La Divisione “DECIMA”

Il nome “X^ Flottiglia MAS” serviva da copertura per un reparto molto speciale che da tempo sperimentava ed usava contro il nemico i famosi mezzi d’assalto della marina. Aveva sede a Muggiano (La Spezia) ed aveva un reparto denominato “Reparto Gamma” con base a Castiglioncello (Livorno), un reparto che utilizzava barchini d’assalto esplosivi con sede a Varignano (La Spezia) ed un reparto che utilizzava mezzi subacquei (i famosi “maiali”, cioè siluri guidati) con sede a Bocca di Serchio (Pisa). Aveva, inoltre, sedi operative anche all’estero, fra le quali, famosissima, quella in Spagna, nella stiva della nave “Oltrerra”, appositamente e segretamente attrezzata, da cui partirono gli attacchi a Gibilterra. Era un piccolo reparto (poco più di duecento unità) ma formato da uomini audacissimi e perfettamente addestrati.

Come è noto la X° FLOTTIGLIA MAS del Comandante Principe Junio Valerio Borghese non ammainò mai la bandiera e, fin dall’8 settembre 1943 aprì a La Spezia un centro di reclutamento che vide subito l’affluenza di molti volontari.

 In data 14 settembre fra il Comandante Borghese e il Capitano di Vascello Berninghaus, la più alta autorità germanica in sede, fu stipulato il seguente accordo:

1)      La X° Flottiglia MAS è unità complessa appartenente alla marima militare italiana, con completa autonomia nel campo logistico, organico, della giustizia e disciplinare, amministrativo;

2)      È alleata delle forze armate germaniche, con parità di diritti e di doveri;

3)      Batte bandiera da guerra italiana;

4)      È riconosciuto a chi ne fa parte il diritto all’uso di ogni arma;

5)      È autorizzata a ricuperare e armare, con bandiera ed equipaggi italiani, le unità italiane trovantisi nei porti italiani; il loro impiego operativo dipende dal Comando della Marina germanica;

6)      Il Comandante Borghese ne è il Capo riconosciuto, con i diritti e i doveri inerenti a tale incarico.

  Alcuni ordini interni, poi, caratterizzarono le Decima e ne marcarono la linea di condotta:

1)   Rancio e caldaio unico per Ufficiali, Sottufficiali e marinai.

2)   Sospensione di ogni promozione fino alla fine della guerra, esclusion fatta per le promozioni per merito di guerra sul campo.

3)   Reclutamento esclusivamente volontario.

4)   La pena di morte è prevista per i militari della “Decima” che siano riconosciuti colpevoli dai regolari Tribunali, dei seguenti reati:

a)   furto o saccheggio;

b)   diserzione;

c)   codardia di fronte al nemico.

  La grande abbondanza di uomini, mai venuta meno, consentì non

solo di ampliare il settore marinaro ma, altresì, di costituire molti battaglioni per l’impiego in terra. Già nel novembre fu costituito il primo battaglione di circa mille uomini, il BARGARIGO (che fino al gennaio 1944 si chiamò MAESTRALE).

 Il settore marinaro fu affidato al Comandante Mario Arillo, che era a capo del Comando Operativo Marina per il Tirreno e costituì il Gruppo Mezzi d’Assalto TESEI, suddiviso in tre reparti: la scuola intitolata a GIOBBE, che operò come Btg. Ardimento (vedi); il reparto di superficie intitolato a MOCCAGATTA che era composto dal Gruppo “Salvatore Todaro” Scuola M.A. (mezzi d’assalto) di superficie, da una Base Operativa Sud, una Base Op. Ovest, una Base Op. Est e una Base Op. di collegamento con l’Italia occupata;  e il  reparto subacqueo intitolato allo SCIRE’.

 Il Gruppo Todaro fu ricostituito a La Spezia (esisteva dal 1941) subito dopo l’8 settembre 1943. Nell’ottobre 1943 fu trasferito a Sesto Calende sul Lago Maggiore. Qui diede vita prima alla Base Sud, poi alle altre. Nell’aprile 1945 si ritirò a Milano e qui si arrese con gli altri reparti della Decima.

La Base Operativa Sud fu costituita a Sesto Calende (VA) nel gennaio 1944 e dislocata a Fiumicino. Già nello stesso gennaio effettuò la prima missione che colpì un cacciatorpediniere americano. Con l’avanzata del fronte, la Base fu sgomberata il 4.6.44. L’8 ebbe sede a Marina di Pisa, ma dopo poco tempo fu disciolta e il personale andò ad unirsi alla Base Ovest e, poi, anche a quella Est.

La Base Ovest fu costituita a Sesto Calende il 17 agosto 1944 e prese sede prima a Villafranca, a 2 Km da Nizza, poi a San Remo. Era dotata di mezzi M.T.M. (barchini esplosivi) e S.M.A. (motoscafi armati con siluro e bombe). Combattè validamente sul mare fino agli ultimi giorni di aprile. Il 16 Sergio Denti col suo barchino riuscì a colpire e a danneggiare gravemente un caccia francese, il “Trombe”. Il 25 aprile si ritirò a nord combattendo contro i partigiani e giunse fino a Strambino Romano (Ivrea) ove si arrese agli americani l’8 maggio 1945.

  La base operativa Est fu costituita a San Remo il 5 febbraio 1945. Ne assunse il comando il Ten.Vasc.Pil, Sergio Nesi che la comandò finchè il 14 aprile 1945 fu catturato nei pressi di Ancona. La sede della Base fu a Brioni Maggiore (Pola) ove fu operativa fino al maggio 1945.

 La Base di Collegamento con l’Italia occupata si costituì a La Spezia nel gennaio 1944. Suo compito era quello di condurre gli “agenti speciali”, che erano informatori e sabotatori, nelle terre occupate e nel cercare, poi, a missione compiuta, di recuperarli.  Innumerevoli le missioni, spesso conclusesi tragicamente, condotte fino all’aprile 1945.

 Nel Tirreno, infine, operava anche la “Squadriglia M.A.S. “Comandante Castagnacci”. Fu costituita a La Spezia nel gennaio 1944 ed ebbe sede prima a Porto Santo Stefano, poi a Bocca d’Arno, a Lerici, a San Remo e, infine, a Imperia. Si ritirò fino a Strambino Romano (Ivrea) e qui si arrese l’8 maggio 1845 insieme agli uomini della Base Ovest.

  Il settore subacqueo SCIRE’ comprese:

 Una Scuola Sommozzatori costituita a Portofino nel gennaio 1944, trasferita nell’estate a Portorose (Pola), dove cessò di esistere nel maggio 1945. I suoi componenti furono in massima parte trucidati dagli slavi. Dei prigionieri pochissimi sopravvissero;

 Il Gruppo operativo “SSB” (siluri San Bartolomeo), costituito a La Spezia nel dicembre 1943. Dotato di questi siluri guidati, perfezionamento dei SLC (siluri a lenta corsa), fu nella pratica impossibilità di operare dopo l’affondamento del SMG “ARADAM”, unico rimasto attrezzato per il trasporto di questi mezzi. Si sciolse a La Spezia nell’aprile 1945;

  Il Gruppo “Gamma” “Licio Visintini”. L’8 settembre 1943 non si sciolse e passò interamente alla R.S.I. Dal novembre 1943 fu a Valdagno (VC). Molte furono le azioni coronate da successo degli informatori-sabotatori del gruppo. Alla fine delle ostilità il gruppo, asseragliato nella caserma di Valdagno al comando del Ten. Luigi Ferraro, rimase in armi fino al 28 maggio 1945, dopo di che si arrese con l’onore delle armi;

  La Squadriglia sommergibili “c.a.” Si costituì a La Spezia nell’ottobre 1943. Era dotata di tre SMG “c.a.” recuperati, da usarsi come vettori di uomini-rana sabotatori. Ma nel maggio 1944 le tre unità furono poste in secco e la squadriglia disciolta. Il comandante, Cap.G.N. Andreoli di Sivico Umberto, passò al Gruppo “Todaro”;

  Una squadriglia sommergibili in allestimento. Costituita a La Spezia nel novembre 1943, era dotata di 4 SMG recuperati e in allestimento a La Spezia e a Genova. Purtroppo nel settembre 1944 i quattro SMG furono distrutti da bombardamento aereo e la squadriglia si sciolse;

   Una Squadriglia di SMG “cb” e “cm”, costituita a Pola nel novembre 1943. Questi piccoli sommergibili, adatti al trasporto di informatori-sabotatori ma dotati anche di siluri, compirono innumerevoli missioni in Adriatico, ottenendo anche notevoli successi. Il 2 maggio 1945 la base fu occupata dagli slavi e gli occupanti furono uccisi o fatti prigionieri. Un piccolo sommergibile, però, il “cm1”, raggiunse Venezia ed entrò nel porto già occupato dagli anglo-americani con la bandiera della R.S.I. spiegata. E gli inglesi, in omaggio al valore di quell’equipaggio, lasciarono che quella bandiera, insieme a quella inglese, rimanesse sul SMG fino al suo arrivo ad Ancona, ove un equipaggio misto italo-inglese lo condusse. E solo il 15 maggio 1945 il tricolore della R.S.I. fu ammainato definitivamente.

  Per quanto riguarda il settore terrestre c’è da dire che, nel maggio 1944 il Com. Borghese decise di inquadrare i battaglioni in una grande unità che prese il nome di “Divisione Decima”. Essa fu  organizzata su tre Reggimenti:

1* Rgt fanteria coi Btg LUPO, BARBARIGO e N.P. (nuotatori paracadutisti più una Compagnia Comando Reggimentale ;

2° Rgt fanteria coi Btg SAGITTARIO, VALANGA di guastatori alpini e FULMINE di bersaglieri più la C.C.R.;

3° Rgt artiglieria formato da tre gruppi armati con 12 pezzi da 100/22, 12 da 105 e 12 da 20 anti aerei più una Batteria comando Reggimentale. I Gruppi furono il 1° Gr. S.GIORGIO, il 2° Gr. DA GIUSSANO e il 3°Gr. COLLEONI.

 La divisione ebbe, inoltre, il Btg Genio FRECCIA  e il Btg Complementi CASTAGNACCI.

 Il Comando della Divisione fu affidato al Col. Luigi Carallo fino al 21.12.44, poi al Gen.Brig. Corrado.

 Erano rappresentate, praticamente, tutte le armi.

 Dal 11.2.1945, poi, la Divisione Decima fu riorganizzata e fu divisa in due Gruppi di Combattimento. Il 1° Gruppo di Combattimento comprendeva: Cmp. Comando,  i Btg BARBARIGO, LUPO, N.P., il 1° Gr. Art. SAN GIORGIO e il Btg. Genio FRECCIA.  Il 2° Gruppo di combattimento comprendeva: Cmp Comando, i Btg FULMINE, SAGITTARIO, VALANGA, il 3° Rgt Art. (meno il primo Gruppo Artiglieria).

Aggregato alla Decima era anche un reparto del S.A.F. di circa 300 elementi al comando di Fede Arnaud. La Decima fin dal 1 marzo 1944, cioè prima che venisse promulgata la legge costitutiva del S.A.F., aveva costituito un reparto di giovani studentesse che si erano arruolate per assistere i feriti del fronte di Nettuno. Essa organizzò tre corsi di addestramento per ausiliarie.

Oltre ai reparti “indivisionati” sopra menzionati, le “Decima” contò anche una quantità di reparti “non indivisionati”. Essi furono:

BTG. ARDIMENTO: Costituito a La Spezia nel febbraio 1944 per l’addestramento del personale dei mezzi d’assalto della marina, fu successivamente spostato a Piacenza per operazioni terrestri. Solo nel settembre-ottobre 1944, con l’arrivo a Piacenza della 36^ B.N. di Lucca fu sollevato da questi compiti e si spostò sul Garda ove riprese le sue funzioni originarie. Qui si sciolse il 27 aprile 1945.

BTG. LONGOBARDO: Si costituì a Bordeaux con giovani volontari, figli di italiani emigrati in Francia. Molti non parlavano neppure italiano ma vollero arruolarsi per riscattare l’onore d’Italia, la Patria dei genitori. Accolti dal Comandante Grossi furono organizzati, addestrati e, nel  settembre, inviati in Italia salvo un piccolo contingente che rimane come presidio aggiuntivo alla base Betasom. Anche se definito battaglione, in realtà la sua consistenza era quella di una compagnia. Giunti a Venezia vennero aggregati prima al Btg Barbarigo e, dopo una settimana, al Btg. Fulmine col nome di “ 3^Compagnia Volontari di Francia”. Solo alcuni, smaniosi di poter subito combattere, si arruoleranno nelle SS italiane.

BTG. PEGASO : Costituito a Montecchio Maggiore (Vicenza) nel gennaio 1945 per provvedere alla difesa del Sottosegretariato di Stato per la Marina, qui si sciolse il 28 aprile 1945.

BTG. RISOLUTI : Costituito a Genova nel marzo 1944, ebbe compiti di difesa costiera, di pattugliamento e di lotta antipartigiana. Fornì anche dei complementi al Btg. Lupo e al Btg Barbarigo, cui fornì una intera compagnia. Cessò di esistere il 26 aprile 1945, parte a Genova e parte a Milano.

BTG. SAN GIUSTO : Costituito a Trieste nel dicembre 1944 per volere esplicito del Comandante Borghese, per riaffermare l’italianità di questa città, presidiò la città e svolse compiti di difesa costiera fino al 30 aprile 1945.

BTG. SERENISSIMA : Si costituì a Venezia nel febbraio 1944 con tutto il personale di marina di quella base ebbe compiti di difesa delle opere e delle infrastrutture. Fornì anche una compagnia al Btg. Valanga, la quale subì gravi perdite durante la battaglia di Tarnova della Selva. Si sciolse il 3 maggio 1945.

BTG. VEGA : Costituito nel maggio ’44 a Montorfano (Como), fungeva da deposito di personale e materiale del Btg. N.P. Organizzava corsi per nuotatori e pionieri. Si sciolse il 26.4.45.

BTG. SCIRE’ : Costituito ad Arona con ex sommergibilisti nel maggio ’44, fu adibito alla protezione della Scuola per Arditi dei Mezzi d’Assalto di Sesto Calende. Sostenne combattimenti ed ebbe perdite. Si sciolse il 30.4.45.

GRUPPO CONTRAEREO “Q” : Costituito a Gavirate nel febbraio 1945 operò qui, a Lonate in difesa dello Stato Maggiore della Marina, e a Milano. Aveva il compito di proteggere le autocolonne. Si sciolse a Milano il 26.4.45.

DISTACCAMENTO UMBERTO CUMERO : Costituito nel marzo 1944 protesse la FIAT, su richiesta dell’Ing.Valletta. Nell’ottobre 1944 fu assorbito dal Distacc. TORINO.

DIST. MILANO : Nato nel giugno 1944 con funzioni di centro di reclutamento, accolse il Comando della Decima con lo stesso Borghese, quando il comando fu spostato qui da La Spezia. Allora assunse le dimensioni di un Btg. Si sciolse, dopo il saluto di Borghese, il 26.4.45. Gli accordi di Borghese col Gen. Cadorna consentirono la smobilitazione senza eccidi.

DIST. ROMA : Nacque praticamente nel settembre 1943 con le consegne di Maridist dalla Regia Marina alla Marina Repubblicana. Fungeva da comando tappa della Decima, nonché da supporto logistico per il Btg. Barbarigo e per i Mezzi d’Assalto. Il 4.6.44 ripiegò al Nord.

DIST.TORINO Nasce nel giugno 1944, quando la Decima fu spostata in Piemonte. Nell’ottobre, con la confluenza del “Cumero” assunse le dimensioni di un Btg. Fu utilizzato contro le bande partigiane, sostenne molti combattimenti e subì gravi perdite. Rimasto a Torino, si difese fino al 30.4.45. Sopraffatto dai partigiani, ebbe trucidati gran parte dei suoi uomini.

CMP ADRIATICA : Costituita a Ravenna con tutto il personale di marina di quella città, al comando del Ten.Vasc. Giannelli nel dicembre 1944, fu successivamente inviata in Istria. Fu sacrificata quasi tutta nella difesa di Cherso. Cessò di esistere il 3 maggio 1945.

CMP. D’ANNUNZIO : Si costituì a Fiume nel maggio 1944 e fu l’estremo avamposto della Decima sui confini orientali. Si sacrificò quasi tutta nella difesa di Fiume. I superstiti, arresisi ai titini il 2.5.45, furono deportati in Jugoslavia e pochissimi rientrarono nel 1947.

CMP. MAI MORTI : Si costituì a Trieste nell’ottobre 1943. Operò a Novara, a disposizione di quel Capo Provincia, ma nell’aprile 1944 il Comandante Borghese la fece rientrare a La Spezia e poco dopo la sciolse. Gli uomini giudicati validi andarono a costituire il primo nucleo del Btg. Sagittario. Qualcuno fu congedato.

COMPAGNIA OPERATIVA “O” : Nacque a La Spezia nel luglio 1944 con compito di tenere sotto controllo l’entroterra spezzino. Nel dicembre, con lo spostamento del comando Decima a Milano, lo seguì e entrò a far parte del Dist. Milano.

CMP. NAZARIO SAURO : Si costituì a Pola col personale del Rgt. San Marco che era rimasto in loco. Operò contro le bande slave e a difesa della base dei sommergibili CB. Difese Pola fino al 3.5.45, sacrificando fino all’ultimo uomo.

 Il battaglione BARBARIGO, al comando del Maggiore Umberto Bardelli, fu fra i primi, insieme ai paracadutisti del NEMBO, ad essere impiegati nella battaglia di Anzio dove si distinse per valore. Contava 1180 uomini.

 Ma il contributo maggiore alla difesa dei confini della Patria fu dato nelle regioni orientali minacciate dagli slavi di Tito. Borghese era stato nominato dal Duce “comandante di tutte le truppe oltre Isonzo” ed egli fu a Fiume e in altre località della zona a organizzare la disperata difesa di quelle terre. Epico il combattimento del Btg. FULMINE, comandato dal Ten.Vasc. Elio Bini (il Comandante Ten.Vasc.Giuseppe Orrù era rimasto ferito in dicembre e riprenderà il comando successivamente) a Selva di Tarnova in difesa di Gorizia. La 1^, la 2^ e la 3^ Cmp del FULMINE per tre giorni, dal 19 al 21 gennaio 1945 resisterono all’attacco di 2000 slavi e pagarono un altissimo tributo di sangue: 86 morti di cui 5 ufficiali e 56 feriti, su una forza complessiva di 214 uomini. I nemici, però, ebbero 300 morti e 500 feriti. Le truppe della Decima furono spostate tutte in Venezia Giulia fin dall’ottobre 1944 (in precedenza erano state impiegate anche in Piemonte). Il comando era a Gorizia. Nel febbraio 1945 il comando fu a Thiene. Qui rimase il secondo Gruppo di combattimento mentre il primo, al comando del Capitano di Corvetta Di Giacomo fu spostato sul Senio, al fronte Sud.

Gli agenti speciali

Una menzione particolare meritano gli “agenti speciali” che operarono oltre le linee, in territorio occupato dal nemico per compiere sabotaggi e raccogliere informazioni. Erano uomini del Battaglione NP della Decima Mas appositamente addestrati.  Furono almeno 90 gli agenti speciali catturati e fucilati.

 

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