CACCIA ALLA BISMARCK

THE HUNTING OF THE BISMARCK

(OPERAZIONE RHEINUBUNG)

OPERATION RHEINUBUNG



      STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE

L'OPERAZIONE HA INIZIO

THE OPERATION BEGINS

(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)


In seguito ai ritardi di cui sopra   la Bismarck  potè uscire nella baia per rifornirsi di carburante solo a mezzogiorno del 18 maggio e alle 02.00 del giorno dopo prese finalmente il mare. Era iniziata l'Operazione "Rheinubung".

Scortate dai cacciatorpediniere 225 ed Eckoldt, preceduti dallo Sperrbrecher, le due unità pesanti mossero a ovest verso la grande cintura. Un terzo cacciatorpediniere, il Lody, le raggiunse da Kiel, mentre un quarto, il Galster, accusò i soliti problemi ai motori.

Superate le cinture e il Kattegat, la squadra entrò nello Skagerrak il 20 maggio ed ebbe la sfortuna di avvista- re e di essere avvistato dall'incrociatore svedese Gotland nelle prime ore del giorno. Lutjens concluse che il nemico avrebbe saputo presto della sua partenza e informò subito il Gruppo Nord. Sorprendentemente Carls rispose che, data la stretta neutralità svedese, riteneva improbabile che la notizia dei loro movimenti potesse giungere alle orecchie degli Inglesi, e in questo modo gettò il seme del fallimento dell'operazione. La risposta di Carls è ancora più inspiegabile se si considera che il 25 gennaio lui e l'SKL sapevano già che il rappresentante della marina inglese a Stoccolma aveva comunicato a Londra l'ora esatta in cui Scharnhorst e Gneisenau avevano attraversato le cinture. Resta da capire perché abbia scelto questa rotta già compromessa dopo aver ricordato questo episodio il 23 marzo, riconoscendo l'efficienza della rete spionistica britannica in Danimarca e in Svezia.

La squadra della Bismarck superò Kristiansand il 20 maggio prima di mezzanotte e alle 04.40 del giorno successivo fece rotta verso nord sotto un cielo sgombro con una brezza leggera. Quasi contemporaneamente la Divisione Operativa del- l'ammiragliato comunicava al quartier generale del Comando Costiero un messaggio del rappresentante della marina a Stoccolma, che segnalava l'avvistamento a Marstrand (15.00 circa del 20 maggio) di due unità pesanti non identificate scortate da tre cacciatorpediniere e dirette a nordovest. Alle prime luci del 21 gli aerei de118" gruppo partirono subito per perlustrare le acque fra Trondheim e Naze, ma i Tedeschi raccolsero e decifrarono l'ordine di cercare due grosse navi e tre cacciatorpediniere trasmesso via radio e lo squadrone riparò nel fiordo di Kors prima che l'apparecchio più vicino (il Blenheim H/254) potesse individuarlo. Poco prima di mezzogiorno il Prinz Eugen gettò l'ancora nella baia di Kalvanes e la Bismarck a Grimstadtfjord. Le strisce mimetiche bianche e nere, qui troppo evidenti, vennero coperte di vernice grigia e tutte le navi tranne la corazzata si rifornirono di carburante. Nel frattempo un ricognitore inglese 'che le aveva fotografate segnalava la loro posi- zione ai 6 Whitley dello squadrone n" 612, a 10 Hudson del n" 220 e a due del n" 269, ma quando questi arrivarono sull'obiettivo il cielo si era annuvolato e le navi erano già salpate.

Lasciato il riparo dei fiordi norvegesi, Lutjens proseguì verso nord, distaccando i cacciatorpediniere a Trondheim alle 04.20 del 22 maggio. Grazie alle nuvole e alla foschia la loro partenza sfuggì alla RAF, che preparava un attacco aerosilurante su Wick con 30 Hampden e i Beaufort dello squadrone n" 42. Date le condizioni del tempo, decollarono solo i ricognitori, poi un banco di nuvole a 100 piedi rimandarono anche  questi a terra. L' Ammiragliato era comunque deciso a scovare  la Bismarck, tanto che, nonostante le condizioni proibitive, un ..! Maryland dello squadrone n° 771 decollò da Hatston con a bordo due volontari e arrivò fino al fiordo scoprendolo ormai deserto.

Non restava che mandare i Sunderland in ricognizione lungo la costa norvegese, a Stavanger e Bergen, fra le Shetland e le Faer 0er e fra queste e l'Islanda, mentre i Catalina perlustravano il nord dell'Islanda e lo stretto di Danimarca. I voli però vennero limitati o sospesi per il cattivo tempo, quindi intervenne la marina con l' Hood, la Prince of Wales e 6 cacciatorpediniere, dopo aver dato l'allarme a vari incrociatori di pattuglia, mentre l'Ammiraglio Tovey tenne la sua ammiraglia King George Va Scapa Flow con 5 incrociatori e 5 cacciatorpediniere, in attesa che si chiarisse la situazione. In Germania intanto, nel corso di un incontro a Berghof il 22 maggio, Raeder riferì brevemente al Fuhrer che la Bismarck era in mare e lo convinse a non richiamarla.

All'affondamento della Bismarck non sopravvisse nessun ufficiale anziano, quindi si possono fare solo delle congetture sui pensieri di Lutjens durante l'operazione. Persino l'unico sopravvissuto ignorava cosa si era detto e fatto sul ponte della nave in quei giorni. Non si sa bene quando e su che basi il comandante decise di non passare fra le Faer 0er e l'Islanda, ma fra la mezzanotte del 21 maggio e le 12.00 del 22 puntò dritto a nord per il canale a sud dell'Islanda. Sempre prima di mezzogiorno dovette anche decidere di non rifornirsi dalla Weissenburg come previsto. Negli ordini dati al Prinz Eugen si sottintende che il tempo era ideale per la traversata, anche se sull'in- crociatore pesante non risulta nessuna comunicazione del servizio meteorologico. Lutjens decise di passare dallo stretto di Danimarca, probabilmente perchè credeva che gli Inglesi fossero ancora all'oscuro della sua partenza e non voleva dare loro il tempo di scoprirla e di appostare altre unità nello stretto mentre lui perdeva tempo con i rifornimenti di carburante.

Per tutto il pomeriggio e la sera, quindi, le due navi seguirono la rotta che doveva portarle all'apertura settentrionale dello stretto di Danimarca e col trascorrere delle ore il tempo si fece sempre più favorevole grazie a un forte vento di sud-ovest. Oltre alle nuvole e alla foschia cominciò anche a piovere. Partì l'ordine di coprire di grigio la cima delle torri e di cancellare le svastiche, ma ancora non si sapeva se il grosso della flotta inglese fosse per mare dato che gli aerei della Luftwaffe erano costretti a terra dal cattivo tempo come quelli della RAF. Le poche informazioni disponibili sembravano indicare che la caccia non era ancora iniziata su larga scala. A tarda sera la visibilità si ridusse a soli 300-400 m, in alcuni punti anche a meno, tanto che le due navi si persero di vista e secondo il meterorologo del Prinz Eugen la nuvolosità arrivava fino a sud della Groenlandia. In Islanda i nuovi Hudson dello squadrone n° 2 giacevano inutilizzati sulla pista sotto un banco di nuvole a 30 metri a terra.

Un'ora prima di mezzanotte il Gruppo Ovest comunicò

che probabilmente l'Operazione Rheinubung non era ancora stata scoperta.

In rotta di O-S-O, Lutjens seguì la costa nord dell'Islanda finche alle 19.00 raggiunse il limite dei ghiacci. Fin qui non c'era stato segno di pattuglie inglesi, tranne un falso allarme provocato da un iceberg. Gli ultimi rapporti meteorologici confermavano il brutto tempo anche a sud, ma l'orizzonte oltre i ghiacci era chiaro e la foschia continuava a est. Nevicava a intermittenza e le due navi procedettero a zigzag fra i blocchi di ghiaccio alla deriva .

Improvvisamente, alle 19.20, la Bismarck entrò in allarme per un contatto segnalato dal radar e dagli idrofoni e le vedette confermarono la presenza di una nave da guerra a tre fumaioli. Si trattava dell'incrociatore pesante Suffolk, che scorse le due unità tedesche mentre virava a sud-ovest per allontanarsi dai ghiacci e che segnalò l'avvistamento tornando prontamente a nascondersi nella nebbia.

Non è ancora certo se, come risulta dai rapporti del Prinz Eugen, l'ammiraglia abbia lanciato qualche carica contro il nemico, ad ogni modo il Suffolk riuscì a prendere posizione sulla scia delle due navi tedesche.

Circa un'ora dopo un secondo incrociatore, il Norfolk (Contrammiraglio Wake-Walker), entrò in contatto con la squadra e sostituì il Suffolk all'inseguimento. A un certo punto il Norfolk si avvicinò troppo e fu castigato con una scarica di artiglieria. Sulla scorta dei rapporti dei due incrociatori l'ammiragliato istruì le forze in Atlantico per affrontare il nemico in arrivo, mentre al Gruppo Nord alle 20.34 l' Ammiraglio Carls individuava i primi segl1ali di pericolo nel messaggio inviato da Lutjens alle 20.15 ("Un incrociatore pesante AD29") e mandava immediatamente in ricognizione su ScapaFlow il Fliegerfiihrer Nord e la Luftflotte 5. 17 minuti dopo gli fu con- segnata anche la decifrazione del messaggio trasmesso dal Suffolk.

La Bismarck e la Prinz Eugen erano troppo lontani per essere aiutati in qualche modo dalla Luftwaffe; sarebbero stati soli fino alla zona degli U-boat in Atlantico e Carls non aveva idea di cosa preparasse il nemico perchè il tempo aveva bloccato le ricognizioni in questo momento cruciale.

L' Ammiraglio Tovey era salpato da Scapa Flow con la Home Fleet la sera del 22 e si trovava in mare. Non ricevette il rapporto del Suffolk e quello del Norfolk lo raggiunse mentre navigava già verso l'imboccatura meridionale dello stretto di Danimarca, dove pensava fossero diretti anche i Tedeschi.

Tovey comunque era ancora a sud est dell'Islanda, mentre il Vice Ammiraglio Holland, che aveva raccolto il messaggio del Suffolk, si trovava 300 miglia a sud delle navi nemiche, in ottima posizione per attaccarle, con l' Hood, la Prince of Wales e sei cacciatorpediniere.

Anche il Comando Costiero era impegnato nelle ricerche, con i Sunderland dello squadrone n° 201 di Reykjavik egli Hudson del n° 269 di Kaldadarnes.

I contraccolpi delle cannonate sparate al Norfolk avevano danneggiato il radar della Bismarck rendendolo inservibile, quindi il Prinz Eugen ricevette l'ordine di passare in prima posizione e questa mossa non sarebbe rimasta senza conseguenze. Nelle prime ore del 23 maggio il cielo si era interamente coperto di nuvole cariche di neve.

Nonostante ciò gli uomini del B Dienst, che avevano decifrato immediatamente i rapporti degli incrociatori, riferirono che il nemico conosceva con esattezza i cambi di rotta e di velocità della squadra "Rheinubung". Con una certa preoccupazione dedussero che gli Inglesi dovevano avere un radar e che non era certo inferiore a quello tedesco. Non si erano sbagliati, il nuovo Type 284 del Suffolk e il più vecchio Type 268P del Norfolk si tenevano tenacemente in contatto nonostante le condizioni del tempo.


THE OPERATION BEGINS

(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)


Following the delays of which above   the Bismarck could go out in the bay to supply him of fuel midday solo of May 18 and to the 02.00 of the day later finally taken the sea. The operation was initiated "Rheinubung."

You escort from the destroyer 225 and Eckoldt, preceded by the Sperrbrecher, the two heavy unities moved to west toward the great belt. A third destroyer, the Lody, reached her from Kiel, while a quarter, the Galster, accused the usual problems to the motors.

You overcome the belts and the Kattegat, the team entered the Skagerrak on May 20 and had the adversity of perceives - king and to be sighted by the Swedish cruiser Gotland in the first hours of the day. 

Concluded Lutjens that the enemy would have known soon about its departure and it immediately informed the GROUP Nord. Surprisingly Carls responded that, gives the hold Swedish neutrality, it held unlikely that the news of their movements could reach the ears of the English, and in this way it threw the seed of the failure of the operation. The answer of Carls is inexplicable even more if it is considered that on January 25 the SKL and he already knew that the harbor's representative English in Stockholm had communicated the exact time when Scharnhorst and Gneisenau had crossed the belts in London. It stays to understand because has already chosen this compromised rout after having remembered this episode on March 23, recognizing the efficiency of the British spy net in Denmark and in Sweden.

The team of the Bismarck overcame Kristiansand on May 20 before midnight and to the 04.40 of the following day it made rout toward north under a clear of sky with a light breeze. Almost contemporarily the Operational Division of the - the admiralty communicated a message of the representative of the harbor to the general quartier of the Coastal Command to Stockholm, that the sighting signalled to Marstrand (15.00 around of May 20) of two heavy unities not identified escorted by three destroyer and direct northwestern. 

To the 21 first lights the aerial de118s" group they immediately departed for patrolling the waters between Trondheim and Naze, but the Germans picked up and they deciphered the order to look for two big ships and three destroyer transmitted away radio and the squadron it mended in the fiord of Kors before the nearest instrument (the Blenheim H/254) he could individualize it. 

Just before midday the Prinz Eugen threw he/she anchors him in the bay of Kalvanes and the Bismarck to Grimstadtfjord. 

The white and black mimetic strips, here too much evident, with grey varnish and all the ships were covered except the battleship they were supplied of fuel. In the meantime a scout English 'that you/he/she had photographed her it signalled theirs placed - zione to the 6 Whitleys of the squadron n" 612, to 10 Hudsons of the n" 220 and twos of the n" 269, but when these arrived on the objective the sky it had clouded and the ships were already set sail.

Left the shelter of the Norwegian fiords, Lutjens continued toward north detaching the destroyer to Trondheim to the 04.20 of May 22. Thanks to the clouds and the haze their departure escaped the RAF, that prepared an attack aerosilurante on Wick with 30 Hampdens and the Beauforts of the squadron n° 42. 

You give the conditions of the time, they took off only the scouts, then a bench of clouds to 100 feet they also postponed these to earth. 

The Admiralty was definite however to rouse the Bismarck, so much that, despite the prohibitive conditions, a..! Maryland of the squadron n° 771 took off from Hatston with on board two volunteers and it reached the fiord discovering him/it by now desert.

It didn't stay whether to send the Sunderlands in recognition along the Norwegian coast, to Stavanger and Bergen, between the Shetlands and the Faers 0er and between these and Iceland, while the Catalinas patrolled the north of Iceland and the narrow one of Denmark. 

The flights however you/they were limited or I suspended for the bad time, therefore the harbor intervened with the Hood, the Prince of Wales and 6 destroyer, after having given the alarm to various cruisers of it patrols, while the admiral Tovey held his flagship King George he Goes Scapa Flow with 5 cruisers and 5 destroyer, in attended that the situation was clarified. 

In Germany meanwhile, during a meeting to Berghof on May 22, Raeder shortly reported to the Fuhrer that the Bismarck was in sea and convinced him/it not to call her/it back.

To the sinking of the Bismarck any official elderly didn't survive, therefore you/they can be made only some conjectures on the thoughts of Lutjens during the operation. Even the only survivor ignored what you/he/she was said and done on the bridge of the ship in that days. 

He is not known well when and on that he found the commander it decided not to pass among the Faers 0er and Iceland, but between the midnight of May 21 and 22 the 12.00 it aimed straight to north for the south channel of Iceland. Always before midday you also have to decide not to supply him from the Weissenburg as foreseen. 

In the orders given to the Prinz Eugen it is implied that the time was ideal for the crossing, even if on him in heavy cruiser doesn't result any communication of the meteorological service. Lutjens decided to pass from the narrow one of Denmark, probably because he believed that the English were still in the dark of his departure and he didn't want to give them the time to discover it and to wait for other unities in the narrow one while he wasted time with the restocking of fuel.

For the whole afternoon and the evening, therefore, the two ships followed the rout that had to bring her to the northern opening of the narrow one of Denmark and with to spend some times the time it did more and more him favorable thanks to a strong wind of southwest. Besides the clouds and to the haze it also started to rain. 

The order departed to cover of grey the top of the towers and to cancel the swasticas, but he/she anchors he/she was not known if the big one of the fleet English was for sea since the airplanes of the Luftwaffe were forced to earth from the bad time as those of the RAF. 

The few available information seemed to point out that hunting was not begun on wide staircase yet. To slow evening visibility reduced him to alone 300-400 ms, in some points also to less, so much that the two ships lost him sight and second the meterorologo of the Prinz Eugen the cloudiness reached south of Greenland. In Iceland the new Hudsons of the squadron n° 2 lay unused on the footstep under a bench of clouds to 30 earth meters.

A hour before midnight the GROUP Ovest communicated

what probably the operation Rheinubung had not been open yet.

In rout of Or-S-or, Lutjens followed the coast north of Iceland as long as at 19.00 o'clock it reached the limit of the ices. Until there had not been here sign of pattuglie English, except a forgery alarm provoked by an iceberg. The last meteorological relationships confirmed the ugly time south hips but the horizon over the ices it was clear and haze continued to east. It snowed adrift to intermittence and the two ships zigzag procedettero among the blocks of ice.

Suddenly, at 19.20 o'clock, the Bismarck entered alarm for a contact signalled by the radar and by the hydrophones and the look-outs they confirmed the presence of a ship from war to three chimneys. It dealt with the heavy cruiser Suffolk, that flowed the two German unities while it was veering southwest to estrange from the ices and that it signalled the sighting quickly returning to hide himself/herself/themselves in the fog.

It is not certain yet if, as it results from the relationships of the Prinz Eugen, the flagship has launched some position against the enemy, to every way the Suffolk succeeded in taking a stand on the wake of the two German ships.

Around a hour after a second cruiser, the Norfolk (Rear-admiral Wake-Walker), it came into contact with the team and it replaced the Suffolk with the pursuit. All of a sudden the Norfolk drew near too much and you/he/she was punished with a discharge of artillery. On the escort of the relationships of the two cruisers the admiralty instructed the strengths in Atlantic to face the upcoming enemy, while to the GROUP Nord at 20.34 o'clock the Admiral Carls individualized the first segl1alis of danger in the message sent by Lutjens at 20.15 o'clock ("A heavy cruiser AD29") and he immediately sent in recognition on ScapaFlow the Fliegerfiihrer Nord and the Luftflotte 5. 17 minutes later it was him with - also marked the deciphering of the message transmitted by the Suffolk.

The Bismarck and the Prinz Eugen were too much distant to be helped somehow from the Luftwaffe; you/they would have been alone up to the zone of the U-boats in Atlantic and Carls it didn't have idea of thing it prepared the enemy because the time had stopped the recognitions in this crucial moment.

L' Admiral Tovey was set sail by Scapa Flow with the Home Fleet the evening of 22 and you/he/she was found in sea. It didn't receive the relationship of the Suffolk and that of the Norfolk it reached him/it while it was already sailing toward the southern mouth of the narrow one of Denmark, where he/she thought they were direct also the Germans.

Tovey was still however to east south of Iceland, while the Deputy Admiral Holland, that had picked up the message of the Suffolk, 300 south was found miles of the hostile ships, in good position to attach her, with the Hood, the Prince of Wales and six destroyer.

Also the Coastal Command was busy in the searches, with the Sunderlands of the squadron n° 201 of Reykjavik him Hudson of the n° 269 of Kaldadarnes.

The counterblows of the cannonades shot to the Norfolk had damaged the radar of the Bismarck making him/it useless, therefore the Prinz Eugen received the order to pass in first position and this movement you/he/she would not have remained without consequences. In the first hours of May 23 the sky was entirely covered with loaded clouds of snow.

Despite this the men of the B Dienst, that had immediately deciphered the relationships of the cruisers, reported that the enemy knew exactly the changes of rout and speed of the team "Rheinubung." With a certain worry they deduced that the English had to have a radar and that it was not certain inferior to that German. You/they were not been wrong, the new Type 284 of the Suffolk and the oldest Type 268P of the Norfolk were tenaciously held in contact despite the conditions of the time.


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