tutte le casse.

Il tempo era brutto quando il Capitano Esmonde portò in volo i suoi Swordfish armati di lanciasiluri da 45,7 cm (squadrone n° 825); il vento soffiava forte da nord-ovest e il ponte di volo beccheggiava fino a più di 10 m. Le sagome antidiluviane dei biplani si portarono a 500 m, poi fecero rotta alla volta di Lutjens ai soli 85 nodi concessi dal maltempo, mentre decollavano i ricognitori Fulmar. Gli aerei dello squadrone inglese localizzarono la Bismarck con i radar e scesero in picchiata per controllare da vicino; uscendo dalle nuvole si trovarono davanti il guardiacoste statunitense Modoc e videro la corazzata nemica a sole 6 miglia più a sud.

La Bismarck si mise subito in allarme e aprì il fuoco di difesa. L 'apparecchio di Esmond venne colpito a 4 miglia dalla nave ma continuò l'attacco, un secondo perse il contatto e solo un terzo avanzò indenne. La corazzata rispose attivando tutti i cannoni, compresi quelli da 38 e da 15 cm, e zigzagando a 27 nodi.

Tutti e otto gli aerei attaccarono con i siluri e tutti, tranne uno, da sinistra. Solo uno, l'ultimo, riuscì a colpire la Bismarck sul fianco destro, ma arrivò sulla cintura di corazza e non fece alcun danno. Al calar della sera Esmonde riportò i suoi aerei a bordo della Victorious senza perdite, mentre due Fulmar non fecero più ritorno.

Gli artiglieri della Bismarck credevano di aver abbattuto cinque aerei nemici e quando la nave risultò indenne, il morale a bordo migliorò ulteriormente nonostante i feriti e la perdita di un uomo.

Le manovre ad alta velocità avevano però sottoposto a dura prova le parti dello scafo danneggiate nello scontro con l' Hood che cominciarono a risentire dello sforzo. I paglietti turafalle anteriori si aprirono aumentando l'inclinazione a prua, mentre a mezza nave la spaccatura nella paratia fra la sala generatori n° 2 (già allagata) e la seconda sala caldaie di sinistra si allargò ulteriormente. La falla divenne incontrollabile e si dovette chiudere anche la sala caldaie. Contemporaneamente la velocità fu ridotta a 16 nodi per consentire di riparare i turafalle di prua.

L' Ammiraglio Tovey non aveva modo di sapere quanto fossero stati efficaci i siluri, potendo basarsi solo sui rapporti delle navi di Wake-Walker, che in questa evenienza, per la prima volta, lasciavano a desiderare. Il Suffolk inseguiva la Bismarck a 10,5 miglia, zigzagando a 30° e perdeva puntualmente il contatto su una delle diagonali per poi recuperarlo regolarmente sull'altra, finche, durante la guardia di mezzo del 25 maggio, il radar del Suffolk non riuscì più a ritrovarlo. I Tedeschi avevano eluso gli inseguitori con una decisa virata a destra verso le 03.00, puntando prima a ovest e poi continuando in cerchio intorno alla nave nemica prima di riprendere la rotta per St. Nazaire.

Purtroppo, in mancanza dei libri di bordo della Bismarck è impossibile chiarire i motivi per cui Lutjens ordinò questa manovra, tuttavia è probabile che il comando tedesco si fosse fatto un'idea precisa della strategia di Wake-Walker dopo lunghe ore di osservazione delle mosse nemiche; era evidente soprattutto che le navi inglesi stazionavano a sinistra della Bismarck e che il fianco destro era scoperto.

La manovra tedesca passò così inosservata finche il Suffolk, dopo il cambio di rotta, non captò più il segnale come previsto e nel giro di un'ora fu costretto ad ammettere di avere perso il contatto con la corazzata.

Presumendo che fosse fuggita a ovest, Wake-Walker virò a sudovest e partì all'inseguimento. La perdita della Bismarck era un grosso smacco per Tovey, dato che, se non avevano problemi ai motori, ai Tedeschi bastava rifornirsi di carburante per iniziare gli attacchi sulle rotte commerciali atlantiche. Presumeva che la Bismarck si fosse diretta verso una nave cisterna stazionata sotto la Groenlandia o nelle Azzorre, per cui inviò il Contrammiraglio Curteiss in perlustrazione a ovest e nord- ovest (cioè in Groenlandia) con la Victorious e tre incrociatori, mentre lui si occupava della zona sud-ovest con Suffolk, Prince ofWales e Norfolk.


HISTORY OF THE BATTLE:

THE ATTACK OF THE VICTORIOUS

(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)


The Admiral Tovey was seen to escape the Bismarck and he had to make to slow down her/it if he wanted to attach her/it with the big one of his/her ships, therefore in the first afternoon he sent before the aircraft carrier Victorious with the cruisers of the II you/he/she quadrates commanded by the Rear-admiral Curteiss (Galatea, Aurora, Kenya and Hermione) for an attack aerosilurante. The Victorious had on board only 6 fighters Fulmar of the squadron n° 8002 and 9 torpedo bombardiers Swordfish of the squadron n° 825, but this thin contingent was due to the fact that the aircraft carrier was new and, as the Prince of Wales, had not had a lot of time for the verifications in sea. One of these, the transfer in Malta of 48 packed Hurricane, came really annulled by the appearance of the Bismarck and the aircraft carrier it set sail with some operational instruments of Machrihanish before having unloaded all the boxes.

The time was ugly when the Captain Esmonde brought in flight his/her Swordfishes armed with lanciasiluri from 45,7 cms (squadron n° 825); the wind blew strong from northwest and the bridge of flight it pitched up to more than 10 ms. The antediluvian outlines of the biplanes brought him to 500 ms, then they made rout to the time of Lutjens to the solos 85 knots granted by the maltempo, while they were taking off the scouts Fulmar. The airplanes of the squadron English they located the Bismarck with the radars and they went down in beaten to check from near; going out of the clouds they were found before the American coast guard Modoc and they saw the battleship of it - sun crumb 6 more miles to south.

The Bismarck immediately put on in alarm and opened the fire of defense. 

The instrument of Esmond was struck 4 miles away from the ship but it continued the attack, a second lost the contact and solo a bystander it advanced uninjured. The battleship responded activating all the guns, inclusive those from 38 and from 15 cms and zigzagando to 27 knots.

All and eight the airplanes attached with the torpedos and all, except one, from left. Only one, the last, succeeded in striking the Bismarck on the right side, but it arrived on the belt of caress and it didn't make some damage. To the calar of the evening Esmonde brought his/her airplanes on board of the Victorious without losses, while two Fulmars didn't make return anymore.

The artillerymen of the Bismarck believed to have demolished five aerial enemies and when the ship resulted uninjured, the moral one on board it subsequently improved despite the wounded and the loss of a man.

The manoeuvres to high speed had however submitted the parts of the hull damaged in the clash with the Hood that you/they started to hear again of to hard test I strive him/it. The pagliettis anterior turafalles opened increasing the bow inclination, while to half ship the breaking in the paratia among the room generating n° 2 (already flooded) and the second room boilers of left it subsequently widened. The leak became uncontrollable and you is had to also close the room boilers. Contemporarily speed was reduced to 16 knots to allow to mend the turafalles of bow.

L' Admiral Tovey didn't have the opportunity of knowing how much the torpedos had been effective, could found only himself/herself/itself on the relationships of the ships of Wake-Walker, that in this eventuality, for the first time, they allowed to desire. The Suffolk pursued the Bismarck to 10,5 miles, zigzagando to 30° and it punctually lost the contact on one the diagonals for then to regularly recover him/it on the other, until, during the middle watch of May 25, the radar of the Suffolk didn't succeed in finding again him/it anymore. The Germans had eluded to the right the pursuers with a definite tacking toward the 03.00, aiming first to west and then continuing in circle around the hostile ship before taking back the rout for St. Nazaire.

Unfortunately, in lack of the books of edge of the Bismarck it is impossible to clarify the motives for which Lutjens ordered this manoeuvre, nevertheless it is probable that the German command was done a precise idea of the strategy of Wake-Walker after long times of observation of the hostile movements; it was evident above all that the ships English stazionavano to the left of the Bismarck and that the right side was open.

The German manoeuvre passed so unnoticed until the Suffolk, after the change of rout, it didn't gain the signal anymore as foreseen and in the turn of a hour it was forced to admit to have lost the contact with the battleship.

Supposing that you/he/she was run away to west, Wake-Walker veered southwest and departed to the pursuit. The loss of the Bismarck was a big let-down for Tovey, since, if they didn't have problems to the motors, to the Germans all it took is supplying him of fuel to begin the attacks on the Atlantic commercial routs. It supposed that the Bismarck was directed toward a tanker stazionata under Greenland or in the Azzorres, for which it sent the Rear-admiral Curteiss in west patrol and north - west (that is in Greenland) with the Victorious and three cruisers, while he dealt him with the zone southwest with Suffolk, Prince ofWales and Norfolk.


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