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a cura di Vincenzo de Simone

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Pasquale Avallone (3 giugno 1884 – 18 febbraio1965), pittore e scultore

Figlio di Giuseppe, pittore, e di Anna Avallone, allievo prima del padre, poi presso il Regio Istituto di Belle Arti di Napoli, al quale fu ammesso nel 1903 grazie ad una borsa di studio della Provincia e presso la quale ebbe il concittadino Stanislao Lista quale maestro di disegno, fu, oltre che scultore (monumenti a Matteo Luciani, ai caduti a Baronossi, alle vittime dell'alluviane), ritrattista e paesaggista incline alla riflessione lirica, affreschista (chiesa di Santa Caterina a Caggiano), ma soprattutto decoratore di edifici pubblici cittadini (Banca d'Italia, Camera di Commercio, sede della Provincia, Palazzo di Città); è in quest'ultimo ambito che si coglie il suo accostarsi ai miti e ai riti celebrativi del fascismo con le loro tendenze all'eroica, che vediamo esplodere nel fregio del salone dei Marmi della sede comunale, nel quale è descritta la storia della città.

 

Pasquale Avallone,

Fregio del salone dei Marmi, Salerno, Palazzo di Città.

 

L'opera è costituita da dodici pannelli che si sviluppano per centoventidue metri quadrati.