/
/
|
L'Europa
centrale vista dalla moto ! |
Il Perchio e la Cozza |
Giovedì 25/9/2003 |
Praha (CZ)
|
|
Sveglia ore 9.00.
Dobbiamo trovare una lavanderia! |
Dopo la colazione chiediamo alla reception
e ce ne indicano addirittura due, quindi prepariamo le zozzerie e ci dirigiamo a
quella più vicina. Finalmente riusciamo ad entrare in una lavanderia
automatica di un paese straniero! Per noi è un evento, visto che in
quest'impresa non siamo mai riusciti prima, quindi non possiamo fare altro che
fare la figura di due imbranati... Prima
di tutto bisogna sapere che ci vuole il detersivo. Sì, ma quanto?
Il passo successivo è individuare quale sia la lavatrice e quale
l'asciugatrice.
Una volta capito questo bisogna capire come far partire la
lavatrice... com'è che s'inserisce il gettone? E, soprattutto, quale
programma bisogna impostare?
OK! Con un po' di fatica, ma ce l'abbiamo fatta. Ora bisogna
ricominciare daccapo con l'asciugatrice, ma sembra tutto più
semplice... Nel frattempo
che le macchine lavorano ci rilassiamo con delle letture in ceco, ma
dopo qualche pagina di inevitabile e totale incomprensione ci buttiamo
sui computer per leggere la posta sfruttando l'internet-point
all'interno della lavanderia.
Al momento di pagare il lavaggio ci viene offerto l'uso di internet e
ce ne andiamo ancor più soddisfatti. |
|
Ci siamo svegliati tardi, abbiamo
perso un paio d'ore col lavaggio ed è già ora dello spuntino. Ci
affrettiamo a raggiungere il centro città dove ingurgitiamo degli
hot-dog a prezzo stracciato. |
Placato il senso di fame iniziamo la visita delle
bellezze architettoniche. Cartina alla mano andiamo a scovare tutti i
cipponi possibili e facciamo un migliaio di foto.
Nel passeggiare fra le strade della città ci accorgiamo che esiste un
problema davvero serio: i semafori sono TROPPO veloci! Allo scattare del
verde non si riesce nemmeno ad arrivare a metà delle strisce pedonali
che subito scatta il giallo e poi il rosso. Mai visti così veloci! |
Praga
Clicca qui per
ingrandire l'immagine |
Allo scoccare delle 15.00 siamo in trepida attesa
davanti all'orologio per assistere insieme ad altre centinaia di turisti
all'evento del battito dell'ora... col primo rintocco inizia lo
spettacolo di marionette appese all'orologio. La morte gira la
clessidra, suona la campana ecc. ecc.
Sembra essere una delle attrazioni principali della città, e ad ogni
ora esatta, torme di turisti esultano, fischiano, urlano e battono le
mani... neanche fossimo allo stadio! |
Andiamo a cercare una birra e la troviamo
in un caffè molto carino (intellettual-artistico) con le sedie tutte diverse
l'una dall'altra. Un litro di birra costa solo 60 Kc e cioè circa 2 euro!
|
Shopping per souvenirs e poi tutti al
castello. Quando siamo al castello sono le 17.30 ed è già tutto chiuso. Forse è
una fortuna perchè altrimenti ci sarebbe potuta venire la voglia di entrare a
visitare tutte le sale imperiali asburgiche ed avremmo perso l'intera giornata a
guardare letti a baldacchino ed altre pomposità del passato raccontato da una
voce che arriva da un
cellulare...
|
Giriamo a caso per i cortili ancora aperti al
pubblico e ci infiliamo a curiosare nelle botteghe finto-artigiane. Ci
incuriosisce una molletta a forma di mano dalle mille applicazioni, oltre che
segnalibro, ma costa troppo ed è troppo evidentemente industriale. Dopo qualche
foto corriamo giù in città a cercare un negozio di CD dove prendiamo qualche
novità a buon prezzo.
|
Per l'aperitivo torniamo alla kavarna
intellettualoide di prima e ci scoliamo birra e Martini.
Per la pappa serale invece entriamo in un ristorante all'apparenza molto
interessante addocchiato durante la giornata. Una ripida scala ci porta
nella sala da pranzo, giù nei sotterranei arredati come fossero una
grotta naturale. Le luci soffuse danno all'ambiente un'atmosfera molto
intima, sembra un luogo per coppiette, ma la presenza di comitive di
chiassosi turisti americani disturba la ricercatezza dei piatti.
Nonostante tutto siamo ripieni come uova e ci concediamo anche un
ammazza-caffè a base di pregiato Porto... e pensare che ci stavamo
dimenticando di assaggiare il famoso "prosciutto di Praga",
che qui è ovviamente molto diverso dalle buste plasticose di casa
nostra.
|
Praga
Clicca qui per
ingrandire l'immagine
|
Torniamo in albergo e, così com'era
successo anche all'andata, durante il tragitto assistiamo involontariamente ad altri 2 eventi
orologio.
|
Praga
è il centro culminante dei fulminati. |
|