All'alba (mica tanto) ci svegliamo. Appena riordinate le idee il Perchio si
accorge di aver perso il suo orecchino. Pronti via! Tutti con le dita infilate
in ogni possibile fessura dei sedili per cercarlo. Finalmente i polpastrelli
sentono qualcosa di metallico... eccolo! Invece no. Una, due, tre, una pioggia
di preziose monetine cade nelle nostre mani. Siamo ricchi! |
Ma non stavamo cercando l'orecchino? Ma sì, alla fine abbiamo trovato anche
quello. |
Con una preoccupazione in meno ci lanciamo nel delirio della colazione
a buffet sul traghetto
ingurgitando ogni ben di Dio, salmone a valanga (potrebbe essere vero una
quantità vicina al kilo!!!), aringhe e quant'altro. Paghiamo 12.80 euro a testa. Non è poco, ma come al solito la colazione sarà
anche il nostro pranzo. |
Finita la colazione, con il nostro bottino di monete d'oro tra le mani,
decidiamo di consumarlo (erano ben 3 euro) per navigare in internet; non tanto
per diletto, quanto per tentare di ricuperare l'indirizzo del B&B di
Edinburgh dove dovevamo pernottare. Per fortuna qualche vago riferimento si era
fissato nella materia grigia del Perchio, quindi lo troviamo e ci segniamo indirizzo e telefono. |
Ad un certo punto le orecchie della Cozza percepiscono un suono
in lontananza... una cornamusa!
Spieghiamo l'antefatto. Il filmino pubblicitario della compagnia di
traghetti, mostrava un allegro quartetto di cornamusai pazzi che avrebbero
accolto col suono delle loro cornamuse i passeggeri al loro sbarco in terra di
Scozia. La Cozza ovviamente non aspettava altro, e a quel dolce suono si era
già elettrizzata.
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In realtà era semplicemente un esaltato con un forte senso della patria che
girava per tutta la nave con la sua cornamusa allietando (dopo un quarto d'ora
gliela spaccheresti in testa quella cornamusa che ti perfora i timpani) i passeggeri prima dello
sbarco, ma tutto ciò non aveva assolutamente nulla a che fare con la compagnia
di traghetti. |
Sbarchiamo e troviamo abbastanza agevolmente il
B&B di Valerie. Siamo a Leith, l'antico
porto di Edimburgo. Stanno tentando di rivalorizzare la zona facendola diventare
un ridente porticciuolo, e in effetti NON sembra proprio di essere alla
periferia di una grande città... |
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Ma no, dai, vedete che i lavori procedono? Effettivamente esiste la zona
rivalutata, con diversi pubs e ristoranti accoglienti. |
Dopo una pausa ristoratrice da Valerie, ci informiamo su come raggiungere il
centro con i mezzi pubblici. Non se ne parla proprio di roteare per il centro
alla ricerca di un parcheggio. Valerie ci informa che ci vogliono 80 pence per
saltare sul primo bus, ma se ne guarda bene dal proporci di cambiarci qualche
monetina. Va bhè, se ce lo dice e non ce le dà, vuol dire che non ne ha...
oppure è veramente antipatica. Ci arrangeremo. Basta una birretta al primo pub
per cambiare i soldini, ci sembra l'unico sistema adottabile, no? |
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Arrivati in centro ci dirigiamo subito verso il
castello. Lo visitiamo tutto anche perché è il castello stesso che ci avviluppa
roteandoci al suo interno impedendoci di evitarne anche solo una parte. Ci
costa 9.5 £ a testa. Alle 17:45 terminiamo il nostro giro con una visita
ai ...cessi (ricordate la birra per cambiare le monetine?). Possiamo andarne fieri perché siamo stati gli ultimi
fortunati a poterli visitare, visto che dopo di noi l'omino li ha
inesorabilmente chiusi lasciando fuori tanti e poi tanti vesciconi pieni!
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Diamo un'occhiata agli inutili souvenir e ce ne andiamo. |
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Birretta di riflessione e gironzoliamo ancora un po'.
Visitiamo St. Giles Cathedral dove ammiriamo gli splendidi soffitti in
pietra scolpita della Thistle Chapel. La sera ceniamo in un
pub e finalmente assaggiamo il primo autentico Haggis, (documentatevi da soli
se volete sapere cos'è, non vorremmo che smetteste di colpo di leggere i nostri
racconti dopo aver scoperto gli ingredienti e le modalità di cottura), molto buono. Proseguiamo con la birra del dopocena. Ci tiene
compagnia un ex pugile ubriaco, che continua a sostenere che la Cozza è "PORTOGHESA"
(termine tecnico usato così com'è dall'ubriaco) e che il Perchio è originario
di Glasgow. Inutile tentare di dissuaderlo. Il
Perchio ancora un po' lo fa piangere facendogli ricordare i suoi anni d'oro! Ma
si facesse ogni tanto le Cozze sue! |
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Poi torniamo a Leith. Dal microlavandino esce acqua gialla, il cesso si intasa
e un pappagallo continua a urlare. Bene! Con queste premesse ci aspetta
una notte incantevole!
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