Questa mattina ci alziamo con l'angoscia della frizione. Che fare? |
Il Perchio necessita di una pinza per vedere se riesce a risolvere da solo il
problema. Come spiegare tutta la questione ai nostri ospiti? La pappa mattutina
risolve tutto: incontriamo due italiani (che tra l'altro erano a mangiare nel
nostro stesso ristorante ieri sera) che offrendo un preziosissimo
microdizionario al Perchio lo illuminano sulla traduzione della parola pinza,
fondamentale in certe circostanze. L'omino va subito a prenderla e la offre al
Perchio con entusiasmo. |
Voilà! Il Perchio aggiustatutto ripara il danno che non era così
grave come temeva. |
Pronti...via! Si può partire sereni nel vento ventoso! |
Quando il contachilometri segna 75700 arriviamo a Ullapool! Il Perchio si
sente realizzato! Fin da bambino sognava un giorno di poter visitare quella
cittadina! Ci informiamo subito sui traghetti per andare sull'isola di Lewis, ma
di domenica non ce ne sono perché gli abitanti dell'isola non vogliono turisti
che disturbino il loro giorno di religioso riposo. Manco fosse lo sbarco in
Normandia! Va bhè, comunque, essendo moooolto religiosi, la domenica la
consacrano come meglio credono (non chiediamoci come...). |
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Ci informiamo quindi per il giorno dopo. L'omino ci
consiglia di non andare e tornare in giornata perché non faremmo in tempo a vedere
niente. Quindi prenotiamo per lunedì l'andata e martedì il ritorno. E
per non rimanere a dormire sotto un ponte prenotiamo anche un B&B. |
PIù DI 100 £ PER 3 ORE DI TRAGHETTO! EEEEHHHH? Non
importa, ci teniamo troppo a visitare il Callanish Stone Circle. |
Pausa: un caffè in un hotel/pub/bar/ristorante poi partiamo alla ricerca
di un B&B dove dormire. Ci spingiamo appena fuori dal centro del paese, ma
sempre rimanendo ad una ragionevole walking distance. |
Troviamo un omino molto timido con una graziosa casetta
nuova nuova. E' incredibilmente imbarazzato, forse è da poco che si dedica a
questa attività di B&B, ma quando gli confessiamo che il giorno dopo
saremmo andati sull'isola di Lewis si scioglie e si esalta tutto, perché è la
sua terra natale che una moglie arpia gli ha fatto abbandonare per intraprendere
questo business eccitante
sulla terraferma, anzi sulla terra principale come la
chiamano loro. Magari lui era così contento di stare là con le sue tre pecore
e i suoi quattro mucchi pelosi! |
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Prendiamo possesso del territorio e decidiamo di
sfruttare comunque la giornata facendo un giretto nei paraggi. Come non detto,
ci spariamo come al solito un'esagerazione di chilometri arrivando fino a
Lochinver. Almeno questa volta non abbiamo l'angoscia di cercare da dormire e ci
godiamo appieno il giro. Ci sembra di stare in mezzo alla tundra artica (ci
siamo mai stati forse?), che meraviglia! La Cozza riesce di nuovo a trovare
lungo la strada le sue piantine carnivore, quindi l'esaltazione è alle stelle! |
Un po' infreddoliti, ma pienamente soddisfatti torniamo
all'ovile, dove ci aspetta una pappa succulentissima: ostriche e granchio per la
Cozza, kilopot di cozze (kilo nel senso che erano veramente un chilo!) per il
Perchio. Tutto innaffiato con 4 Guinness, in due ovvio, e un whisky per il
Perchio. |
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Torniamo al B&B sotto una pioggia insistente, come
al solito ci laviamo quando siamo a piedi! Fa anche freddino e la Cozza
probabilmente sta maturando una congestione. Durante la notte, infatti,
restituisce tutto alle fogne pubbliche. Chi se ne frega, l'importante è che
sia passato dalle papille gustative! |
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