di strade scure, di fuochi incerti si è popolato il mio mondo
di compagni pirati, di belve tristi ho sporcato il mio mare
chiudo gli occhi e non so la mia nave dove va
dei trenta denari, di mercato infame muore l’attesa
di luce distante e sorriso feroce ho costruito uno scudo
ho chiuso gli occhi da un po’
la mia nave dove andrà?
prendi quello che vuoi
in questa giungla tu sei un leone per noi
prendi quello che vuoi
ma l’anima no, non ti seguirà
l’anima no, lontano volerà
senza di te
di pelle amara e di amaro odore è piena la notte
cattivo sapore e poche parole si lasciano al giorno
chiudo gli occhi e non so la mia nave dove va
vedi come sono ora queste povere mani
io non le conosco
non hanno che un costo
non pesano il gesto di un lavoro nascosto
che ferisce in profondo, divide l’apparenza e sgomenta
sgomenta l’essensa