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il giardino della Minerva
Al vicolo Ferrante Sanseverino il civico 1 è l'ingresso al giardino, annesso
a Palazzo Capasso, attualmente detto della Minerva, storicamente noto
come il Galizianiello, che troviamo al 1771 descritto come posto presso le muraglie antiche della
città, murato, con acqua fluente divisa in più fonti, con muri e gradinate
all'interno. Si trattava di un lotto del frazionamento delle antiche proprietà della famiglia
Galliciano, che nel Cinquecento si estendevano da sotto la via di porta San
Nicola alla via di porta di Ronca, acquisito dai Lauro Grotto, il cui ultimo
erede, il dottor Giuseppe, l'aveva legato testamentariamente
all'oratorio di Gesù e Maria. Pervenuto all'ente comune di
Salerno tramite una donazione alla Pia Casa di Ricovero da parte del professor
Giovanni Capasso, fu riscoperto ai primi anni novanta del Novecento con un
progetto
per la realizzazione di un orto botanico da dedicarsi al medico della Scuola
salernitana Matteo Silvatico (1280-1342 circa) e al suo giardino dei semplici, progetto poi realizzato nel
2000 con i fondi europei del programma Urban. Matteo Silvatico scrisse nella sua Opus pandectarum medicinae (portata a termine nel 1317): Et ego ipsam (culcasiam) abeo Salerni in viridario meo, secus spectabilem fontem. Ove fosse posta questa fonte e questo giardino nella città di Salerno due-trecentesca è rimasto incognito per sette secoli, anche perché il medico ed erborista non ritenne necessario o utile fornire altre indicazioni. Soltanto con la disponibilità da parte del comune della proprietà ex Capasso si è andato a riconoscere in quella il giardino dei semplici dell'illustre medico. A sostegno della tesi si portano alcune pergamene della badia di Cava da cui si ricava soltanto che la famiglia Silvatico era presente in città circa un secolo e mezzo prima della nascita di Matteo e che nel 1159, con Pietro, rinunciava ad ogni pretesa che vantava su un terreno posto al di sotto e vicino al monastero di San Nicola. Altro elemento portato a sostegno del riconoscimento nel Giardino della Minerva dell'orto botanico del Silvatico è il Manoscritto Pinto, ove si legge che lo stemma dei Silvatico si vedeva Nella Casa della Famiglia a S.ta M.a delle Grazie; quale fosse questa casa rimane indeterminato, ma si può credere, volendo, che fosse Palazzo Capasso. Visitare il luogo e credere di scorgervi nelle coltivazioni introdotte lo spirito dell'antica Scuola medica può essere molto appagante dal punto di vista romantico, come recarsi a Verona a visitare la tomba di Giulietta. |
Per Matteo Silvatico si veda in questo sito alla pagina nati in città. |