Ripasso nomenclatura

I seguenti due schemi possono aiutare a ricordare molti aspetti della nomenclatura.
SI chiamano composti elementari quelli che hanno un solo tipo di atomo, in base alle loroproprietà si dividono in metalli, semimetalli o metalloidi e non metalli.
I composti poi si dividono a seconda del numero di tipi di atomi diversi che li costituiscono, abbiamo così composti binari, ternari, quaternari, quinquenari, ecc. (utilizzanto un prefisso di origine latina). I composti binari a loro volta possono essere formati da due tipi di atomi in quantità variabili, se sono presenti solo due atomi (diversi in questo caso) si parla di composti bianri biatomici, tre atomi composti binari triatomici, quattro atomi composti binari tetraatomici, ecc. (utilizzanto un prefisso di origine greca).

Utile risulta il seguente schema che classifica i composti binari e non binari (ternari).

Da un punto di vista della reattività abbiamo che la nomenclatura considera le combinazioni degli elementi (metalli veri e propri, metalli di transizione, semimetalli e non-metalli) con idrogeno e con ossigeno.
Successivamente questi composti binari contenente rispettivamente idrogeno o ossigeno vengono combinati con acqua o combianti tra di loro per dare origine a tutti i diversi tipi di composti ternari.
Utile risulta il seguente schema:

Nomenclatura degli acidi

Poiché la maggior parte dei non metalli e dei metalli della transizione presenta più valenze, è spesso difficile attribuire i nomi corretti ai composti che si formano. Qui di seguito appare uno schema che può essere di aiuto per questa nomenclarura:

IIIIIIIVVVIVIIVIII
HIIIBIVBVBVIBVIIBVIIIBIBIIBHe
LiBeBCNOFNe
NaMgAlSiPSClAr
KCaScTiVCrMnFe Co NiCuZnGaGeAsSeBrKr
RbSrYZrNbMoTcRu Rh PdAgCdInSnSbTeIXe
CsBaLaHfTaWReOs Ir PtAu HgTlPbBiPoAtRn
FrRaAcThPaU
transuranici

Gruppi IA e IB hanno solo valenza I (eccezioni il rame Cu e l'argento Ag che possono avere valenza II, l'oro Au che può avere anche valenza III) si applicano le desinenze -oso per la valenza più bassa e -ico in presenza di una sola valenza o con valenza più alta. Comportamento sempre metallico.
Gruppi IIA e IIB hanno solo valenza II (eccezione il mercurio Hg che può avere anche valenza I) si applicano le desinenze -oso per la valenza più bassa e -ico in presenza di una sola valenza o con valenza più alta. Comportamento sempre metallico.
Gruppi IIIA e IIIB hanno solo valenza III (eccezione il tallio Tl che può avere anche valenza I) si applicano le desinenze -oso per la valenza più bassa e -ico in presenza di una sola valenza o con valenza più alta. Si comportano in genere da metalli.
Gruppi IVA e IVB hanno solo valenze II e IV (eccezione il titanio Ti che può avere valenza III) si applicano le desinenze -oso per la valenza più bassa e -ico in presenza di una sola valenza o con valenza più alta.
Gruppo VA ha valenze variabili, con valenza massima V. Alla valenza massima V si applica la desinenza -ico; per azoto N, fosforo P, arsenico As, antimonio Sb, bismuto Bi, si applica la desinenza -oso per la valenza III.
Gruppo VB ha valenze variabili, con valenza massima V. Si applicano le desinenze -oso per la valenza più bassa e -ico in presenza di una sola valenza o con valenza più alta. Alla valenza V hanno comportamento da non metalli formando anidridi e acidi.
Gruppo VIA ha valenze variabili con valenza massima VI (l'ossigeno O presenta sempre e solo valenza II). Alla valenza massima VI si applica la desinenza -ico e tutti gli elementi del gruppo si comportano da non metalli; per zolfo S, selenio Se, tellurio Te, polonio Po, si applica la desinenza -oso per la valenza IV. Comportamento sempre non metallico.
Gruppo VIB ha valenze variabili con valenza massima VI. cromo Cr, molibdeno Mo e tungsteno W hanno comportamento sempre metallico alle valenze II e III con applicazione delle desinenze -oso e -ico rispettivamente. Alla valenza VI hanno comportamento da non metalli formando anidridi e acidi.
Gruppo VIIA ha valenze variabili con valenza massima VII (il fluoro F ha sempre e solo valenza I). Cloro Cl, bromo Br, iodio I, hanno nomenclatura ipo-...-oso alla valenza I, -oso alla valenza III, -ico alla valenza V e per-...-ico alla valenza massima VII. Comportamento sempre non metallico.
Gruppo VIIB ha valenze variabili con valenza massima VII. Manganese Mn, tecnezio Tc e renio Re hanno comportamento sempre metallico alle valenze II e III con applicazione delle desinenze -oso e -ico rispettivamente. Alle valenze VI e VII hanno comportamento da non metalli con uso rispettivamente della nomenclatura -ico e per-...-ico.
Gruppo VIIIB ha valenze variabili con valenza massima VIII (solo per osmio Os e rutenio Ru peraltro molto rara). Alle valenze II e III si comportano sempre come metalli con applicazione delle desinenze -oso e -ico rispettivamente; alla valenza VI si comportano da non metalli con uso della desinenza -ico.

ATTENZIONE le anidridi di boro B, silicio Si, fosforo P, arsenico As e antimonio Sb possono combinarsi con 1, 2 o 3 molecole di acqua dando origine agli acidi aventi prefissi meta-, piro- e orto- in maniera più o meno regolare. Il prefisso orto spesso e volentieri è omesso.
B2O3 + 1 H2O —» 2 HBO2 acido metaborico
B2O3 + 3 H2O —» 2 H3BO3 acido (orto)borico
2 B2O3 + 1 H2O —» H2B4O7 acido tetraborico
P2O5 + 1 H2O —» HPO3 acido metafosforico
P2O5 + 2 H2O —» H4P2O7 acido pirofosforico
P2O5 + 3 H2O —» H3PO4 acido (orto)fosforico
SiO2 + 1 H2O —» H2SiO3 acido metasilicico
2 SiO2 + 3 H2O —» H6Si2O7 acido pirosilicico
SiO2 + 2 H2O —» H4SiO4 acido (orto)silicico
3 SiO2 + 2 H2O —» H4Si3O8 acido trisilicico

Bibliografia
S. Passananti, S. Ponente, C. Sbriziolo “Principi di chimica” Tramontana 2000
Adolfo Ferrari "Trattato di chimica generale ed inorganica" 1965