LA MARINA
REPUBBLICANA
La marina repubblicana
Sommergibili
in estremo oriente
La marina
repubblicana
L’8 settembre
1943 non tutti i reparti della Regia Marina accettarono l’armistizio. I
seguenti reparti rimasero in armi a fianco dell’alleato tedesco e non
ammainarono mai le bandiere:
- La X^
FLOTTIGLIA MAS a La Spezia (Com. Valerio Borghese)
- La base di
sommerigibili atlantici BETASOM di Bordeaux (Com.Enzo
Grossi)
- La base di
sommergibili di Danzica, comandata, quel giorno (per
l’assenza del Com. Galeazzi) dal Cap. di
Corvetta Mario Arillo (M.d’O.)
- La base di
sommergibili di Costanza sul Mar Nero.
- Rimasero
generalmente al loro posto e aderirono alla R.S.I. anche i dipendenti dalle
Capitanerie di Porto, dei Comandi Periferici della Marina e del Servizio
Sanitario Militare Marittimo.
Il 30 settembre 1943 l’Ammiraglio di Squadra
Mario Falangola riceve le consegne per conto della R.S.I. del Ministero della
Marina dall’Amm. Ferreri, che, dopo la fuga del Ministro Amm. De Courten al
seguito del re e di Badoglio, era rimasto a Roma in qualità di commissario.
Intanto, con la costituzione del Governo
della R.S.I., era stato nominato un Sottosegretario per la Marina e cominciò la
riorganizzazione della stessa. Furono costituiti due Comandi servizi Marina
(Maricoser) : uno per il Tirreno con sede a Genova e uno per l’Adriatico con
sede a Venezia. Poco dopo i Maricoser si trasformarono in Comandi Operativi
Marina. Quello per il Tirreno con sede a Genova ebbe come comandante la M.d’O.
Mario Arillo ed ebbe alle sue dipendenze: la base MAS di Imperia, la base M.S.
di San Remo, il Comando Marina La Spezia, il Comando Marina Genova. A Varignano
(La Spezia) operava la base ANTISOM che disponeva di una corvetta già francese,
la “Batailleuse” e di sette VAS.
Quello per l’Adriatico con sede a Venezia
ebbe alle proprie dipendenze la flottiglia Dragaggio e la squadriglia
Motosiluranti dislocate a Venezia e la base sommergibili di Pola.
I mezzi navali a disposizione della Marina
Repubblicana furono molto scarsi per quel che riguarda le unità più grandi.
Per vari motivi non tutte le navi erano state
consegnate agli anglo-americani, per cui diverse rimasero sotto il controllo
della R.S.I. Ma si trattò di unità scarsamente efficienti e che, comunque,
vennero in massima parte affondate da bombardamenti aerei nel corso dei mesi
successivi. Alcune erano incrociatori ma soltanto tre riuscirono a svolgere
qualche funzione: il CAIO MARIO che servì come deposito galleggiante di
carburanti a La Spezia, il VESUVIO e l’ETNA che ebbero il ruolo di incrociatori
antiaerei a Trieste. Alcune erano Caccia e svolsero alcune funzioni lungo la
costa dalmata e in Egeo. Alcune erano torpediniere, che svolsero varie funzioni
e sostennero anche qualche combattimento.
Era rimasto anche qualche sommergibile.
Alcuni furono utilizzati come sommergibili da trasporto, come il BAGNOLINI (poi
U.I.T. 22) che trasportava materie prime dal Giappone e fu affondato nei pressi
del Capo di Buona speranza l’11 marzo 1944.
C’erano, poi, una ventina di “sommergibili
tascabili” (CA e CB) che furono operativi fino all’ultimo. Come è noto si
trattava di piccole unità (circa 15 tonnellate di stazza) con un ridottissimo
equipaggio costituito da un ufficiale e due marinai.
Si deve ricordare, a proposito di queste
piccole unità, il C.M. I che, partito da Pola per sfuggire alla cattura dei
titini il 3 maggio 1945, giunse ad Ancona il 4 maggio con la bandiera della
R.S.I. orgogliosamente spiegata. Gli inglesi, colpiti dalla fierezza di
quell’equipaggio, concessero l’onore delle armi. Poi, issata la bandiera
inglese a fianco di quella italiana della R.S.I, scortarono a Bari la piccola
unità concedendo all’equipaggio di condurla con le due bandiere spiegate. Fu,
probabilmente, l’ultima bandiera della R.S.I. ad essere ammainata.
C’erano, infine, le piccole unità, che furono
di gran lunga le più efficienti e che combatterono valorosamente un’impari
lotta contro le potenti flotte alleate fino agli ultimi giorni del
conflitto. E riuscirono anche ad
infliggere serie perdite al nemico.
Esse furono :
Le 22 VAS (vedette anti sommergibili);
Una trentina di corvette con equipaggi
italo-germanici;
I 21 M.A.S. (motoscafi anti sommergibile)
Le 11 M.S. (motosiluranti)
Alcuni posamine e alcuni dragamine
Diversi mezzi ausiliari : rimorchiatori,
motozattere, navi cisterna, navi ospedale, navi trasporto, ecc.