Ci svegliamo e per le otto facciamo colazione.
Finalmente ci viene offerta la tanto desiderata home made jam and marmelade che
nessuno fino ad oggi ci aveva mai offerto! |
Ci guardiamo intorno nella stanza. Non pensavamo fosse
possibile concentrare una tale quantità di oggetti di dubbio gusto in uno
spazio così ristretto! |
Per fare alcuni esempi...
la stanza è riscaldata da un meraviglioso
camino...fluorescente. Avete capito bene, il fuoco non è vero fuoco ma in realtà è una lampada a forma di
ceppo ardente ficcata nella
struttura di un camino. Chi non lo vorrebbe nel suo salotto? Tra l'altro magari
un camino vero con quel clima non farebbe tanto schifo eh?
C'è una serie infinita di cucchiaini da souvenir collezionati durante vari viaggi (di qualche
amico o parente) in giro per il mondo.
Vi sono anche le candele natalizie dimenticate lì da chissà quanti anni, a
meno che la padrona di casa non si porti veramente avanti esponendole già in
settembre.
Insomma, una babele di inutili cipponi.
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Dopo la colazione torniamo nella nostra cameretta e
scopriamo che il riscaldamento dovevamo accendercelo da soli. Bene. E' così che
si risparmia! Ora che l'ospite lo capisce è ora che lasci la stanza, e intanto il riscaldamento è
rimasto spento. Tiè. |
Facciamo una doccia, e anche lì gli elementi di
arredamento alternativo si sprecano. Troviamo infatti all'interno della cabina
doccia una graziosissima lampada da esterno, di quelle con la griglia; certo,
serve quella perché se piove... |
E' ora di partire e lasciamo un po' a malincuore quel
museo degli orrori. Appena usciti ci rendiamo conto di trovarci forse in una
delle cittadine più pulite del mondo, ogni mezz'ora lavano la strada, voglio
vedervi a riuscire a parcheggiare lì! |
Partiamo! Via di nuovo nel vento e nella pioggia verso i
pietroni megalitici. Pietroni by night ieri sera e pietroni by day stamattina,
ovvio.
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Arriviamo a Carloway dove vogliamo visitare un
broch, un'abitazione in pietra dei primi secoli avanti Cristo.
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Per fortuna esce un po' di sole ma il vento è
sempre terribile. Dopo aver curiosato in casa altrui lasciamo il broch e
ci dirigiamo verso Callanish. Oggi il sito è decisamente più affollato e
scattare foto senza comprendere anche soggetti improbabili appesi stile
uomo ragno ai lastroni diventa più problematico. |
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Il cielo è tornato cupo, ma come al solito spesso
ci sorride con
un meraviglioso arcobaleno!
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Visitiamo anche la Blackhouse lì vicino, la dimora
degli scavatori di torba col tipico tetto in paglia, nella quale ci ristoriamo
con un tè ustionante. La sala da tè offre anche un angolo commerciale per la
vendita di oggetti di artigianato locale. |
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Torniamo a Stornoway per prendere il traghetto di
ritorno. Verso le due del pomeriggio ci imbarchiamo e pappizziamo qualcosa
di leggero: fish and chips per la Cozza e roastbeef per il Perchio. Li
ricompensiamo con 12£ e poi ci facciamo sopra una bella pennica digestiva. |
Arriviamo a Ullapool nel tardo pomeriggio. La bambina
reclama un po' di pappa, ovviamente l'accontentiamo e partiamo in direzione
Inverness. L'intenzione era quella di fermarci a dormire nei pressi della città, ma non troviamo neanche un B&B. Non abbiamo nessuna voglia di
addentrarci nel centro per cercarne uno, perché la cittadina è
piuttosto grande e immaginiamo che ci proporrebbero cifre piuttosto alte. Ma chi
l'ha detto? Mah! |
Piuttosto non immaginavamo che saremmo arrivati
fino a Urqhart Castle senza averne trovato nemmeno uno. Ecco, così impariamo a fare gli
schizzinosi, ora siamo nel punto turistico che più turistico non si può
sul Loch Ness e ci toccherà pagare un sacco di soldi per dormire!
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Trovato il punto in cui sono
concentrati tutti i B&B della zona ci fermiamo davanti al primo. |
Dopo aver superato l'ostacolo dello zerbino
inibitorio con la scritta PLEASE WIPE YOUR FEET (che sta per PULISCI I
TUOI LURIDI PIEDI PER FAVORE), entriamo a chiedere informazioni preparati
al peggio. E invece no! E' proprio vero che qui in Scozia
tutto è imprevedibile. Ci chiedono solo 23£ per il B&B. |
Depositati i bagagli ci fiondiamo fuori alla
ricerca della pappa. Anzi, prima ci dedichiamo all'acquisto di souvenir.
Le solite ladrate che non si può fare assolutamente a meno di
comprare. |
E' già tardi e bisogna affrettarsi per la pappa perché qui ti
lasciano a bocca asciutta senza pietà alcuna! Troviamo tre ristoranti.
Due sono molto costosi e puzzoni, ma il primo che abbiamo visto non era
malaccio; tra l'altro c'era scritto pure EVENING MEALS TILL LATE, quindi
possiamo fare con calma. |
Ahhhrrrrgggh! Durante il secondo giro della piazza
(c'è solo una piazza in questo paese, anzi, il paese E' solo una piazza) leggiamo meglio il cartello e ci
accorgiamo che i pasti serali sino a tardi in realtà terminano
alle otto! TUTTI DENTRO ALL'ASSALTO DELLA PAPPA! |
Mangiamo un piatto di salmone e un haggis, non
sono troppo succulenti e la birra è in lattina, ma il tutto è riempitivo
e per stasera va bene così. |
Dopo la cena, giusto per andare un po' in vita,
passiamo al ristorante di fronte per berci una birra decente. Come al
solito il Perchio entra in contemplazione del bar che offre una panoramica
di whisky infinita. |
...E come al solito alla fine non si decide a
chiedere niente. Ma la Cozza insiste, insomma, non sarà venuto fin qui
per non assaggiare nemmeno un whisky! A quel punto il Perchio parte e
chiede al vetusto omino dietro al banco, il quale lo inonda di spiegazioni
sulle differenze tra i vari tipi. Soprattutto finalmente il Perchio impara
cos'è il famoso cask whisky, quel meraviglioso distillato non troppo
distillato e anche, volendo, un filo illegale. |
Dopo questa parentesi degustativa torniamo al
B&B. Bastano pochi gesti quotidiani per capire che ci troviamo in
un B&B che consente strani giochetti. Il buco della serratura è
enorme e chiuso da un tappo removibile anche dall'esterno. In bagno troviamo addirittura
una poltrona in stoffa per chi volesse assistere a spettacoli vari! Mah! |
Buona notte! |
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