home

antologia

giochi di parole


Poesie scritte dai bambini delle classi III A e B nel corso del laboratorio di scrittura "Giochi di parole". Il fascicolo che raccoglie gli elaborati prodotti dai bambini durante questa attività è stato venduto al mercatino organizzato a scuola per raccogliere fondi a favore del Progetto Monica Crosato.

Insegnanti di classe: Mariagrazia Zago e Tiziana Camerotto


Il drago

Nella caverna del cattivo mago,
era rinchiuso un piccolo drago.
Voleva tanto vedere il sole,
ma lo oscurava con la sua mole.
Allora piangeva il povero draghetto,
e si sentiva solo soletto.
Quindi il mago, per farlo star buono,
gli volle fare un piccolo dono.
Lo fece diventare così piccino,
che potè veder il sol piccolino.

(Sarah)

Rosanna

Rosanna compera le uova,
che le cova,
una gallina.
Le mucche matte,
di notte,
bevono latte.
Il cane,
delle nane,
mangia il pane.
Gina la bambina,
piccolina,
che mangia la farina.
A sedere,
alle fiere,
raccolgo le pere.

(Leonardo)


La signora carta

Questo è il gioco della rima
Quale mai sarà la prima?
La bella signora carta
Ha un’amica di nome Marta
Sua parente la carta stagnola
Come profumo usa la viola
La cognata carta pesta
Quando c’è l’ospite è modesta
La cugina carta velina
Si lava con l’acqua cristallina
La nonnina carta crespa
Viene punta da una vespa
Lo zietto carta carbone
S’ innamora di un melone
La mamma carta forno
Per pranzo cucina il contorno
Il papà carta da giornale
Va in giro per il tribunale
Il nipote carta patinata
Ogni notte fa la serenata
Il nonno carta riso
Dagli altri viene deriso.
Questi sono i tipi di carta
E a loro non loro non serve la sarta.

(Francesca e Luca V.)


La rima

Filastrocca della rima
quale mai sarà la prima?
Là il mangime
non lo si da alle galline.
Le cose di valore
hanno un solo odore.
C'è il televisore
che funziona a vapore.
Gli animali,
dopo aver mangiato la panna
vanno a far la nanna,
il cioccolato
la è stato sempre amato.
Le micine
si chiamano galatine.
Vado in barca in alto mare
e continuerò a remare.
È molto carina
la filastrocca della rima.


(Cristina e Federica B.)


Il gioco della rima

Questo è il gioco della rima
Quale mai sarà la prima?
Prima di tutto voglio un albero
mi piace la frutta del pero.
Sono molto belli i colori
ma quando fai pasticci son dolori.
Se non è buono il menu
mangiarlo è una virtù.
Ho visto un pezzo di carta pesta
del colore della vespa.
Un giorno i bambini del Perù
mi hanno fatto cù cù.
C’erano in un ristorante
persone di statura gigante.
C’era una banana
che aveva una forma strana.
In certi paesi ci sono colombe
che fischiano come trombe.


(Federico)

Se oggi potessi giocare

Faccio il gioco della rima
Ne prendo una a caso per prima.
Se oggi potessi giocare
in mezzo al mare vorrei remare.
Chi trova un amico trova un tesoro
che vale cento volte più dell’oro.
Dalle nuvole son caduto
perché male mi ero seduto.
Mi piace tanto il cioccolato
ma purtroppo l’ho già mangiato.

(Riccardo e Dalila)

Stavo in riva al mare

Questo è il gioco della rima
quale mai sarà la prima?
Stavo in riva al mare
sulla pancia a strisciare,
ero tutto color oro
ma son diventato un pomodoro,
non di quelli di Livorno
ma di quelli da contorno,
con tutti questi colori
mi sono aumentati anche i bollori,
se fossi stato del Perù
avrei sofferto meno a far cucù.

(Mario)


Torna all'Inizio di pagina

indietroavanti

Le pagine web sono state elaborate dall'insegnante Mariagrazia Zago