SENEGAL, un viaggio........ |
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Dakar
La capitale. E che capitale : sui circa 10 milioni di senegalesi, quasi la metà risiede a Dakar. La città si sviluppa su un promontorio e proprio per questo tende ad ingrandirsi verso l'interno del paese. L'immigrazione interna é in aumento : infatti, sempre più persone sono costrette ad abbandonare il proprio villaggio, in cerca di un lavoro o perché la mancanza d'acqua lo rende necessario.
Per quanto riguarda l'acqua, va ricordato, nel nord del paese, il fenomeno della desertificazione (il Sahara avanza ogni anno), nel sud la salinizzazione del fiume Casamance, e in gran parte del paese la diminuzione delle precipitazioni. La conseguenza é che la falda acquifera si abbassa e occorre scavare pozzi sempre più profondi. Ma non tutti i villaggi possono far fronte a queste necessità, e gli abitanti sono così costretti ad abbandonarli.
Dakar continua quindi ad "allungarsi". Le sue periferie si estendono rapidamente, con la nascita di nuovi quartieri, quasi completamente privi dei minimi servizi sanitari, educativi, di trasporto, elettricità ed acqua. Siamo rimasti solo 3 giorni a Dakar, perché la parte principale del viaggio si é svolta in Casamance.
Abbiamo avuto comunque l'opportunità di visitarla un pò (mercatini all'aperto, librerie, mercato coperto al porto, arrivo dei pescatori e mercato del pesce, qualche passeggiata), di fare una gita a Gorée, e di incontrare due associazioni con le quali collabora Claudio, l'accompagnatore italiano del Laboratorio Teraanga. Senza dimenticare il concerto di Youssou N'Dour nel suo locale, e soprattutto quello di percussioni nel cortile del nostro alberghetto (fino alle 4 e mezza del mattino!!!).
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