VIE DI COMUNICAZIONE
I Maya si tennero in contatto con le società meso-americane
scambiando non solo merci ma persone ed idee.
GLI SCAMBI COMMERCIALI E I
MEZZI DI TRASPORTO
Gli scambi avvenivano all’interno di un’unica regione: scambi regionali.
Si negoziavano beni utilitari viveri e strumenti (sale, ossidiana,
pietre da macina, e prodotti esotici).
I più esportati erano giadeite, serpentina, ossidiana, sale
cacao e penne di Quetzal.
Altri prodotti, come i metalli (argento, oro , rame e leghe), la
gomma e le pelli di animali provenivano da diverse aree e passavano
per i territori Maya.
All’interno delle varie regioni venivano organizzati veri e propri
mercati e fiere durante i quali si praticavano riti e attività
creative.
Per trasportare le merci ci si avvaleva della sola forza umana;
non si conosceva l’utilizzo della ruota e i carichi venivano trasportati
sulla schiena da portatori che formavano carovane umane.
Per i trasporti marittimi, era comune l’uso della canoa a volta,
munita di vele.
Nel suo IV viaggio Cristoforo Colombo incontrò una canoa
mercantile al largo della costa settentrionale dell’Honduras, vicino
alle Islas della Bahia.
L’imbarcazione era lunga come una galea e larga 2metri e mezzo,
aveva una cabina al centro e un equipaggio di un paio di dozzine
di uomini.
Trasportava cacao, oggetti in metallo, vesti di “cotono macanos”,
le spade messicane con impugnatura di legno e lama di ossidiana.
Il giaguaro era temuto e ammirato in tutta l’america centrale
e meridionale: era simbolo della fertilità della terra e
poteva portare la pioggia. Era venerato come un dio e la sua pelle
veniva indossata dai re quale emblema di autorità e prestigio.
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