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Ambienti formali aperti

In questo sito
Figure Cabri  
ed un simulatore di elaboratore

In tempi di realtà virtuale, gli ambienti che impieghiamo della scuola possono sembrare primitivi: Cabri, Derive, modelli realizzati con fogli elettronici, Interactive Physics si presentano sul piano dello schermo, non immergono l'utilizzatore nell'ambiente, non lo coinvolgono con suoni e pericoli imprevisti, come i videogiochi.

Noi docenti - quelli legati almeno in parte ad una concezione costruttivista dell'apprendimento - amiamo questi ambienti.

Con essi lo studente vive in un mondo molto impoverito (non realtà virtuale quindi, quanto forse virtualità reale), assoggettato a regole formali: le uniche che lo studente può adoperare per risolvere i problemi da affrontare.

Agire con queste regole, componendole per tentativi ed errori, significherà apprendere con la mente, con la vista, con il corpo, acquisire schemi mentali e corporei che potranno agire anche al di fuori dell'aula di informatica.

E' un po' l'apprendere per assimilazione ed accomodamento proposto da Piaget. E' un po' il mondo dei blocchi logici proposto da Dienes e la filosofia del LOGO di Papert (si veda anche il sito creato da lui stesso).

L'apprendimento è - in questi ambienti - solo in parte intenzionale ed esplicito: più difficile è individuare, con un'operazione metacognitiva, le strategie adottate per la risoluzione di problemi.

Dove il metodo funziona (ma quando e con chi non funziona?) produce risultati creativi, insoliti, come nel caso di Dave e Dan, altrove citati in questo Web.

 

Cabri

L'ambiente Cabri
(costruire un triangolo)


Derive

L'ambiente Derive (esempio)
Vedi anche
Kutzler


Un Foglio elettronico come ambiente

Mathematica
4_1.gif (4152 bytes)
L'ambiente Mathematica

Interactive Physics