L'ALCOOL ETILICO ED I SUOI EFFETTI

L’alcool etilico è una piccola molecola organica (cioè contenente carbonio tetravalente) con formula CH3CH2OH. Lo si ritrova soprattutto nelle bevande alcooliche perché frutto della fermentazione anaerobica degli zuccheri (glucosio e fruttorio) comuni in natura.
La reazione chimica di formazione dell’alcool è la seguente:

C6H12O6 —» 2 CH3CH2OH + 2 CO2
per cui le bevande ricche di alcool sono accompagnate anche dalla presenza di una naturale effervescenza da acido carbonico (CO2 + H2O —» H2CO3 ).
Non essendo una molecola "nostra" cioè capace di essere prodotta dal nostro corpo, al pari di altre molecole estranee essa viene metabolizzata, quando possibile, dal fegato che però non agisce né prontamente né in maniera completa così che gli effetti dell’alcool sulla variazione dello stato di attenzione sono inevitabili come osservabile dalla seguente tabella:

alcoolemia nel
sangue g/l
SintomoDescrizione
<0,30sobrietànessun sintomo evidente anche se il soggetto può essere più loquace e provare un senso di benessere.
0,31 – 0,90euforiaaumento della sicurezza, diminuzione delle inibizioni, perdita di concentrazione, difficoltà ad eseguire movimenti coordinati e precisi, affievolimento dei processi psicomotori, diminuzione della capacità di guida, vertigini, diminuzione della acuità visiva, riduzione dell’olfatto e del gusto.
0,90 – 1,20eccitazioneinstabilità emotiva e perdita di giudizio, calo di coordinazione e percezione sensoriale, mancanza di equilibrio, nausea, voglia di sdraiarsi, allungamento dei tempi di reazione.
1.00 – 2.00frastornamentoAndamento oscillante, allungamento ulteriore dei tempi di reazione, marcata inabilità alla guida, mani e lingua scosse da tremori.
1,60 – 2,70confusionedisorientamento marcato, confusione mentale e vertigini, paura esagerata, rabbia, tristezza, perdita della percezione dei colori, forme e dimensioni, calo della percezione del dolore, equilibrio instabile, possibilità di coma.
2,50 – 3,70stordimentoApatia, amnesia, inerzia generale, quasi paralisi, netta mancanza di risposta agli stimoli, incapacità di stare in piedi, di camminare, vomito, incontinenza, coma o sonno profondo.
3,50 – 5,00incapacità di parlareComa e perdita di conoscenza, riflessi quasi nulli o inesistenti, abbassamento della temperatura corporea, circolazione sanguigna e respirazione difficoltosa, possibile decesso.
> 5,00morteConseguenze letali. Decesso per paralisi respiratoria.

Essendo una molecola piuttosto piccola, essa attraversa le pareti dello stomaco e, una volta nel circolo sanguigno, riesce a passare anche le normali difese cerebrali e quindi si diffonde nel cervello dove dà i sintomi principali. Prima della pubertà non siamo materialmente in grado di metabolizzare l’alcool, successivamente nelle cellule del fegato (l’organo depuratore del sangue insieme ai reni) ed esattamente nel citoplasma troviamo un enzima chiamato alcool deidrogenasi in grado di ossidare l’alcool e trasformarlo in aldeide acetica a sua volta metabolizzata in acetilcoenzima-A molecola ad alto contenuto energetico.

CH3CH2OH —» CH3CHO + [H2] alcool deidrogenasi
CH3CHO + CoASH —» CH3CO-S-CoA + [H2] piruvato carbossilasi
L’alcool deidrogenasi è comunque un enzima scarsamente prodotto, presente soprattutto negli consumatori abituali di alcool per i quali sono necessari dosi sempre maggiori di alcool per raggiungere lo stato di euforia.

Bibliografia
Albert L. Lehninger "Biochimica" II edizione, 1987
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti "Promozione della consapevolezza dei rischi di incidente stradale per chi guida in stato di ebbrezza alcoolica" 2003
Lubert Stryer "Biochimica" III edizione 1991
Il resto del Carlino 10 ottobre 2004