L’AERONAUTICA REPUBLICANA

Indice

L’aeronautica repubblicana

La caccia

Gli aerosiluranti

 I Gruppi aerotrasporti

La 1^ Squadriglia da bombardamento “Ettore Muti”

Il reparto alianti

L’artiglieria contraerea repubblicana (Ar.Co.)

I paracadutisti del Reggimento “Folgore”

L’aereonautica repubblicana

L’armistizio dell’8 settembre non riuscì a portare gli aerei, così come aveva fatto con le navi, in mano al nemico. Vi si opposero molti aviatori che scelsero la R.S.I. Così dei circa 800 aerei efficienti, solo 264 raggiunsero le terre invase del sud.

 E, non appena il governo R.S.I. fu costituito, con la Medaglia d’Oro Botto, eroe di Spagna, detto “Gamba di ferro” nominato Sottosegretario all’Aeronautica, rapidamente l’aeronautica della R.S.I. si organizzò. Il territorio della R.S.I. fu diviso in tre Zone Aeree Territoriali: La 1^ si costituì a Milano, la 2^ a Padova e la 3^ a Firenze.

 La sede del Ministero fu spostata a Bellagio (Co), i corpi della Milizia contraerea e dei Paracadutisti entrarono a far parte dell’aeronautica e, nel dicembre 1943 ci fu la prima chiamata alle armi. I giovani di leva accorsero numerosi, tanto che fu possibile costituire ben 9 Btg A.P. (anti paracadutisti) e i reparti S.S.A. (segnalazione e scoperta aerei). Gli aeroporti utilizzabili nel territorio della R.S.I. erano trenta.

 Dicevamo che molti avieri rifiutarono la resa e aderirono alla R.S.I. Ad esempio:

L’8 Settembre sorprese il Capitano Adriano Visconti in Sardegna, nella base di Decimomannu. Con tre Macchi 205, stipati di 11 piloti, egli raggiunse Guidonia e, nel novembre 1943 in Piemonte costituisce il 1° Gruppo Caccia, di cui diverrà comandante e che guiderà fino alla fine.

Da Siena il Capitano Faggioni con i suoi aerosiluranti va a Nord.

 I bombardieri di Foligno fanno la stessa cosa ad eccezione di un quadrimotore che va al sud…..

L’aereonautica repubblicana, malgrado la povertà di mezzi e, soprattutto, di carburante, ebbe alcune squadriglie di cacciatori e una audace squadriglia di aerosiluranti quale quella del Comandante Maggiore Marini (poi: Gruppo “Faggioni”) che condusse anche una brillante azione su Gibilterra il 5 giugno 1944. Si distinse anche durante lo sbarco di Anzio, dove trovò la morte Carlo Faggioni, medaglia d’Oro alla memoria.

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