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Elvis Costello

My Aim Is True - Cd Imp Records - a division of Demon Records - edito originariamente come Lp dalla Stiff nel 1977

Forse non sono il più adatto a scrivere di Elvis Costello. Mi piace troppo.
E dire che lo scoprii con un po' di ritardo. Nel '77 rifiutavo di ascoltare qualsiasi cosa nuova arrivasse dall'Inghilterra per timore di imbattermi in qualche vomitevole schifezza punk.
Per me quella roba non era musica, ma solo rumore di schitarrazzamenti e cori da stadio della peggior specie.
Costello, al contrario, racconta di aver composto e registrato le canzoni di questo album, facendosi un'overdose del primo album dei Clash, che allora erano davvero una punk-band.
In verità, i Clash sarebbero piaciuti anche a me, ma da London Calling in poi, da quando, cioè, il loro sound si sarebbe fatto più maturo e rigoglioso.

In quegli anni ero forse più vecchio e nostalgico di quanto non lo sia oggi. Il rock erano per me The Band e Bob Dylan, i Rolling Stones e gli Allman Brothers.
Costello era il primo inglese a somigliare Dylan, pur rimanendo del tutto diverso. E suonava più americano del solito, anche se i testi rispecchiavano la parlata del Mersey, e l'accento era finalmente quello di un inglese istruito.

Comunque sia, Elvis Costello si impose lentamente alla mia attenzione. Il primo brano che entrò in circolo fu No Dancing. Niente di eccezionale, ma nemmeno niente di banale. Era rock 'n' roll, ma non si poteva definire alla vecchia maniera, né come una ripresa di quello americano degli anni '50, né come un ritorno al brit-beat degli anni '60.
Poi andai in bambola con Blame It On Cain, con quell'attacco di blues e lo sviluppo che seguiva sgangherate linee armoniche di rock americano da bassifondi e b-sides.
Secondo me, è bella perchè non cerca di esserlo.
Infine, compresi che Alison era davvero il brano giusto per quei tempi e per quelli come me.
E' uno sketch su un amore finito; Alison mi ha lasciato, ma quanto mi fai pena Alison,
il mondo ti sta uccidendo.

Bene, vedo che adesso hai un marito
ti ha lasciata con le dita infilate nella torta nuziale?
Una volta lo tenevi in mano
Ci, giurerei, ha preso quanto ha potuto
A volte vorrei fermare le tue chiacchiere
Quando sento le sciocchezze che dici
Penso che qualcuno dovrebbe abbassare le luci
perchè non sopporto di vederti così

Alison, lo so che questo mondo ti uccide
Oh, Alison sono sincero
sono sincero

Poche canzoni sono state così scioccamente capaci di farmi entrare in empatia con l'autore.
Sono sentimenti che escludono l'odio, la ripicca, il risentimento degli immaturi feriti nel loro ego.
Potrei riferire queste parole a una mia storia passata.
Sono sincero quando dico che provo compassione per te, anche se non credo che questo mondo ti stia uccidendo, perchè tu ci sguazzi. Ti uccide, certo, ma in un altro senso, perchè ha ridotto la tua anima ad una cosuccia.

«Io composi Alison e molte di queste canzoni tardi la notte - racconta Elvis - cantando sottovoce per non svegliare mia moglie e i miei bimbi. Non sapevo come realmente potevano suonare fino a quando non entrai in studio. Ho basato il chorus di Alison su Ghetto Child dei Detroit Spinners, ma non credo di averlo detto durante la session. »

Costello non aveva ancora una sua band. Per l'occasione fu aiutato e prodotto da Nick Lowe con il supporto di alcuni membri dei Clover, una garage band nella quale cantavano Alex Call e Huey Lewis.
Il contributo del chitarrista John Mc Fee, come ricorda lo stesso Elvis, fu determinante per l'intro e lo sviluppo graduale del tema di Alison.
Francamente, io adoro questo tipo di sound fatto da musicisti di serie B, che se fossero calciatori giocherebbero nella Sampdoria o nel Piacenza.
Quando salgono in A possono fare sfracelli, come il Chievo.

Diciamolo chiaro: My Aim Is True è un bel disco proprio perchè non è ancora un prodotto da massima divisione, ma una via di mezzo tra l'amatoriale ed il professionista.
In seguito Elvis Costello farà di meglio, ovviamente.
Ma, canzoni come Waiting For The End Of The World o (The Angels Wanna Wear My) Red Shoes, nate durante quotidiani short journey nella metropolitana della swingin' London, nell'animo visionario di un giovane pendolare con tengo famiglia, occupato come informatico, sono un evento irripetibile.
Furono l'espressione di un'arte che non doveva ancora rispettare tempi e contratti. Un'arte ancora confusamente estemporanea e priva di intenzione come di progetto.
La parole erano dirette, fragili eppure forti. I suoni da scantinato, non importa quale. Anche a Milano o a Parigi c'erano delle bands che suonavano così. Le ho trovate a Berlino Est, a Praga, a Massa Marittima.

Stavo guardandoti quando te ne sei andata danzando
Il nostro amore si è spezzato tra echi e risonanze
Come è possibile che tutti vogliano essere tuoi amici?
Tu sai che mi ferisce il solo dirlo

cantava Elvis in Red Shoes.

Qualcosa che rinvia all'incredibile I'm Not Angry.

Sei di sopra con il tuo ragazzo
Mentre sto qui ad ascoltare
Ti sento chiamare il suo nome
sento un'accensione a singhiozzo
Sento i sospiri
Mentre mi avvicino alla tua porta
Così ti sei trovata un altro joker
Che ti potrebbe piacere di più


Non mi arrabbio
Non mi arrabbio più
Ooh, so cosa stai facendo
So dove sei stata
So dove, ma non importa
perchè non esiste qualcosa come un peccato originale


Ecco, in questo sereno ed amaro distacco si rivela un songwriter di un'umanità nuova, altro che punk.
Mi sembra notevole, a posteriori, la visione apocalittico-profetica di Waiting For The End Of The World.
L'uomo che veniva dalla televisione potremmo benissimo vederlo realizzato in Bin Laden. Ed il terrore che si espresse in chi rimase bloccato nella metropolitana, quando venne a mancare la corrente, preannuncia un terrore ben più grande.
Assolutamente giusta l'idea degli sciacalli che sono tra noi. Approfittando del buio essi palpano le ragazze.
Non so se debbano fare più paura i terroristi kamikaze o queste schifezze umane qui. Ci sono, ragazzi, esistono, aveva ragione Elvis Costello. E sono peggio dei terroristi perchè non progettano le loro nefandezze, le fanno, semplicemente approfittando dei momenti di crisi. Mai abbassare la guardia.

Ho tradotto alcuni testi e Giulia Bruzzone mi ha offerto una eccellente versione di Miracle Man.
Grazie.

Waiting For The End Of The World
I'm Not Angry
Miracle Man

Recentemente la Rhino ha rimasterizzato My Aim Is True in una versione che contiene molte bonus tracks.
Non l'ho comprata perchè sono andato a cena fuori qualche volta in più. Me la farò prestare, prima o poi.

gm - mystery train - 20 novembre 2002