LA RICRISTALLIZZAZIONE

Una volta che si conoscono i concetti di materia, sostanza e miscugli la scienza chimica prevede l'isolamento dei singoli componenti della materia. Esistono diversi metodi elencati nella pagina web relativa alla classificazione chimica della materia.
Scopo dell'esperienza
Osservare e capire uno dei processi di separazione dei miscugli omogenei di un solido in liquido.
Tempo di esecuzione
Almeno una settimana.
Attrezzatura utilizzata
L'esperienza è stata condotta avendo a disposizione: acqua, 4 o 5 becker o in alternativa pentolino comune e altri recipienti, allume di rocca o allume di potassio (KAl(SO4)2• 12 H2O), sale grosso (NaCl), zucchero (saccarosio C12H22O11), piastra riscaldante o fornello, bottigliette di vetro (vannno benissimo quelle comuni per i fruttini), filo.
Esecuzione
Si eseguono diverse operazioni:
  • Per prima cosa si fa riscaldare dell'acqua in un becker o in un pentolino fino al punto di ebollizione (circa mezzo litro) e la si mantiene a caldo nel tempo di preparazione delle soluzioni da ricristallizzare.
  • Si preparano poi in altri contenitori (possibilmente dei becker) soluzioni sature di allume di rocca, sale e zucchero.
  • Si lascia depositare il solido di fondo in tutti e tre i casi sopra, e si versa la soluzione in una bottiglietta cosi da avere alla fine tra bottigliette ripiene (il livello non hamolta importanza) di soluzioni sature.
  • Si sceglie un critallo più grande del solito e lo si annoda ad un filo non troppo corto di cotone.
  • Si lasciano leggermente raffreddare le soluzioni precedenti, eventualmente utilizzando un bagno di acqua fredda.
  • Si sospende il critallo nella soluzione legandolo al filo ad una estremità e fissando l'altra estremità del filo all'esterno della soluzione o al bordo superiore della bottiglietta. Una volta immerso sarebbe meglio che il cristallo rimanesse approssimativametne al centro della soluzione e non si attaccasse alle pareti. Ovviamente si utilizzerà un cristallo di allume per la rispeettiva soluzione, un cristallo di sale per la soluzione salina, ed un cristallo di zucchero da immergere nella soluzione zuccherina.
  • Si pulisce tutto il rimanente.
Risultati
I risultati si possono osservare già dopo alcuni giorni.
Nella boccetta contenente allume si saranno formati sia sul fondo che sul filo, bei cristalli ottaedrici di allume (puri) più o meno regolari.
Il sale ricristallizza meno facilmente e con cristalli filiformi e solo a volte è possibile ottenere bei cristalli cubici di cloruro di sodio. Sarebbe consigliabile aiutare la ricristallizzazione lasciando il recipiente in luogo caldo.
Spesse volte poi il cristallo di sale si scioglie perché evidentemente la soluzione originale non è satura, in questi casi non rimane altro da fare che portare pazienza e riprovare a legare un altro cristallo di sale fino a che non si osserva la sua stabilità nel tempo
La soluzione di acqua e zucchero rimane praticametne invariata anche dopo un lungo periodo di tempo, non perché lo zucchero non cristallizzi, ma semplicemente perché l'evaporazioen dell'acqua da una soluzione di acqua e zucchero è estremamente difficile, in termini fisici la tensione di vapore di questa soluzione satura è altissima.
Riferimenti e Bibliografia
Si ringrazia Saiani Michele per il contributo fotografico a questa pagina web.

Adolfo Ferrari "Trattato di chimica generale ed inorganica" 1965