CACCIA ALLA BISMARCK

THE HUNTING OF THE BISMARCK

(OPERAZIONE RHEINUBUNG)

OPERATION RHEINUBUNG



      STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE

SCONTRO TRA TITANI

(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)


Alle 05.30 il controspionaggio radio del Prinz Eugen segnalò una terza unità sulla sinistra e sei minuti dopo una quarta.

Gli idrofoni confermarono i contatti e gli uomini presero i posti di combattimento aspettandosi due incrociatori. Poco alla volta videro stagliarsi contro l'orizzonte la sovrastruttura e il profilo di due unità pesanti, l' Hood e il Prince of Wales senza i cacciatorpediniere, che erano stati distaccati.

La squadra del Vice Ammiraglio Holland navigava verso lo stretto di Danimarca, quando, alle 20.02 del 23 maggio, aveva ricevuta la segnalazione del Suffolk, seguita dopo 40 minuti da quella del Norfolk e si era diretta verso la posizione indicata.

Intanto il tempo era migliorato sulle basi RAF in Islanda, consentendo il decollo dei ricognitori da Reykjavik e Kaldadarnes verso la mezzanotte del 23 maggio. Il Sunderland Z/201 arrivò sul posto in tempo per assistere allo scontro fra le due forze navali, come I'Hudson G/269. Date le informazioni del Norfolk, Holland cambiò rotta a 295° e aumentò la velocità a 27 nodi, calcolando di iniziare l'attacco nelle prime ore del 24 maggio. A mezzanotte i rapporti lo davano a 120 miglia dal nemico, ma poco dopo perse il contatto con Lutjens. Probabilmente Holland pensò a un radicale mutamento di rotta del nemico, cosa che spiegherebbe la sua strana virata a 340° alle 00.12 e quindi a nord alle 00.17.

Continuò in questa direzione fino alle 02.05, poi ordinò cacciatorpediniere di proseguire a nord e riportò le sue navi 200° navigando prima a 26 e poi a 27 nodi. Alle 02.56 il Surrol rientrò finalmente in contatto con un messaggio che da1 Lutjens a circa 15 miglia a nord-ovest di Holland. Le unità il inglesi si spostarono a 220° alle 03.21, poi a 240° alle 03.42, aumentando la velocità di un altro nodo.

A questo punto seguivano due rotte parallele distanziate circa 20 miglia. Le vedette della Prince or Wales, a 750 metri sulla scia dell'ammiraglia, videro materializzarsi nella foschia a miglia la Bismarck e il Prinz Eugen alle 05.35, quasi dieci minuti prima dell'avvistamento tedesco, e 7 minuti dopo l'Hood, corresse la distanza a 14 miglia.

A questo punto Holland commise un errore fatale virando verso il nemico prima di 40° e ancora di 20, piazzandosi in severo svantaggio. 

Alle 05.49 Holland ordinò di aprire il fuoco sulla prima nave tedesca credendo che fosse la Bismarck, mentre la Prince of Wales, che si era accorta dell'errore, puntò i cannoni sull'unità a destra. Il primo colpo dell' Hood partì alle 05.52, proprio mentre Holland, resosi conto dello scambio, ordinava di cambiare bersaglio.

Un minuto dopo la Prince of Wales aprì il fuoco e la Bismarck rispose, seguita alle 05.55 dal Prinz Eugen. Tutte e due le navi tedesche spararono con i loro quattro pezzi contro I'Hood, che invece poteva usare solo i cannoni di prua per via dell'angolazione assunta. L' Hood sparò quattro o cinque colpi prima che la Bismarck rispondesse. L 'incrociatore tedesco usò i proiettili pronti HE per la sua prima bordata completa, ma non riuscì a vederli cadere. La seconda bordata completa, di HE, mancò il bersaglio, mentre la terza colpì l' Hood vicino agli affusti binati HA dei P3 da lO cm, mandando in fuoco le munizioni pronte all'uso. Il Prinz Eugen spostò quindi i cannoni contro la Prince of Wales, finora indisturbata, lasciando l' Hood alla Bismarck, che sparò una forcella a 400 m. L 'ufficiale d'artiglieria Schneider calcolò che il primo tiro era stato lungo e il secondo mancato, così come il terzo e il quarto.

A questo punto Holland ovviamente voleva sfruttare appieno l'artiglieria delle sue navi e alle 06.00 ordinò di virare ancora di 20° a sinistra. Non si sa se la virata abbia poi avuto luogo o meno, perché in quel momento arrivò la quinta salva della Bismarck.

Se è vero che le torri di poppa dell'Hood aprirono il fuoco, la virata doveva essere stata perlomeno iniziata. La Prince of Wales aveva appena lanciato la nona scarica quando uno o più proiettili della Bismarck colpirono l' Hood in prossimità dell'albero maestro, provocando un'esplosione gigantesca che nel giro di pochi secondi distrusse le 48.000 tonnellate dell'ammiraglia inglese.

Dalle 06.00 del 24 maggio 1941 a oggi sono sorte una miriade di congetture e di ipotesi sul punto colpito e sul motivo dell'esplosione, che più probabilmente fu dovuta ad un incendio della cordite stivata nei magazzini X e Y.

Squarciata dallo scoppio, la nave affondò nel giro di tre minuti trascinando con se 1.415 dei 1.418 uomini dell'equipaggio. La Prince of Wales si trovò costretto a cambiare rotta per allontanarsi dall'ammiraglia e contemporaneamente ad affrontare da solo le due unità tedesche.

A Lutjens non importava affatto cosa fosse successo; contava solo il fatto di aver affondato l' Hood e di aver conquistato un punto prezioso per la propaganda del Reich. Poco dopo sul ponte del Prince of Wales arrivò un proiettile da 38 cm, che provocò gravi perdite agli Inglesi pur essendo scoppiato solo dopo essere uscito dal lato opposto. Dopo di questo, arrivarono a segno altri sei colpi fra cui due da 38 cm centrale di tiro destro di prua e sulla gru per gli aerei, mentre un terzo sfondò lo scafo sopra il galleggiamento e atterrò inesploso in una sala generatori.. Un proiettile da 20 cm non esplose, ma gli altri due aprirono delle falle. Considerati i danni e i problemi con le torri nuove, il capitano Leach non riteneva di poter affrontare due unità nemiche intatte e optò per la ritirata con l'avallo dell'Ammiraglio Wake Walker pur sapendo che qualcuno l'avrebbe accusato di essere fuggito.

In realtà i Tedeschi erano tutt'altro che indenni dopo i tre colpi mandati a segno dalla Prince of Wales. Uno aveva trapassato le fiancate della Bismarck a livello dei compartimenti XX e XXI sopra il ponte corazzato, a prua della paratia corazzata trasversale.

Dal grosso foro di uscita l'acqua entrò a tonnellate allagando in breve tempo i compartimenti di prua sottostanti e, nonostante l'immediata chiusura della paratia XX, rese inutilizzabile o irraggiungibile un migliaio di tonnellate di carburante. Un secondo proiettile da 35 cm era passato sotto la cintura di corazza a livello dei compartimenti XIII e XIV ed era esploso contro la paratia dei lanciasiluri provocando l'allagamento della sala generatori n° 4 e danneggiando le paratie circostanti, con la conseguente infiltrazione d'acqua sul lato sinistro della sala caldaie n° 2 più vari danni ad alcuni serbatoi di carburante a doppio fondo. Il terzo colpo invece aveva raggiunto solo le scialuppe, facendo cinque feriti leggeri fra gli uomini dell'equipaggio.

La Bismarck aveva consumato solo 93 colpi da 38 cm, oltre a un numero imprecisato da 15 cm (usati in un secondo momento contro la Prince or Wales). Il Prinz Eugen aveva sparato 178 colpi ma nessun AP, per cui non poteva aver inflitto che danni superficiali come quelli al ponte della lance dell'Hood. Entrambe le navi, infine, avevano sparato qualche colpo da 10,5 cm contro i Sunderland 2/201 che seguivano lo scontro dall'alto.


HISTORY OF THE BATTLE:

THE BATTLE AGAINST BATTLECRUISER HOOD

(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)


At 05.30 o'clock the counterespionage radio of the Prinz Eugen signalled a third unity on the left and six minutes after a fourth grade.

The hydrophones confirmed the contacts and the men they took the places of fight waiting itself for two cruisers. 

Few to the time they saw to stand out themselves against the horizon the superstructure and the profile of two heavy unities, the Hood and the Prince of Wales without the destroyer, that they had been detached.

The Deputy's team Admiral Holland sailed toward the narrow one of Denmark, when, to the 20.02 of May 23, it had received the signaling of the Suffolk, follows after 40 minutes from that of the Norfolk and you/he/she was directed toward the suitable position.

Meanwhile the time was improved on the basic RAF in Iceland, allowing the take-off of the scouts Reykjavik and Kaldadarnes toward midnight of May 23. The Sunderland Z/201 arrived on the place in time to assist to the clash among the two naval strengths as the Hudson G/269. You give the information of the Norfolk, Holland changed rout to 295° and increased the speed to 27 knots, calculating to begin the attack in the first hours of May 24. 

To midnight the relationships gave him/it 120 miles away from the enemy, but shortly after lost the contact with Lutjens. Holland probably thought about a radical change of rout of the enemy, thing that would explain his/her strange tacking to 340° at 00.12 o'clock and therefore to north at 00.17 o'clock.

It continued in this direction up to the 02.05, then it ordered destroyer to continue to north and it brought his/her ships 200° sailing first to 26 and then to 27 knots. At 02.56 o'clock the Surrol finally reentered in contact with a message that da1 Lutjens to around 15 northwestern miles Holland. The unities the English moved him to 220° at 03.21 o'clock, then to 240° at 03.42 o'clock, increasing the speed of another knot.

To this point they followed two parallel routs outdistanced around 20 miles. 

The look-outs of the Prince or Wales, to 750 meters on the wake of the flagship, they saw to materialize himself/herself/themselves in the miles haze the Bismarck and the Prinz Eugen at 05.35 o'clock, almost ten minutes of the German sighting and 7 minutes after the Hood, it corrected the distance to 14 miles.

To this point Holland committed a fatal error veering toward the enemy before 40° and still of 20, placing itself in real disadvantege.

To the 05.49 Holland it ordered to open the fire on the first German ship believing that it was the Bismarck, while the Prince of Wales, that had acknowledged the error, aimed the guns at the - the unity to the right. 

The first hit of the Hood departed at 05.52 o'clock, really while Holland, made him account of I exchange him/it, it ordered to change target.

One minute after the Prince of Wales opened the fire and the Bismarck he/she answered, follows at 05.55 o'clock from the Prinz Eugen. 

All and two the German ships shot with theirs four pieces against I'Hood, that instead could use only the guns of bow because of the assumed angling. L' Hood shot four or five hits before the Bismarck responded. The German cruiser used the ready bullets HE for its first complete broadside, but he/she didn't succeed in seeing to fall them. 

The second complete broadside, of HE, it missed the target, while the bystander struck the Hood next to the gun carriage binati you/he/she Has some P3s from the cm, sending in fire the ready ammunition to the use. 

The Prinz Eugen moved therefore the guns against the Prince of Wales, till now unmolested, leaving the Hood to the Bismarck, that shot a fork to 400 ms. L 'official of artillery Schneider calculated that the first draught had been long and the missed second as the third one and the quarter.

To this point obviously Holland wanted to fully exploit the artillery of his/her ships and at 06.00 o'clock it ordered to veer to the left still of 20°. He/she is not known if the tacking has taken then place or less, because at that time the scene salute of the Bismarck arrived.

If it is true that the towers of stern of the Hood opened the fire, the tacking had to have been initiated perlomeno. The Prince of Wales had just launched the ninth discharge when one or more bullets of the Bismarck struck the Hood in proximity of the tree teacher, provoking a gigantic explosion that destroyed the 48.000 tons of the flagship English in the turn of few seconds.

06.00 give some May 24 th 1941 to today they have risen a myriad of conjectures and hypothesis on the stricken point and on the motive for the explosion, that was more probably due to a fire of the cordite stowed in the stores X and Y.

Torn by the burst, the ship sank in the turn of three minutes dragging with if 1.415 of the 1.418 men of the crew. The Prince of Wales was found forced to change rout to estrange from the flagship and contemporarily to face alone the two German unities.

Lutjens didn't care at all thing had happened; it counted only the fact to have sunk the Hood and to have conquered a precious point for the propaganda of the Reich. Shortly after on the bridge of the Prince of Wales arrived a bullet from 38 cms, that also provoked serious losses to the English having bursted only after being gone out of the opposite side. 

After this, they reached sign other six hits among which two from 38 central cms of right draught of bow and on the crane for the airplanes, while a bystander broke down the hull above the galleggiamento and concerned unexploded in a room generating.. A bullet from 20 cms not exploded, but the others two opened some leaks. 

Considered the damages and the problems with the new towers, the captain Leach it didn't hold to be able to face two intact hostile unities and it also opted for the retreat with admiral Wake Walker guarantee knowing that someone would have accused him of being run away.

In reality the Germans were everything anything else other than uninjured after the three hits sent to sign by the Prince of Wales. One had pierced the broadsides of the Bismarck to level of the compartments XX and XXI above the armored bridge, to bow of the paratia armored transversal.

From the big hole of exit water entered to tons flooding shortly time the underlying compartments of bow and, despite the immediate closing of the paratia XX, a thousand of tons of fuel made unusable or unattainable. 

A second bullet from 35 cms had passed under the belt of caress to level of the compartments XIII and XIV and it was exploded against the paratia of the lanciasiluris provoking the flood of the room generating n° 4 and damaging the surrounding paraties, with the consequent infiltration of water on the left side of the room boilers n° 2 various damages to some reservoirs of fuel to double fund. The third hit had reached only instead the shallops making five light wounded among the men of the crew.

The Bismarck had consumed only 93 hits from 38 cms, besides an undetermined number from 15 cms (used in a second moment against the Prince or Wales). 

The Prinz Eugen had shot 178 hits but any APs, for which you/he/she could not have inflicted that I/you/he/she damn superficial as those to the bridge of the lances of the Hood. Both the ships, had shot finally some hit from 10,5 cms against the Sunderlands 2/201, that they followed the clash from the tall one.


STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE


CACCIA ALLA BISMARCK / THE HUNTING OF THE BISMARCK


LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI / NAVAL BATTLES


NAVI DA GUERRA / WARSHPS AND BATTLESHIPS


PORTAEREI NELLA STORIA

PORTAEREI NELLA STORIA - LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI - CACCIA ALLA BISMARCK- NAVAL BATTLES - THE HUNTIN OF THE BISMARCK