Il vento nibelungo che bussa alle finestre, i rumori che
arrivano dall'autostrada, il fragore degli aerei e, non ultimo, l'incessante
passaggio dei treni disturbano costantemente la notte del Perchio... ma non
eravamo, come dicevamo ieri, dispersi nelle campagne?
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Il buco azzurro nel cielo che vediamo dalla finestra al
nostro risveglio ci mette di buon umore, ma non facciamo in tempo a finire la
colazione bonzifera di Heidi che è già arrivata una tempesta.
Prima di partire ci bardiamo contro la pioggia e...
spunta il sole, ma subito dopo scompare e per tutto il percorso ci becchiamo pioggia e raffiche di vento insostenibile.
Con tali condizioni meteo non vogliamo rischiare e quindi arriviamo a Kulmbach
molto lentamente
Andiamo subito all'info
center per avere gli orari della birreria. Ci spiegano che la fabbrica della
birra non è visitabile, ma c'è il museo ed è aperto solo fino alle 17.00.
OK! Sono le 13.00 ed abbiamo 4 ore per trovare un posto
per la notte, lasciare i bagagli e visitare il museo.
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Prendiamo una mappa della città dove sono segnate tutte
le Gasthof della zona e stiliamo una lista di preferenze in base al
rapporto "simpatia del nome/prezzo".
Nonostante la cartina, trovare la prima della lista non è semplice... dapprima
giriamo a trottola per il paese, poi ci perdiamo in campagna ed infine la
scoviamo fra i boschi.
La costruzione è molto carina e caratteristica, ma è
tutto chiuso e sbarrato. La mappa non è molto precisa e girare in giro senza sapere dove si sta andando
innervosisce il Perchio che però, senza nemmeno accorgersi, finisce dritto
davanti alla porta del secondo hotel della lista.
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Ancora prima di suonare il campanello, dalla porta esce
una donnina che alla domanda se parla inglese risponde "Was
englisch?" (per chi non lo sapesse, vuol dire più o meno "Cos'è INGLESE?").
Con molta fatica riusciamo a capirci e a stabilire le
cose basilari per avere una stanza (49 euro mit frustuck). Nel frattempo la porta si è chiusa e rimaniamo
chiusi fuori tutti quanti. Andiamo sul retro e la signora inizia a bussare
sempre più energicamente alla porta secondaria urlando ripetutamente
"Lisa!", la quale, probabilmente la sua anziana madre, alla fine ci
apre.
La stanza è gigante, praticamente un mini appartamento
dove nel bagno troviamo persino la vasca! VIETATO PISCIARE per i prossimi 10
minuti, fino a quando non avranno aperto l'acqua. Tutto a posto.
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Andiamo, a
piedi, alla ricerca del museo.
Al "Kulmbacher Monchshof museum"
troviamo 3000 mq di Bierkultur!!! Praticamente c'è la storia della
birra dalle origini dell'uomo ai giorni nostri.
Nell'infinito percorso che si snoda attraverso le innumerevoli sale
aperte al pubblico si trovano pannelli esplicativi e sistemi
multimediali su qualunque argomento correlato alla BIRRA.
Le origini della birra nei 5 continenti.
La birra nella cultura dei vari popoli del mondo.
Come ha influito sulla storia dell'uomo... dall'alimentazione al
costume, dalla pubblicità all'architettura... ecc. ecc.
Insomma "la birra come stile di vita"!
Gli oggetti esposti sono infiniti... boccali, bottiglie, tappi,
sottobicchieri, manifesti pubblicitari, progetti per la costruzione di
fabbriche di birra, magliette, locandine di manifestazioni e feste della
birra... di tutto. Sono persino riprodotti a grandezza naturale gli
interni di negozi di ogni genere dove in passato si poteva acquistare
e/o produrre birra! |
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Questa birra fa
manticizzare! |
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Ovviamente non manca
nemmeno la sezione riguardante la fabbricazione della birra... si parte
da dove nascono le materie prime, si prosegue su come vengono lavorate e
si finisce alla spiegazione dettagliata e minuziosa di ogni singolo
procedimento necessario alla sua produzione.
La descrizione di ogni fase della produzione è arricchita
dall'esposizione di attrezzi e macchinari, dai più antichi ai più
moderni. Vi sono anche effetti visivi e sonori che portano il visitatore
a sentirsi DENTRO la fabbrica. Non è escluso nemmeno l'aspetto
chimico... tabelle di ogni tipo riportano dati e valori di ogni genere! Se
qualcuno vuole sapere una qualsiasi cosa sulla birra è qui che deve
venire! |
Al termine del tour c'è anche una
lieta sorpresa! Ci si ritrova in un negozio di souvenir (e fin qui nulla
di eccezionale, anzi è abbastanza scontato) dove si può gustare un
bicchiere di un tipo di birra prodotto esclusivamente per i visitatori
del museo, e ci si porta a casa anche il bicchiere!
E pensare che ci è costato solo 4 euro... |
Siamo veramente soddisfatti! I tanti
km, la pioggia e tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare fin qui,
sono stati ripagati. L'unico neo riguarda la lingua: non c'è una parola
che non sia tedesco! Forse sarà per questo che siamo rimasti là dentro
solo 2 ore... |
Quando siamo fuori il sole ha ormai preso il sopravvento
del cielo e ci concediamo una passeggiata per le vie del centro alla ricerca di
quello che può offrire, ma evidentemente Kulmbach non è che un'immensa
fabbrica di birra e nient'altro. Abbiamo letto da qualche parte che gli operai della
fabbrica sono più numerosi degli abitanti di Kulmbach... se fosse vero
sarebbe allucinante! |
Ci fermiamo alla birreria
Feuerwacher per una baguette ed una
birra. Torniamo alla Gasthof per una pennica e poi ritorniamo in centro per la pappa serale nell'unico
ristorante NON italiano trovato in città. Pappa buona, come il solito, a soli
31 euro in due, tutto compreso.
La walking distance è quasi perfetta... 8/10 minuti
come aveva dichiarato la sciura e siamo a nanna. |
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