Ci avventuriamo verso la colazione. Coi due
gnomi non sappiamo proprio cosa aspettarci. In effetti... la gnoma si nasconde dietro le porte e come mettiamo il piede sull'ultimo gradino
della scala ci balza fuori all'improvviso e ...ZAC! Ci infila in mano il
contenitore con i salumi per la colazione e ci indica agitatissima dove andare a
mangiarcela, ripetendo ossessivamente: "Alles
gut?". Meglio
rispondere "Gut, gut!"
prima che abbia reazioni strane! |
Terminata la colazione, ricca come al
solito, ci aspetta un'altra sorpresa: dobbiamo per forza portarci via gli
avanzi! Ci infila in mano i panini avanzati (per fortuna è avanzato ben poco
data la nostra voracità) e ci intima di portarceli via. Faranno comodo
durante la visita al castello, sostiene lei.
Avviandoci verso l'uscita veniamo assaliti da entrambi gli gnomi, che,
terrorizzati dal fatto che potremmo scappare, continuano a chiederci conferma
che dormiremo da loro un'altra notte. Con gran sorrisi e mischiando diverse
lingue riusciamo a rassicurarli e a guadagnare illesi l'uscita. |
I due castelli
che vogliamo vedere sono a breve distanza l'uno dall'altro. Ai piedi del
primo c'è il visitor center con annesso parcheggio. Sistemata la
bambina andiamo a comprare i biglietti e rimaniamo un po' sconvolti dal
loro costo, ben 15 euro pro capite. E' tutto altamente tecnologico e temporizzato...
con l'acquisto del biglietto ti assegnano un numero di tour ed un
orario. Se perdi il tuo giro sei finito, o, per lo meno, sono finiti i tuoi 15
euro!
Ci prenotano la guida in italiano per Hohenschwangau alle 10:55 e per
Neuschweinstein alle 12:55. Sugli opuscoli sono previsti 20 minuti per raggiungere il primo e 40 per il
secondo, ma non è vero, ce ne impieghiamo poco meno della metà perchè la cosa è, ovviamente,
molto soggettiva. |
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La guida italiana si rivela essere una
specie di cellulare da tenere all'orecchio durante l'attraversamento delle varie
sale e dal quale esce una voce femminile che le illustra.
Ci sentiamo un po' idioti con quel coso attaccato all'orecchio. A seconda di quello che spiega la
voce tutte le teste e
gli occhi degli appartenenti al branco si girano all'unisono nella stessa direzione,
ma non tutto è perfetto... il Perchio si irrita perché al suo, come ad altri apparecchi, arriva la spiegazione in
ritardo rispetto alla sala in cui ci si trova.
Comunque il tour è stato, come succede spesso in queste manifestazioni di
massa, un po' troppo veloce anche se poco molesto. |
Usciamo dal primo castello e ci avviamo
verso l'altro. Veloci, veloci! Ma perché tutti corrono? Booo! Lungo la strada
c'è un gran traffico di carrozze trainate da cavalli cagosi, non si sa bene
dove mettere i piedi! Tutti i turisti sono presi da una strana frenesia; alcuni
rischiano persino l'infarto per arrivare in tempo al prossimo tour guidato. Sarà
il pensiero dei 15 euro? In qualche modo, pur rendendoci conto dell'assurdità
della cosa, veniamo anche noi influenzati da questa angoscia generale e
arriviamo a passo veloce a Neuschweinstein.
A vederlo da vicino la prima cosa che ci fa venire in
mente è un castello di Playmobil. Sembra costruito con il Lego, tutto troppo
nuovo e perfetto. Mah!
Anche qui ci tocca il tour telefonico che, oltretutto, risulta un po' più molesto per il
maggior numero dei partecipanti e la ridotta dimensione delle stanze rispetto a
quelle di Hohenschwangau. |
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Al termine della visita ci rilassiamo con uno
spuntino al "Cafè Multimediale", che di multimediale ha solo i tavolini luminosi. Panini al käse, sacher
all'amaretto (NOOO!!!! ERESIA!!!!) due medie e due caffè per la modica cifra di
13.20 euro.
Nonostante le bonze piene (si fa per dire)
decidiamo di affrontare una passeggiata perchiula fino al Marienbrucke, che pare
sia l'unico punto dal quale si può apprezzare una bella vista del castello, non
troppo vicino e non troppo lontano. In effetti a vederlo da lì sembra che
spunti da un bosco incantato delle fiabe. Inutile dire che scattiamo mille foto,
fatte le quali ci incamminiamo sulla via del ritorno verso il parcheggio.
Come al solito la bambina con la sua faccia tosta si fa fare lo sconto e
paghiamo il parcheggio solo 1.50 euro anziché i 4 che pagano le auto.
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Ritorniamo all'Haus Wiedemann. Lo gnomo
continua a ridere ripetendo più volte che quella notte avrebbe avuto nuovi
ospiti, polacchi e rumeni che si fermeranno ben 4 giorni! Lui ne va tanto fiero,
ma a noi...?
Ci rilassiamo con una bella pennica,
una doccina e poi... via verso la pappa!
L'ingrasso continua... per la Cozza una
bella zuppa e poi una scodellona da
quattro porzioni di gnocchetti fritti nel formaggio. Per il Perchio maiale,
prosciutto, insalata, rafano, gnocchetti, speck... Il tutto condito da due litri
di birra, caffè e grappa.
Durante la cena avvistiamo la prima di quella
che sarà una lunga serie di ...cofane.
Ci dispiace molto per chi apprezza quel tipo di acconciatura, ma le
donne di una certa età con i capelli cotonati all'inverosimile,
artificialmente tinti dei gialli più assurdi e che rendono la loro testa
esageratamente sproporzionata in confronto al corpo, a noi fanno molto
ridere...
In Germania c'è la quintessenza della COFANA.
Tornati nella nostra stanza, dopo tanta fatica il Perchio crolla in catalessi nel
lettuccio lasciandosi cadere sulla faccia la cartina.
Intanto i panini avanzati a colazione sono
ancora lì... come faremo a fare finta di averli mangiati?
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