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a cura di Vincenzo de Simone

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Ulisse Caputo (5 novembre 1872 13 ottobre 1948), pittore

Figlio di Ermenegildo, pittore, e di Francesca Sanmartino, già seguito da Riccardo Alfieri, all'Istituto di Belle Arti di Napoli fu alunno di Stanislao Lista e di Domenico Morelli. Insoddisfatto dell'insegnamento impartito da quest'ultimo, chiuso alle nuove tendenze che lo interessavano, preferì frequentare lo studio del concittadino Gaetano Esposito, artista ardente e inquieto che con il vigore plastico e la forza dei chiaroscuri, sia pure attraverso l'influenza del Fortuny, aveva superato la visione morelliana.

Portatosi a Parigi dopo le delusioni alla Triennale di Milano del 1897 e alla Promotrice Salvator Rosa di Napoli, ove le sue tele Dopo la sonata e Andante appassionato passano del tutto inosservate, inizia la creazione di opere nelle quali si  pone quale disinvolto evocatore di scene e di figure della vita della metropoli. I suoi lavori figurano in tutte le più importanti mostre: da quella italiana di Londra del 1904, all'Esposizione del Cairo dell'anno seguente; dalla Mostra nazionale di Milano del 1906, a quella di Buenos Aires del 1910. Presente a tutte le esposizioni internazionali di Venezia anteriori alla prima guerra mondiale, si distingue soprattutto nel 1907 con Alle prove, nel 1909 con Effetto di notte, che venne acquistato da Vittorio Emanuele III, nel 1910 con Un concerto all'aria aperta e Le due sorelle.

 

Ulisse Caputo,

in alto: La pianista, 1913; in basso: Les bas verts, 1914.

 

Alcuni autori indicano la data di nascita al 4 novembre. Il dato qui riportato, così come la professione del padre, è stato rilevato dal registro dei nati nel 1872 dello Stato Civile del comune di Salerno.