URANIO PIU' O MENO

Gran parlare si è fatto negli ultimi tempi di uranio impoverito, ma pochi si sono preoccupati di spiegare queste due piccole interessanti parole che sono accoppiate: che cosa è l’uranio e che cosa significa impoverito (impoverito rispetto a chi?).
L’uranio è l’elemento naturale radioattivo più pesante che si ritrova sulla terra; e fu scoperto nel lontano 1789 (anno della rivoluzione francese) tra i minerali dello zinco. Il tedesco Martin Klaproth, suo scopritore, gli diede il nome del pianeta omonimo, da poco scoperto dal suo connazionale Frederic Wilhelm Hershel nel 1781.
Per un secolo e più rimase nel dimenticatoio fino alla scoperta dei processi radioattivi e della gran quantità di energia che questi potevano sviluppare.
Fu solo durante la seconda guerra mondiale che specifici studi sia in Germania che in America furono devoluti alla ricerca su questo elemento per la produzione di energia (sia in campo civile che bellico). Si scoprì che di Uranio ne esistevano diverse forme (o isotopi) dalle diverse proprietà radioattive, e che in particolare solo una di queste forme: l’uranio 235 (U235 per brevità) era utile per la produzione di energia. Questo U235 però è scarso ed esattamente lo 0,7% dell’uranio totale.
Bisognava quindi separare l’uranio dai minerali che lo contenevano e quindi concentrare (ovvero arricchire) l’uranio 235 'utile'.
Qui fu il grande problema in cui tedeschi e statunitensi si trovarono a combattere sul filo del rasoio una gara di velocità, i primi che avrebbero trovato il modo di produrre partite di uranio arricchite in 235U sarebbero stati in grado di produrre bombe all’uranio.
Ora tutti sanno chi arrivò per primo e come la seconda guerra mondiale è andata a finire.

Nelle foto mostrate, la prima prova di esplosione atomica avvenuta nel New Mexico il 16 luglio del 1945, esattamente 0.016 e 8.0 secondi dopo l'esplosione.

Dalle originali centrali nucleari che funzionavano con uranio altamente arricchito in U235 si è passati ora a centrali funzionanti con un combiustibile contennete il 3,2-3,6% di U235 sull’uranio totale, concentrato cioè 5 volte.
Il termine di uranio 'impoverito' (in inglese depleted uranium) si applica al un materiale di scarto dall’attività di produzione del combustibile per reattori nucleari che contiene 235U in quantità pari a circa 0,3% (cioé la metà di quella presente in natura).
Malgrado tutto sembra che la sua pericolosità almeno da uno stretto punto di vista radioattivo, sia limitata tantoché tale uranio 'impoverito' si è cercato di eliminarlo (o utilizzarlo) nella costruzione di blindature, proiettili, ma anche volani per automobili, pallini da caccia, attrezzatura sportiva, ecc. Che la radioattività abbia effetti pericolosi è risaputo ma, non posso esprimere nessun parere su quelli che l’impiego di questo materiale possa avere. Sia la Nato che altri paesi stanno cercando di rispondere al quesito tramite "test pratici" in campo in diversi punti del globo.

NOTA
Elemento qui è inteso come atomo, che si studia essere la più piccola particella della materia non ulteriormente suddivisibile; naturale, nel senso che si ritrova sulla Terra in seguito ai processi fisici e chimici non dipendenti dall’opera dell’uomo; radioattivo, significa che l’atomo di uranio non è stabile e si distrugge trasformandosi in uno o più altri atomi; pesante riferito sia al numero atomico (pari al numero di protoni e neutroni), cioè l’atomo di uranio è quello avente massa maggiore rispetto gli altri atomi naturali sia al valore della densità pari a 19,05 g/cm3.

Bibliografia
J. Newton Friend "Man and the chemical elements" II ed. C. Griffin & C. Ltd, London 1951
V. Maxia e M.A. Rollier "Chimica nucleare e radiochimica" I ed. Manfredi ed. 1965
Mario Bruschi comunicazione via internet 2000