Le Confraternite

Su Processione Piazza Mameli Le Confraternite Confuoco S. Lucia S. Rita Carnevale

Le confraternite nascono a metà, circa, del 1200, dai gruppi dei disciplinanti, che praticavano, nelle cerimonie religiose, la pubblica flagellazione.

A Savona furono costituite dieci Confraternite, tutte sulla rocca del Priamar, presso la cattedrale di S. Maria Assunta.
A seguito della distruzione del Priamar, da parte dei genovesi, nel 1525, si scelsero una nuova sede nella zona della città, all'esterno della rocca.

Solo sei di esse sono proprietarie delle "Casse" che sfilano in processione il Venerdì Santo e le Confraternite proprietarie, costituiscono il Priorato Generale delle Confraternite di Savona.

Le confraternite operano in campo sociale ed assistenziale.

Confraternita dei Santi Pietro e Caterina.
                   Sede: via dei Mille   Cappa: bianca con nastri blu. Fondata nel 1261
                   Ad essa appartengono le Casse:La Flagellazione e Cristo cade sotto la Croce, di scuola napoletana del 1623.
                                                              Ecce Homo, di Renata Cuneo del 1977 che sostituisce quella del '600 di Andrea
                                                              Torre andata distrutta durante la guerra.
Confraternita di San Domenico o del Cristo Risorto.
                   Sede: via Pia   Cappa: bianca con nastri bianchi. Fondata alla fine del 1200
                   Ad essa appartengono le Casse:L'Annunciazione di Antonio Maria Maragliano del 1722.
                                                              La deposizione nel sepolcro di Antonio Brilla del 1866.
Confraternita dei Santi Agostino e Monica.
                   Sede: via S. Lucia  Cappa: bianca con nastri verdi.
                   Ad essa appartengono le Casse:L'Incoronazione di spine di Antonio Maria Maragliano del 1710.
                                                              Il bacio di Giuda del 1926, realizzata da Giuseppe Runggaldier in val Gardena.
Confraternita di Nostra Signora di Castello.
                   Sede: via Manzoni  Cappa: blu con risvolti bianchi. Fondata nel 1260 è la più antica.
                   Ad essa appartengono le Casse:Cristo morto in croce. Crocifisso di scuola romana di metà del 1500.
                                                              La pietà del savonese Stefano Murialdo del 1833.
                                                              La deposizione dalla croce del savonese Filippo Martinengo del 1795.

Arciconfraternita della Santissima Trinità.
                   Sede: Piazza della Consolazione. Cappa: rossa con risvolti bianchi.
                                                               Dal 1575 è aggregata a quella di Roma con il privilegio di indossare la cappa rossa.
                   Ad essa appartengono le Casse:L'Addolorata deposizione dalla croce del savonese Filippo Martinengo del fine 1700.

Confraternita dei Santi Giovanni Battista, Evangelista e Petronilla.
                   Sede: via Guidobono  Cappa: bianca con nastri rossi.
                   Ad essa appartengono le Casse:La promessa del Redentore del savonese Filippo Martinengo del 1777.
                                                              Gesù legato al palo di scuola genovese del 1728.
                                                              Gesù nell'orto del 1728 e 
                                                              Cristo spirante del 1727- 1738 di Antonio Maria Maragliano.

 Oratorio di Nostra Signora di Castello 
 
 Fu il primo oratorio costituito a Savona. Da fonti storiche sappiamo che nel 1260 era  
 situato in Fabbricato dietro Il Duomo in vicinanza del Castello verso la foce.
 
(Il Letimbro aveva la foce vicino al Priamar e successivi lavori hanno spostato la foce
  nell'attuale loco). Dopo la distruzione degli edifici sul Priamar, per la realizzazione della
 fortezza, fu il primo ad essere ricostruito, nel 1544 e l'unico ad avere una sede stabile.
 Nel 1755 subisce un incendio, è occupato dalle truppe di Napoleone e i Confratelli ne
 riottengono la proprietà nel 1830, nel 1865 fu dichiarato monumento nazionale. Subì
 danni nel terremoto del 1887 ed altri ancora nell'incendio del 1909.
 L'opera di più notevole pregio è il polittico di Vincenzo Foppa e Ludovico Brea. E' una
 pittura e scultura lignea, che misura m. 55, di altezza e m. 3,5 di larghezza, dono del
 cardinale Giuliano della Rovere, salito al soglio di Pietro con il nome di Giulio II, al Duomo, 
 ed in seguito passata in proprietà all'oratorio.

 Oratorio del Cristo Risorto

 L'attuale edificio è appartenuto per quattro secoli alle monache dell'Annunziata.
 La confraternita nacque dedicata a S. Domenico, all'inizio del 1550 fu unificata a quelle
 di S. Maria Maddalena e della Nunziata. A metà del '500 fu nominata del Cristo Risorto
 e si trasferì nell'attuale sede nel 1908. La confraternita trae origine dalla presenza in
 Savona dei S. Vincenzo Ferreri che con l'antipapa Benedetto XIII soggiornò nel
 convento Domenicano sul Priamar. L'oratorio, sorgeva sulla via chiamata ' Contrata
 Batutorum', che dal Duomo sul Priamar, scendeva alla foce. Nel secolo XVI l'oratorio si
 fuse con quelli di S. Maria Maddalena e della Nunziata, detto dei Servi. In seguito alle
 vicende del 1542 che portarono alla distruzione del Priamar ad opera dei genovesi,
 anch'esso, come tutti gli oratori, dovette mutare sede. Sulla collina del Monticello, nel
 1568, si stava costruendo un convento di Domenicani e qui fu scelta la nuova sede.
 In questo periodo, a seguito dell'acquisto della statua del Cristo, assunse il nome di
 Cristo Risorto. 
 L'attuale edificio, il Monastero delle Agostiniane, sorse nel 1464 per volere di tre nobili
 donne di Savona: Caterina Spinola, Isabella Del Carretto, Mariola Sacco. Nel 1604 fu
 costruita l'attuale chiesa. Durante l'occupazione napoleonica, ospitò le suore di S.
 Teresa, della Concezione, di S. Chiara. A causa del terremoto del 1887 le monache si
 trasferiscono a palazzo Gavotti a Legino. Il monastero divenne una scuola e la chiesa
 fu ceduta alla confraternita e riaperta al culto nel 1906. All'interno vi sono affreschi di
 Robatto.