Palazzo Guarnieri

La Storia di Feltre

Periodi Storici  Anno 1900 - Anno 2000

       

 

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Durante il primo conflitto mondiale  Feltre, afflitta al pari dei territori circostanti da una grave crisi economica dovuta al forzato rimpatrio di molti emigranti, divenne base militare per gli approvvigionamenti delle truppe sul fronte, sede di smistamento del XVIII Corpo d’armata italiana impegnata nel settore di Passo Rolle. Vi si riversarono i profughi dopo la distruzione di Castel Tesino ad opera degli Austriaci.

Gran parte della popolazione nell’autunno del 1917 abbondonò le proprie case. Alle 9.00 del 10 novembre partiva l’ultimo treno interrompendo ogni tipo di comunicazione tra i territori destinati ad essere occupati. Il 12 novembre 1917 alcuni reparti comandati dal generale Krauss, scavalcando le prealpi trevigiane, giunsero a Feltre. Il periodo che va da quel giorno al novembre 1918 è passato alla storia con l’appellativo “an de la fan” (anno della fame). Il territorio, dove 25.000-30.000 uomini venivano ad occupare spazi che potevano dare sostentamento, in periodo di pace, a poco più di 2000 persone, subì danni talvolta irreparabili. L’agricoltura e l’allevamento vennero gravemente impoveriti, innumerevoli le distruzioni e le razzie. La popolazione mise in atto tutti gli espedienti per sopravvivere. A queste difficoltà si aggiunsero i molti fanciulli dilaniati o mutilati da ordigni incautamente maneggiati e la  terribile epidemia influenzale spagnola. Ingenti perdite furono accusate anche dal patrimonio artistico: alla fine della guerra il bilancio delle opere d’arte danneggiate, perdute o distrutte durante il conflitto risultò pesantissimo. La città grazie alle operazioni compiute dalle truppe della 52a divisione, dalla 23 a e dalla 70 a, venne liberata il 1o novembre 1918. L’impegno profuso dalla popolazione civile durante il conflitto fu premiato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

Il periodo postbellico presentò grosse difficoltà ed un’alacre attività ricrostruttiva. Nel 1928 venne inaugurato il Museo Civico, costruito grazie alla donazione di Antonietta Guarnieri Dal Covolo di una serie di manufatti d’arte popolare e artigianato e, successivamente, del cinquecentesco palazzo Villabruna.  Al nucleo originario nel 1924 si aggiunse la preziosa pinacoteca de conte Jacopo Dei. Nel 1938 fu invece inaugurata la galleria d’arte moderna Carlo Rizzarda.

Il periodo di ripresa economica, caratterizzato dalla nascita di nuove attività industriali, fu interrotto dall’occupazione dei Tedeschi, l’8 settembre 1943. Il territorio fu annesso al terzo Reich come zona di operazioni delle Prealpi sotto l’alto commissario Franz Hofer.

La cittadinanza reagì con la costituzione di un Comitato Civico segreto. Fin dall’inizio era stato svolto un intenso lavoro preparatorio con la raccolta di viveri e denaro. Il lancio di materiale bellico, effettuato dagli alleati ai primi del maggio 1944, fu fortemente ostacolato. In una riunione tenutasi nella Canonica di Zermen l’inizio dell’attività operativa era stato previsto per i primi di luglio 1944. l’assassinio del tenete colonnello Angelo Zancanaro ad opera delle SS tedesche, nella notte del 19 gugno, e l’arresto di altri ufficiali del Comando militare e di alcuni del CLN fece subire all’organizzazione una battuta d’arresto. Il CLN, ricostituitosi poco dopo, si dichiarò fautore di un passaggio immediato all’azione aperta con l’invio di tutti gli uomini disponibili in montagna. La liberazione era ormai vicina.

 

 

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