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L'Europa centrale vista dalla moto !

Il Perchio e la Cozza

Lunedì 29/9/2003

Wien (A) - Augsburg (D)

Sveglia 7.30, è presto, ma oggi dobbiamo fare molti km. Vogliamo andare all'Oktoberfest, ma gli hotel a Monaco hanno prezzi inaccessibili, quindi abbiamo calcolato che ci costa molto meno andare ad Augsburg per dormire e tornare in treno a Monaco per la festa.

Stamattina siamo un po' preoccupati, non tanto per i km quanto per il conto dell'hotel. La conferma della prenotazione della stanza diceva testualmente che si trattava di una "piccola stanza", ma una volta vista ci è sembrata subito tutt'altro che piccola.
Pensando ad un errore di assegnazione ce ne siamo rimasti ovviamente zitti per usufruire di una stanza più grande, ma ora è arrivato il momento della resa dei conti.

Facciamo la solita abbondante colazione a buffet, prepariamo i bagagli e paghiamo tranquillamente la cifra stabilita.
Malpensanti e malfidenti... pensavamo di dover litigare sulla cifra ed invece anche questa volta dobbiamo confermare la superiore qualità dell'offerta straniera rispetto a quella italiana.
In centro a Vienna, vicino ad una delle attrazioni principali della città (Schoenbrunn schloss), 28 mq di stanza con WC, doccia, TV satellitare, aria condizionata e minibar a soli 68 euro a notte colazione compresa!

La lista del catalogo di fauna umana particolare si allunga... il tipo dell'hotel con cui abbiamo avuto a che fare e che parla italiano, dopo solo due notti ha già cominciato ad allargarsi e ci ricopre di battute... pizza, spaghetti e mafia sembrano i suoi argomenti preferiti. Meglio partire al più presto e così facciamo.

Usciamo da Vienna in un battibaleno e ci fermiamo subito al primo benzinaio davanti a Schoenbrunn.
Il contakm segna 68800 e il cielo continua ad essere grigio e carico di pioggia, quindi la Cozza decide di imbalsamarsi nella tuta.
Prima piove, poi non piove, poi piove un sacco.
Sosta per benza e caffè a 69000... la Cozza infila anche le pinne.
Sosta senza benza, ma per caffè e spuntino. Incontriamo un cesso altamente tecnologico a pagamento (0,50 euro), il cui costo viene scalato dalle consumazioni.
Sosta per altra benza a 69200... il Perchio si preoccupa per la bambina e compra l'ennesima bombola di grasso spray per la catena.

PROMESSA DEL PERCHIO:
la prossima volta me ne porto una da casa!

Notare la livrea filo-tedesca...

Arrivati a Munchen entriamo inevitabilmente in città perchè non si capisce quale sia il giro di autostrade per aggirarla, ma non accade il previsto giro a vuoto per trovarne l'uscita perchè una volta tanto i cartelli sono presenti e precisi.
Ad Augsburg troviamo quasi subito il Dom Hotel in centro. E' un superhotel per real businessmen. Stanza OK. Doccia, birra dal minibar (finalmente la Cozza concede l'uso del minibar al Perchio, forse perchè per la prima volta è gratis?) e via a piedi alla Banhof per una discreta walking distance.
Alla stazione c'è una coda spaventosa (e per noi italiani anche spaventosamente diligente, fatto assai normale all'estero) e quindi ci infiliamo al bar per un bretzel ed una lattina.
Parte il cinema... la macchina automatica per la vendita del biglietto del treno. Accetta la Visa ma non riconosce le nostre, quindi Perchio incazzoso. Meglio così perchè una volta deciso di fare la fila e chiesto a voce il biglietto allo sportello abitato, il prezzo A/R per 2 adulti scende da 36 a 21 euro... perchè? Boh! Ci dicono "Special price"... ci sembra comunque tanto.
In treno dobbiamo sorbirci una palla sovrumana di ingegnere che vuole attaccare bottone con una passeggera cinese. Lui, tedesco, parla inglese, lei, cinese, fatica a capirlo, ma lui insiste e lei subisce... i trascorsi della Cozza, memore dei tanti viaggi fatti in treno per la scuola, le fanno esclamare "poverina!".
Arriviamo a Munchen e ad una walking distance troviamo l'oktoberfest!
Il Perchio è inebetito... non sa come si fa ad avere una birra. La Cozza, acuta osservatrice, ha la geniale idea imitatrice di sedersi ad uno dei tanti tavoli all'aperto ed attendere l'arrivo di una cameriera. Voilà! Ecco prontamente in arrivo 2 mass da litro e 2 bratwurst con crauti. Buoni e soddisfacenti anche per la mente.
Durante l'assorto assaporamento della birra arriva uno strano tipo che inscena agli astanti del tavolo vicino uno spettacolino veramente divertente con le dita luminose. Il Perchio, veramente appagato, gli regala un euro solo per lo spettacolo. Le dita luminose, per la cronaca, costavano 10 euro... va bene la simpatia, ma è un po' troppo.
Il servizio d'ordine all'interno dei "tendoni" è discreto, ma efficiente... impedisce a chiunque di sostare nei corridoi di passaggio.
CHI SI FERMA E' PERDUTO!

Italiani OVUNQUE! Che palle!

Ammiriamo il casino generale e dopo qualche foto acquistiamo una maglietta commemorativa. Italiano furbo paga sempre doppio... la bancarella che offre a soli 8 euro (10 in meno delle altre), nasconde la truffa, ma l'italiano non s'accorge perchè troppo furbo. Il basso prezzo e l'insistenza del venditore a non aprire l'involucro perchè a suo dire sarebbe inutile, basterebbero a far pensare ad un trucco, ed infatti il trucco c'è e si vede... il logo dell'oktoberfest è contornato dalla scitta 2001!
Ma siamo nel 2003. Forse quelle del 2001 sono avanzate in sovrannumero vista la bassa affluenza del 2001 dovuta alla caduta delle Torri gemelle (dati sito ufficiale dell'Oktoberfest) e non sanno più come rifilarle.
Proviamo anche un cappellino a forma di botte di birra che non entra nel cranio del Perchio, ma alla Cozza arriva alle spalle.
CONSIGLIO per chi si trova a Monaco e non trova il luogo della festa: per andare dalla stazione all'oktoberfest basta seguire al contrario la fiumana di molli ubriachi. Per tornare è più difficile.

Alle 22.30 cominciano tutti a sbaraccare. Prima che chiudano tutto riusciamo ad acciuffare un panino superbuono con prosciutto al forno che però ci rimane nella gola in mancanza dell'ultima birra che ormai non servono più. Ma la festa continua alla stazione osservando la fauna che vi giunge dopo una giornata di birra. Sul treno è peggio ancora e il controllore passa solo per farsi una risata, ma senza controllare un bel niente!
Arrivati ad Augsburg ci scoliamo l'ultima birra del minibar prima di addormentarci, sfiniti, ma soddisfatti.

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