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L'Irlanda vista dalla moto ! |
Il Perchio e la Cozza |
Sabato 21/9/2002
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Le Havre - Versailles - Dijon
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Veniamo
sgorgati dal traghetto in terra di Francia ancora col buio pesto e non raggiungiamo la prima luce naturale
che dopo 100km, quando ci fermiamo alla
prima area di servizio. Colazione alle macchinette (alla bambina però diamo 14€ di benza) e
ripartiamo velocemente. |
Giunti
in prossimità di Paris deviamo per Versailles. Facciamo un po' di fatica a
trovare la strada giusta, ma nonostante la scarsa memoria del Perchio che ricordava
solo un nome vagamente giapponese (Satory, nome dell'uscita autostradale), non perdiamo troppo tempo e siamo alla biglietteria del
castello prima ancora che apra...
Nooo! Anche la Cozza, come il Perchio
all'andata, non ha cambiato l'ora all'orologio! Pensavamo di essere in ritardo
sull'ora d'apertura ed invece è ancora troppo presto. |
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Una
visita al castello di Versailles non c'entra nulla con la vacanza
celtico-megalitica irlandese fatta finora, ma non possiamo perdere
l'occasione di uno sguardo lampo ad uno dei maggiori complessi
architettonici del '600.
Sgomitiamo fra 1.000.000 di altri
turisti e senza aver capito ed apprezzato quasi nulla, ripartiamo per Dijon. |
Come
al solito l'intricato groviglio stradale parigino ci nasconde le strade e i cartelli
giusti, ma riusciamo comunque a disglobarci e una volta imboccato
l'autostrada giusta ci fermiamo per la pappa.
Ci dirigiamo a Dijon
molto velocemente sotto un bel sole caldo, anche se sballottati da forti raffiche di
vento. Il vento comunque non disturba la Cozza che, in preda ad un'irresistibile
abbiocco post-pranzo, si pennica allegramente appoggiandosi alla schiena del
Perchio. Accortosi delle braccia a penzoloni della Cozza, sintomo
eclatante della beata ronfata, il Perchio decide di non essere da meno
e, saggiamente, si ferma, altrimenti chi
avrebbe guidato la bambina?
I nomi delle aree di sosta incontrate in quei momenti erano tutti molto
invitanti... Cappella, Racchiona e Chiappona. Ma dove li avranno presi? |
Arrivati
a Dijon troviamo subito l'hotel Montchapet e dopo una bella doccia usciamo per
una birra d'aperitivo.
La lettura dei menù esposti dai ristoranti della città, questa sera
non è impegnativa. Costano tutti un casino e nessuno ci ispira
particolarmente. Forse il primo che avevamo visto... cosa diceva? Sì,
proponeva un "menù degustazione" a prezzo fisso... visto il
prezzo pare una bufala, però... proviamo.
Ceniamo nel ristorante più lussuoso della città, ma nonostante l'atmosfera raffinata, la profusione di camerieri e
l'artistica presentazione dei piatti, si tratta davvero di
ottimo cibo a basso costo! E poi finalmente la Cozza riesce a mangiare
qualcosa che non aveva mai assaggiato... les escargot !!!
Satolli e soddisfatti rientriamo in albergo. |
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