S. Nicolò
terza parte - Sala del Capitolo
SALA DEL CAPITOLO AMANUENSI SCRIPTORIUM CODICI |
Era la sala delle riunioni dei frati.
Nel 1352, (MCCCLII) Tomaso da Modena fu incaricato di affrescare
questa sala. Egli ritrasse, in una fascia alta da terra, 40
frati domenicani: i più importanti e significativi dell’ordine.
Sono tutti rivolti verso il centro dove sta un crocefisso di
epoca precedente. Due sono rappresentati con la tiara (il cappello
da pa-pa) e sono: Innocenzo I e Benedetto XI (il trevigiano
Nicolò Bocassino). Questi due personaggi sono stati ritratti
due volte: una volta come cardinale e una come papa.
Alcuni Domenicani hanno il cappellone
da cardinale, altri la mitra, altri ancora sono dei semplici
frati con la tonsura, il tipico taglio di capelli. Sono tutti
ritratti nella loro cella, al loro scriptorium, con vari codici
sotto il ripiano, intenti al loro compito di amanuensi. |
MINIO PENNA D’OCA COLTELLINO O RASCHIETTO OCCHIALI FORBICI
CALAMAI LENTE |
Tomaso da Modena ha curato i particolari in modo da rendere
caratteristico ogni ritratto o per l’espressione del viso, per
i gesti o per gli strumenti usati. C’è chi scrive, chi
legge, chi traccia delle linee, chi in-dossa occhiali (forse
per la prima volta in un ritratto). |
(Rielaborazione collettiva da appunti di gruppo)
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Zago
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