Sveglia ore 8.00 e prima della doccia
scendiamo a fare colazione, ma nel frattempo ci rubano gli asciugamani... le
fanno presto le pulizie da queste parti! |
Buffet
ricco ed abbondante come si conviene ad ogni businessman assetato d'energia. La
Cozza, forse spaventata dalla comparsa di qualche rotolo di troppo, è ormai una
fan accanita dei cereals. |
Bagagli,
paghiamo e partiamo. |
Il tragitto
ripercorre parte della Romantische Strasse già vista all'andata, perciò,
appena possibile, decidiamo di allungarlo un po' scegliendo strade per noi nuove. |
Ad un
semaforo il Perchio si blocca e perde l'orientamento! Fatto mai accaduto ed
inaspettato, sconvolgente e sorprendente... sarà la vecchiaia? No, è soltanto la cartina che
ha una
piega proprio in quel punto. |
Paesaggi
stupendi che vanno dalle pianure collinose della verde Baviera alle montagne
montagnose del Tirolo, passando per gli stupendi colori, ormai autunnali, della
vegetazione boscosa. Tutto molto bello, tranne quell'unico paesino... fa
caldo, mi scappa la pipì, c'è il traffico, che palle, sono stufo! Una sosta
tecnica placa gli animi. |
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Siamo ormai sulle alpi austriache e quindi perchè non fermarsi a cogliere l'occasione di un
ultimo apfelstrudel? Ci fermiamo a Etten a godere di un caldo sole, ghiacciato
però, dal
venticello gelido. I negozi specializzati e di souvenir, e le case ricamate in
stile baita alpina, ne svelano il carattere turistico invernale da tipico
paese per vacanze sugli sci. Gustato il dolce, il Perchio chiede alla
cameriera dove sia il benzinaio più vicino. La conversazione si svolge
in un fluente inglese e, del suo, lo stesso Perchio se ne meraviglia
assai. Torniamo indietro di qualche km fino ad Oberammergau e facciamo
benzina. |
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Arriviamo
finalmente a See e rifacciamo benzina a soli 11 km dalla nostra meta solo per avere il pieno domattina alla
partenza. Dopo un toast e una birra siamo a Kappl e ci perdiamo su in alto, molto, molto in alto in
cerca dell'hotel. La vista è fantastica, ma l'hotel è giù in basso, lungo la
strada principale. La stanza va bene come al solito e, dopo un'ulteriore birra,
proviamo subito la comodità del letto con una pennica.
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Tracheggiamo un'oretta davanti ad un
bicchiere di vino locale per giungere all'ora di cena. Stasera è
l'ultima volta che potremo gustare piatti tipici, quindi cercheremo di
dare il massimo e i due seguenti commenti ne sono la prova. |
IL SUGO E' IDROGENATO, NO VOLEVO DIRE
IDRICO... |
L'ACQUA E' AMARA, E ANCHE
UN PO' UNTA. |
Cena del Perchio: zuppa
del giorno, cervo stufato con speck, panna, pera ai mirtilli, crocchette ai
chiodi di garofano e crauti rossi alle mele, caffè, snaps e due birre da 0,3.
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Cena della Cozza: zuppa
con knödel, 300/400 gr di carne con fagiolini, patate frittose, speck e
pomodori, un topfelstrudel (alla ricotta) annegato in 1/2 litro di vanilla sauce,
caffè, snaps e due birre da 0,3. |
A questo punto la
Cozza è ripiena. Al suo interno si formano correnti ascensionali
e discensionali come i moti convettivi... la detonazione potrebbe dilatare le
pareti, ma non succede nulla! A produrre ci pensa il Perchio. Con fatica
saliamo in camera e iniziamo subito a ronfare.
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