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L'Europa centrale vista dalla moto !

Il Perchio e la Cozza

Mercoledì 17/9/2003

Varese (I) - Vaduz (FL)

Sono le 10.52 di Mercoledì 17 settembre 2003.
Il contachilometri segna 67067, abbiamo il pieno di benzina e siamo convinti di non aver dimenticato nulla... non ci sembra vero. Finalmente si parte! Con calma, mi raccomando. Belli caricati dalla voglia di vacanza arriviamo in prossimità della dogana del Gaggiolo.
AHI! Ci sembra di vedere una paletta rossa che si agita in lontananza...
Non è che "ci sembra", "è" una paletta rossa, e non è più tanto in lontananza...

Il Perchio tira le redini del suo cavallo d'acciaio e dopo nemmeno 10 km dalla partenza siamo già fermi. Tutta colpa dei Vigili Urbani, anche se ora che siamo passati dall'Urbe al Municipio si fanno chiamare Polizia Municipale.
Il Perchio: "Cos'ho fatto?"
Il poliziotto municipale: "Mah, veda lei... sorpasso di un tir in doppia striscia continua sulla curva di un dosso e in prossimità di un incrocio... documenti, prego."

La Cozza è ormai in preda ad un attacco di tachicardia e si vede già alla stazione ferroviaria di Varese a caricare tutti i bagagli sul primo treno verso il Nord.

Il Perchio intanto cerca di distrarre l'avversario: "Però ero dentro la striscia! Anzi, mi spieghi un po'. Se c'è la doppia continua non posso sorpassare neanche se sto nella mia corsia, mentre con la semplice striscia continua invece posso... vero?". Non si sa come il poliziotto municipale non gli ha risposto di tornare a farsi un po' di lezioni di teoria! Comunque tutto è bene ciò che finisce bene e, riconsegnando i documenti si limita a dirgli: "Si è giocato parecchi punti, vada!"

Passato ormai da un pezzo il confine, la Cozza sta ancora rimuginando su cosa significhi quel tempo passato del verbo "si è giocato": glieli ha tolti o no i punti? Ma come fa ad averli tolti se non ha fatto neanche un verbale???

Il viaggio prosegue tranquillamente e senza ulteriori intoppi tranne che, nel percorrere una galleria, notiamo la forte inclinazione delle porte di sicurezza rispetto al piano stradale... nulla di grave, la logica ci dice che non capiamo di essere in salita e quindi le porte ci sembrano storte. Poco dopo, però, all'aperto, vediamo una casa con le finestre che hanno la stessa inclinazione delle porte precedenti... ci sorgono dei dubbi sulle nostre capacità sensoriali, ma proseguiamo senza approfondire.
Più s'infittisce la boscaglia e più numerose sono le installazioni militari e le caserme dell'esercito svizzero. Improvvisamente ci troviamo di fronte ad una porta ricavata nelle mura medievali del confine col Liechtenstein e, senza dover mostrare i documenti a nessuno, superiamo la frontiera e ci avviamo alla ricerca di Vaduz.
Dopo oltre 200 km
ci fermiamo per la prima sosta benza davanti ad un supermercato ed iniziano i dubbi... che valuta usano qui? La benza è self-service oppure uscirà un qualche omino dal negozio?
Dopo qualche attimo di perplessa attesa il Perchio decide di entrare a chiedere e torna con la soluzione: bisogna autofarsi il pieno e pagare automaticamente con carta di credito!

Arriviamo finalmente al luogo prescelto per la nanna, la pensione di Heidi. E' un tripudio di fiori, palle decorative (vanno molto da queste parti...) e uccellini di legno che sbucano dagli arbusti.  Depositiamo come al solito tutto il superfluo e partiamo alla visita della ridente cittadina di Vaduz.
Bhè, tanto ridente non è. Ma un particolare ci stupisce: la gran quantità di statue. Sono ovunque, persino sedute ai tavolini dei bar o volanti in mezzo alla piazza.

Siamo nel paradiso fiscale nel cuore dell'Europa. Tante banche, locali da buisnessmen, tutto molto minimalist.

I ganascini della Cozza cominciano a scatenarsi. Qui la pappa promette male! Di quei locali trendy a noi  non ce ne frega proprio niente! Oltretutto sono talmente affollati che sembrano chiusi! Un motivo ci sarà.
Vogliamo una pappa molto specifica! Decidiamo quindi di allontanarci dal minimalismo per vedere se nei dintorni c'è di meglio.

Ci imbattiamo, dopo 40 km di affannosa ricerca , nel Landgasthof Landsirch. Ovviamente caschiamo bene, la Cozza si ingurgita un intero porcello e il Perchio s'accontenta di un filetto coi fiocchi.

Tutto molto buono per 70chf cioè i canonici 46 euro .

Per concludere ci facciamo una birretta nel Cafè Matt vicino alla pensione di Heidi, davanti a una scultura di fiori a forma di pomodoro gigante, e alle 22.30 siamo già a nanna.

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