tre guerre

nelle sere d’inverno il nonno sgravava ricordi ingialliti dal tempo
di bombe piovute e stanchi rifugi
di bauli pieni di cose nascoste in fretta
e sepolti vicino ad un albero
con la famiglia in tasca scappando verso il monte
ad aspettar che passi il fronte

ah! questa guerra è come un libro di storia
in bianco e nero raccontata sui banchi
appena nipoti di una liberazione
ma già tanto nuovi siamo
da non sentire quel vecchio dolore

ma una guerra nuova ha visto un lampo improvviso in televisione
caccia moderni ed armi-computer
pozzi incendiati obiettivi e prigionieri
generali-cowboy, che eroi!!
caccia al nero tesoro, venduta per santa battaglia
dai soliti uomini semplici pagati

ah! questa guerra è come un film a colori
dal telegiornale sparata in poltrona
spettatori incoscienti e troppo curiosi
di colori inscatolati lontano
ed offerti a noi mentre mangiamo

un gruppo di bimbi giocava nel palazzo di una contesa città
e sulla collina verde un soldato
là dove tramonta il sole nelle sere di marzo
butta una bomba in mezzo a quel gioco ingenuo
solo al di là del mare la guerra che ci fa vergognare
porta bambini feriti nei nostri ospedali
occhi grandi ed assenti nelle nostre case

ah! questa guerra è proprio nel mio giargino
sangue sparso per terra qui vicino
com’è difficile condividere e capire
quel dolore duro, duro e grande da patire
ed il nostro modo strano di abituarci
alle guerre che non viviamo