Alcuni marmi e graniti antichi

cave della Grecia

Cave del monte Pentelico (presso Atene)
Si estrae il «marmo greco fino» o «marmo cipolla fino». Caratteri del litotipo: grana saccaroide, colore bianco inframmezzato da rade venette di colore verdognolo e giallo chiaro. Queste cave servirono per l’estrazione di tutto il marmo occorrente per i più importanti monumenti greci perché più facilmente lavorabile rispetto altri marmi, di questo marmo è fatto per esempio il Partenone. Le cave non furono mai di proprietà imperiale romana.

Cave dell’Imetto (presso Atene)
Si estrae il «marmo cipolla». Caratteri del litotipo: grana saccaroide variabile, colore bianco freddo con venature listate e macchie grigie di varia intensità. Sono ancora oggi utilizzate.

Cave di Taso (coste della Tracia)
Si estrae il «marmo greco livido». Caratteri del litotipo: grana piccola e media non uniforme, colore bianco candido talvolta con leggerissime macchie giallastre. Fu utilizzato durante l’età romanica ed anche il medioevo.

Marmo pario (isola di Paro nell’Egeo meridionale)
Si estrae il «marmo greco duro» o «grechetto» o «greco fino». Caratteri del litotipo: grana media e medio-grossa non uniforme; colore bianco candido, talvolta con leggerissime macchie grigie e gialle Usate dai greci fin dall’epoca micenea furono usate anche dai Romani a partire dal I sec. d.C.

Cave di Nasso (isola di Nasso nell’Egeo meridionale)
Si estrae il «marmo salino». Caratteri del litotipo: grana grossa non uniforme; colore bianco livido. Usato fin dall’antichità non risulta molto usato dai Romani.

Marmo Cario (Sud dell’isola di Eubea)
Si estrae il marmo «cipollino rosso» detto anche «africanone». Caratteri del litotipo: grana saccaroide; colore verde chiaro talvolta con chiazze biancastre listato con bande di verde scuro. Usato solo in epoca romanica, si trova diffusamente in molte opere, a Ravenna è presente in due grandi colonne nel Duomo e in lastre in San Vitale.

Cave di Atrave (in Tessaglia)
Si estrae il «verde di Tessaglia». Caratteri del litotipo: di colore verde smeraldo con macchie nere e bianche.
Usato soprattutto per fare colonne, si ritrova in Ravenna in tre colonne nel presbiterio di San Vitale.

cave dell'Asia Minore

Cave troadensi (presso Ezine Turchia nord-occidentale)
Si estrae il «granito violetto»: Caratteri del litotipo: roccia granitica a grani medi di colore grigio chiaro e nero-violetto.
Si tratta di un granito facilmente lavorabile, osservabile in diversi monumenti romani e anche medioevali e Rinascimentali.

Marmo ierapolitico (presso Denizli Turchia sud-orientale)
Si estrae il «marmo breccia antica». I diversi autori danno diverse descrizioni per lo stesso forse si tratterebbe di un alabastro dotato di stratificazioni molto mosse di colore rosso.

Marmo frigio (presso Iscehisar, Docimium, Turchia centrale)
Si estrae il «pavonazzetto» e l’«afyon». Caratteri del litotipo (pavonazzetto): grana saccaroide; colore bianco candido attraversato da venature e macchie irregolari di colore violaceo, talvolta misto a verde scuro.
Caratteri del litotipo (afyon): grana saccaroide, colore bianco caldo con macchie e vene giallo dorato. Fu uno dei marmi più ricercati e le cave furono di proprietà imperiale. Esistono bellissime colonne a Roma costruite con questo marmo.

Cave del Proconneso (isola del Proconneso nel Mar di Marmara)
Si estrae il «marmo proconnesio». Caratteri del litotipo: grana medio e grossa di colore bianco con venature avorio.
Marmo molto pregiato di cui son fatte le colonne in San Vitale, Sant’Apollinare in Classe ed altre chiese ravennati.

cave dell'Africa

Cave del monte mauraside (in Numidia)
Si estrae il «giallo antico» o «giallo di Numidia». Caratteri del litotipo: grana saccaroide; colore giallo caldo con venature di un giallo più scuro, rossastre e talvolta anche biancastre. Fu uno dei marmi più conosciuti ed apprezzati

Bibliografia

Isotta Fiorentini Roncuzzi e Elisabetta Fiorentini "Mosaico" MWeV editore 2001