Home

Previous / EuroHome / Next

Stampa la pagina
L'Europa centrale vista dalla moto !

Il Perchio e la Cozza

Sabato 20/9/2003

Schwangau (D) - Landsberg am Lech (D)

La notte trascorre tormentata da una zanzara assassina, ma non è tutto.
Alle ore 6 in punto... BUUUM! BUUUM! BUUUM! Che sia scoppiata la guerra e non lo sappiamo?
Poi un suono meno preoccupante finisce di svegliare la Cozza già innervosita dal volatile notturno:


Che bello! La banda suona alle sei del mattino!!!
AAAARRRGGGHHHH!

Si può forse pensare ad un risveglio migliore? 
Al Perchio non gliene può frega' de meno, anche perché non ha sentito un accidente, ma la Cozza è decisa ad andare a fondo della questione.

Stando ben all'erta per evitare che la gnoma ci faccia inciampare sbucando all'improvviso da qualche meandro segreto, scendiamo le scale per dirigerci verso la veranda della colazione. Stavolta i salumi erano già sul tavolo assieme a tutto il resto, non ci resta che spazzare il più possibile cercando di finire tutto per non ritrovarci come ieri con gli avanzi da portare a spasso!
Terminata la colazione ci prepariamo alla partenza, non prima che la Cozza abbia soddisfatto la sua curiosità sui rumori strani che l'hanno  buttata giù dal lettuccio all'alba. La gnoma, non si sa bene in che lingua, le spiega che erano i soldati di non si sa che tempo, che festeggiavano non si sa che cosa a colpi di cannone e a suon di banda. Mah! Ne sappiamo quanto prima. Chissà che razza di anniversari militari possono festeggiare a Schwangau!
Siamo pronti. Caricata la bambina del suo fardello partiamo per una destinazione ignota quando il contachilometri segna 67584.

Schongau

Ci fermiamo a Schongau per un caffè. In mancanza di parcheggi moto decidiamo di seguire quella che sembra una moda da queste parti: il parcheggio di un qualsiasi mezzo a due ruote all'abside della chiesa principale. 
Facciamo un giretto per il centro brulicante di attività commerciali. Il paese è carino, tutte casette colorate disposte attorno alla chiesa di oltre 250 anni, ma in effetti non c'è molto da vedere.
Ovunque si ripresentano caffè e ristoranti/pizzerie con bandiere e nomi italiani... che palle!
Ripartiamo verso nord.

Dopo un infinito susseguirsi di prati punteggiati da mucche al pascolo arriviamo a Landsberg am Lech. Ovviamente la strada principale che stavamo seguendo conduce dritto nella piazza principale. Aiuto! È tutta storta e ciottolosa! Pericolosissimo! Tra l'altro, qui esiste sì il parcheggio moto, ma si trova nell'angolo più improbabile della piazza, ossia nel punto di massima pendenza e con la ghiaia al posto dell'asfalto. Vorremmo tanto conoscere l'assessore alla viabilità che ha pensato di metterlo proprio lì.
Le costruzioni che circondano la piazza sembrano fatte di zucchero, tutti colori pastello e forme elaborate. Il paese comunque ci appare denso di kultur und tradition e ...di ragni schifosissimi, enormi e appesi ovunque, che provocano crisi di panico alla Cozza risaputamente affetta da aracnofobia.
Nonostante ciò ci sembra che valga la pena fermarci per la notte, quindi cominciamo a cercare una stanzetta. Il primo hotel che contattiamo non ha posto mentre il secondo è troppo costoso. Per pensarci un po' su, ci beviamo una birra all' Eiscafè Venezia e chiediamo aiuto alla padrona che, lo si capisce dall'accento, è sfacciatamente veneziana. Ci indica la pensione Ausburgerhof nella quale ci installiamo poco dopo per 60 euro mit frustuck.

Landsberg am Lech

Appena sistemati partiamo per la visita della cittadina e finiamo addirittura sopra le colline in un sentiero che la circonda. La passeggiata è gradevole nonostante le salite e discese perchiulanti, scattiamo un po' di foto ai tetti e alle varie torri che circondano la cittadina e torniamo a valle per chiedere informazioni all' Infotouristcenter. In particolare ci interessa saperne di più su un concerto d'organo che si terrà la sera stessa nella cattedrale e che è molto pubblicizzato su locandine affisse ai muri del paese. Rimaniamo alquanto perplessi perché all' Infotouristcenter non ne sanno un bel niente, a parte il prezzo... 22 euro: troppo.
Torniamo nella nostra stanzetta per una pennica. Ci rilassiamo un po' e poi...via come al solito alla ricerca della pappa.
Ci soffermiamo su tre ristoranti, due sono troppo puzzoni, ma il terzo ci sembra molto tipische! Il Zur Mohren è talmente tipische che non parlano nemmeno il tedesco normale, che per noi è già un bel problema, ma solo il dialetto locale! Entriamo e notiamo subito lungo il corridoio un oggetto strabiliante: il meccanismo per far sì che la porta del cesso si richiuda automaticamente altro non è che una corda con appesa una boule d'acqua calda!
Dopo vari spostamenti di tavolo per consentire al massimo numero di bocche affamate di prendere posto, ci sediamo e consultiamo il menu, sul quale, oltre alle ormai consuete parole incomprensibili, leggiamo anche frasi sconnesse che probabilmente sono dei proverbi in dialetto.
Ma il problema della scelta non si pone affatto. La Cozza vede passare un piatto e, accantonato il foglio del menu esclama: "Voglio quello! The big one!" Trattasi di un megaknödel di circa 450 grammi accerchiato da un bratwurst arrotolato di circa 70 centimetri di lunghezza, un'altra palla di knödel al fegato e un intero filetto di maiale arrostito, il tutto annegato in un chilo di krauti caldi all'aceto! Roba da rivoltare lo stomaco, ma non quello della Cozza che, lentamente, ma inesorabilmente, riesce ad ingurgitare il tutto grazie anche ad un fresco birrozzo!
Il Perchio s'accontenta invece di gigantesco pezzo di carne fritta attorniato da speck, krauti e patate, ovviamente anche questo accompagnato dal fresco birrozzo. Il tutto per 30 euro, caffè compresi.

Facciamo un giro intorno alla chiesa per tentare di entrare di frodo al concerto d'organo, ma è inutile. Ad ogni porta sono appostati guardiani pronti al suicidio piuttosto che fare entrare qualcuno senza invito ufficiale, o meglio, senza i 22 euri pagati. Che gente!

Meglio tornare a fare la nanna!

Previous / EuroHome / Next


| Links | Glossario |

 

HOME  © 2003 ScofEntertainmentLtd. ™
| Mail to Cozza&Perchio | Disclaimer | Mappa del sito |