HOME

Previous / EuroHome / Next

Stampa la pagina
L'Europa centrale vista dalla moto !

Il Perchio e la Cozza

Giovedì 18/9/2003

Vaduz (FL) - Schwangau (D)

La colazione non ci delude. Heidi la "dentona" ci offre pane di dodici tipi diversi, marmellate e salumi vari, caffè ecc. tentando di instaurare un qualsiasi tipo di conversazione con un ripetitivo "zsooo, zsooo...". Noi non ci preoccupiamo, basta sorridere sempre e mangiare alla grande!
Espletati i nostri doveri mattutini ci allestiamo per la partenza. Pronti...Via!

Ma dove vai se le chiavi della moto non ce le hai?

PANICO! Tra le bestemmie, le imprecazioni e tutti i santi del paradiso chiamati all'appello dal Perchio, la Cozza riesce a mantenere la lucidità mentale e la freddezza necessaria a non aggravare la situazione. Il Perchio ha già perso anche la chiave di scorta ed è meglio non ricordarglielo in questo momento. Scattano i percorsi mentali di un probabile tragitto immaginario che la chiave, come dotata di una volontà propria, possa aver deciso di percorrere dalla sera prima quando, senza ombra di dubbio, era tra le nostre gelose mani. "Allora, siamo andati qui, siamo tornati di là, abbiamo fatto questo, abbiamo disfatto quello..." Il percorso mentale, o meglio, una strana connessione magicamente attivatasi nel cervello della Cozza, la porta direttamente ad alzare il...

materasso! La chiave era lì, probabilmente stanotte aveva sonno, freddo, stava comoda lì sotto...CHE CASPITA CI FACEVA SOTTO IL MATERASSO?
Di nuovo, tutto è bene ciò che finisce bene. O.k., ma se andiamo avanti così tra poco ci ricoverano in un qualche ospedale in cardiologia!!!

Finalmente partiamo. Quando il contachilometri segna 67477 lo stomaco della bambina comincia a brontolare, quindi ci fermiamo a Holzgan (Tirolo) e le diamo un po' di pappa.
Decidiamo di evitare il più possibile l'autostrada, quindi optiamo per la cosiddetta strada "gialla" (dal colore che ha sulla cartina) che ci consente di gustarci un po' le montagne.
Lungo la via veniamo bloccati da un omino che fa gesti inconsulti in mezzo alla strada. L'unica cosa che capiamo è che per il momento non possiamo proseguire, dobbiamo aspettare circa dieci minuti.

Parte la congettura: "secondo me devono trasportare dei tronchi con qualche mezzo eccezionale e dobbiamo aspettare che sia passato." Ma perché proprio dei tronchi? Booo! In realtà è la transumanza guidata da allegri pastorelli, stile Heidi e Peter, di un sacco di curioscimmie che passando annusano e leccano la bambina.
Passiamo da Lanterns, Forkpass e altri paeselli; il paesaggio quasi autunnale è sempre stupendo.
Siamo in periodo di elezioni e ad ogni palo, albero e cartello che vediamo è appeso un cartellone elettorale con la faccia di questo o quel candidato. Il nostro mito diventa Willi Tilg. Non sappiamo né chi sia, né di che partito faccia parte, ma la sua faccia è la copia esatta di Giacomo (del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) quando assume l'espressione da ebete sorridente.

Percorriamo la Alpenstrasse. La strada è comoda, larga e poco impegnativa. Si incontrano migliaia di piccole pensioni, ristoranti e caffè, si capisce che è un tratto di strada molto battuto dai turisti.
Ci fermiamo per uno spuntino alle 12.12. Apfelstrudel + caffè a 11.40 euro. Iniziamo a pensare che come l'anno scorso in Irlanda spenderemo le cifre fisse di circa 11 euro per gli spuntini e 46 euro per le pappe serali.
Verso le 15.00 arriviamo a Fussen. Trovato il cartello indicante Koenigschlossen andiamo dall'altra parte pensando si tratti della direzione sbagliata per la nostra meta e facciamo 40km circa intorno ad un lago arrivando a Schwangau da Nord anziché da sud come previsto.

Affresco visto a Hoenschwangau, non è l'insegna di Wiedemann

Entrati in paese ci si presenta subito l'insegna da megalomani di Haus Wiedemann, pensione che avevamo prenotato via e-mail. Volevamo proprio andare lì. Come si fa a  non scegliere una pensione i cui gestori, in fase di prenotazione, ti chiedono infastiditi: "Ma perché volete venire proprio quei giorni lì che ho altra gente? Sono forse vostri parenti gli australiani che occupano le altre stanze negli stessi giorni?" Ma chi glielo ha detto? Perché mai dovrebbero essere nostri parenti? E perché dovremmo cambiare il nostro programma e non piuttosto cambiare pensione? Mah!
Comunque ciò che troviamo supera ogni aspettativa. La pensione è gestita da due anziani bonzi, nani e claudicanti (d'ora in poi li chiameremo "gnomi") che non fanno altro che ripetere "Nicht rauchen!!!"
Continuano a ridere e a tentare di comunicare mescolando cinque o sei lingue diverse, in ogni caso ci installiamo. Nel frattempo il categorico divieto di fumare, tradotto in italiano dai due gnomi, diventa un "No formaggio!"
Andiamo al Tourist Info Center prima che chiuda e lì ci forniscono tutte le indicazioni necessarie per la visita al castello in programma per domani.

A questo punto non ci resta altro da fare che cercare una pappa per la sera, quindi, come nostro solito, passiamo in rassegna i menu esposti di tutti i ristoranti della zona, cercando di entrare nello spirito linguistico tedesco per capire che cosa si mangia e che cosa vogliano dire quelle interminabili parole sui menu.

Grazie al nostro micro-vocabolario riusciamo per lo meno a tradurre parole come "Zwiebelroastbraten" in "qualcosa di arrostito con le cipolle".

Durante il girovagare incontriamo un'altra transumanza, questa volta nelle vie del paese e per evitarne le kakke ci infiliamo in un negozio di anticume pieno zeppo di cianfrusaglie di ogni tipo. Il vecchiume esposto va dalle riviste di moto anni '60 alle slitte, dai cimeli di guerra ai secolari campanacci  per le mucche, per finire ai presepi e agli scooter d'annata. C'è veramente di tutto!
Dopo la visita a questo che a noi è sembrato più un museo che un negozio, decidiamo di prenderci una pausa di riflessione, in attesa della pappa, con un aperitivo ovviamente a base di birra. Scegliamo un biergarten colorato con rombi bianco-azzurri, simbolo della Baviera. La pausa di riflessione prosegue con una pennica, poi partiamo all'attacco della pappa all'Hotel zur Post.

Nel ristorante c'è una simpatica donnona che ci porta zuppe al gulasch e al fegato in brodo. Proseguiamo con manzo cipolloso e shinkel (maiale) affogato nel ketchup. Terminiamo con Obstwasser (snaps, cioè grappa). Satolli e soddisfatti decidiamo di fare una passeggiata digestiva prima di andare a dormire.
Nella strada completamente buia che porta al castello rimaniamo rapiti dalla devastante quantità di stelle che si riescono a vedere. E' un momento magico... noi due, il buio completo, le stelle, il castello delle fiabe illuminato sullo sfondo e... il muggito delle vacche che sostano ai bordi della strada !

Buonanotte.

Previous / EuroHome / Next


| Links | Glossario |

 

HOME  © 2003 ScofEntertainmentLtd. ™
| Mail to Cozza&Perchio | Disclaimer | Mappa del sito |