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TEORIE SULLA PROTESI TOTALE IN RESINA ACRILICA Le nozioni indicate di seguito sono utilissime per gli studenti che si preparano a dare un esame di protesi totale in quanto sono ricavate da appunti e da riassunti di lezioni prese in classe e sono, nell'insieme, quanto viene insegnato nelle facoltà di odontoiatria sulla protesi totale. maria rita faedda La natura teorica delle argomentazioni, se pur validissima nel suo insieme, li rende inadatti alla costruzione e realizzazione pratica di una vera protesi totale. maria rita faedda
Quando mancano tutti i denti si deve fare una protasi totale in resina che sarà a completo appoggio mucoso. maria rita faedda La funzionalità di questo tipo di protesi dipende esclusivamente dalla esperienza del Dentista che la progetta, se ben fatta si riesce, in un tempo abbastanza breve, ma comunque non meno di tre mesi, a recuperare una funzionalità masticatoria pari al 70% dei denti naturali. Con l'abitudine e la pazienza (del Paziente) si riesce nel tempo medio di un anno ad arrivare a una funzionalità del 90 %. Questo tipo di protesi si tiene ferma per depressione, il concetto è simile a quello della ventosa, premendo la protesi verso la gengiva, l'aria all'interno viene espulsa fuori e, per depressione la protesi aderisce alla mucosa fintanto che il sigillo periferico tiene. Ad ogni atto masticatorio, la dentiera totale viene pressata contro la mucosa facendo uscire l'aria dall'interno e ripristinando la stabilità necessaria al successivo atto masticatorio. Possiamo dire che la funzione masticatori riposiziona continuamente la protesi nel suo alloggiamento mucoso contribuendo a una masticazione sufficientemente stabile e continua. maria rita faedda Per poter arrivare a queste prestazioni la protesi totale deve essere fatta seguendo una quantità di concetti scrupolosi e inderogabili pena il fallimento della stabilità e della funzione masticatoria. Una protesi fatta male non sarà mai portata dal paziente perché la sua instabilità, causerà solo dolori articolari, piaghe da decubito, impossibilità alla masticazione e alla fonazione. Non ci sono polverine che possano rendere una protesi totale mal progettata e peggio eseguita che possano alleviare la sofferenza di chi la porta. maria rita faedda INDICAZIONI GENERICHE PER UNA PROTESI MOBILE TOTALE
PRINCIPI FONDAMENTALI PER LA TENUTA DELLA PROTESI MOBILE
ANALISI CLINICA DEL PAZIENTE: -
Analisi della Bocca Edentula: Nella bocca del paziente edentulo si possono trovare diversi tipi di mucosa: maria rita faedda Generalmente si distinguono una mucosa mobile, che è elasticizzata, ed una aderente, che è fissa all’osso alveolare e anaelastica; tra queste due è presente il limite muco-gengivale. Il rilevamento di questo limite si ottiene durante i rilevamento dell’impronta e con questo si valutano le zone adatte al sostegno della protesi. maria rita faedda FISIOPATOLOGIA DEI TESSUTI ORALI E DI SOSTEGNO DELLA PROTESI
Muscolatura In Protesi Mobile: maria rita faedda
IMPRONTE IN PROTESI MOBILE: -
COSTRUZIONE DEI BLOCCHI DI OCCLUSIONE: -
Criteri Di Posizionamento: maria rita faedda
RILEVAZIONI EXTRA ED INTRAORALI: -
Conclusioni: maria rita faedda Le rilevazioni extra ed intraorali sono diverse a seconda del tipo di procedura che il clinico usa.
CLASSI DI MONTAGGIO: maria rita faedda I parametri da seguire per la rilevazione delle classi di montaggio riguardano essenzialmente: - Appartenenza a una delle tre classi di Anckermann; - Rapporto fra le creste sul piano posteriore; - Inclinazione degli assi di cresta inferiori. maria rita faedda CLASSIFICAZIONE DI ACKERMANN: Secondo Ackermann ci sono 3 differenti tipi di classi di montaggio stabilite secondo il rapporto che intercorre tra papilla incisale e fornice vestibolare inferiore. Queste 3classi sono:
RAPPORTO FRA LE CRESTE SUL PIANO POSTERIORE:
INCLINAZIONE DELLE CRESTE:
Per quanto riguarda i tipi di montaggio che si possono effettuare, ne esistono un’infinità. Ma tutte queste hanno sempre uno o più punti in comune; principalmente si ricollegano sempre alla classificazione di Ackermann, ma le altre corrispondenze riguardano:
SCELTA DEI DENTI: -
MISURAZIONE DEI MODELLI:
MISURAZIONE DELLE LINEE GUIDA:
MISURAZIONE DEL VISO:
ALTRI SISTEMI DI MISURAZIONE: Oltre a quelli già descritti, esistono vari metodi di misurazione per la scelta dei denti artificiali. Scelta Dei Denti: A seconda del sistema prescelto, la misura ottenuta viene confrontata con le diverse tipologie di denti artificiali. Esistono svariati gruppi frontali superiori, ma principalmente seguono la tipologia di Williams (i denti hanno una forma approssimativa del viso, per esempio quadrata, rotonda o triangolare). maria rita faedda Una volta scelto il gruppo frontale superiore si passa alla scelta del gruppo inferiore e, successivamente, dei gruppi posteriori di entrambe le arcate. La scelta del colore, invece, è esclusivamente eseguita secondo la preferenza del dentista e si possono scegliere anche denti in ceramica per il gruppo frontale. ESTETICA DEL GRUPPO FRONTALE: - In un paziente edentulo il profilo del viso è modificata perché non ci sono sostegni per le labbra, ma grazie ad un corretto montaggio del gruppo frontale superiore l’estetica si può facilmente correggere. I fattori determinanti sono: - Lunghezza dei frontali superiori rispetto al labbro; maria rita faedda - Corretto sostegno del labbro superiore da parte dei denti superiori; - Rapporto fra i frontali e sollevamento del labbro superiore durante il sorriso; - Possibilità del montaggio dei denti frontali mossi, ossia in posizione irregolare. maria rita faedda Creare Il Cosiddetto Corridoio Vestibolare: Il corridoio vestibolare
è il triangolo vuoto presente nei pressi delle giunture labiali. Questa fa si
che la cavità orale non si presenti "troppo piena di denti". Creare Una Linea Del Sorriso Ottimistica: Questa linea del sorriso ha gli angoli della bocca rivolti verso l'alto e crea una espressione sorridente mentre il contrario, gli angoli della bocca verso il basso, danno un aspetto corrucciato e triste. maria rita faedda Questo si ottiene con una corretta dimensione verticale, che se troppo bassa, aspetto triste; se troppo alta, poca forza masticatoria e rumorosità masticatoria definita "scrocchio d'asino". maria rita faedda MONTAGGIO DEI DENTI IN NORMO-OCCLUSIONE: - Il montaggio dei denti artificiali sui modelli viene effettuato utilizzando delle basi in resina fotopolimerizzante sulle quali si fissano i denti artificiali con la cera. maria rita faedda I metodi di montaggi possono essere differenti a seconda dei metodi dei vari autori: METODO DI GYSI: Questo metodo ha come riferimento un piano orizzontale posto a livello della linea occlusale, sul quale i singoli denti vengono posizionati secondo assi prestabiliti. maria rita faedda In sequenza il montaggio avviene con: - I frontali superiori (in ordine: frontale, canini e laterali); - I denti posteriori superiori (in ordine i due premolari e poi i due molari); - Il gruppo frontale inferiore ( stessa sequenza dei frontali superiori);
Secondo il metodo di Gysi la principale caratteristica è il perfetto montaggio dei denti: maria rita faedda
Con questo metodo si creano sia la curva di Spee che quella di Wilson che, insieme, creano l'andamento elicoidale di Ackermann che è il presupposto per un buon bilanciamento protesico. maria rita faedda Finito il montaggio dei denti superiori si passa a quelli inferiori, facendo collimare cuspidi e fosse perfettamente con i loro antagonisti superiori. maria rita faedda Gysi prevede un primo montaggio dei canini inferiori, poi dei centrali e successivamente degli incisivi laterali inferiori. Perfezionato il gruppo
anteriore, si passa al montaggio dei denti posteriori inferiori. La prima persona che parlò di occlusione bilanciata fu Hanau. maria rita faedda Con il termine Bilanciamento Protesico si intende il raggiungimento dell’equilibrio statico e dinamico della protesi mobile totale. maria rita faedda Questa si regge alle mucose grazie alla suzione (effetto ventosa), quindi se ci sono delle interferenze dei denti nei vari movimenti viene a mancare la stabilità e quindi la protesi si stacca. Bilanciamento Bilaterale: Anche se è stato messo in discussione da molti, questa ricerca del bilanciamento bilaterale viene tutt’oggi cercata. Per ottenerla bisogna tener conto dei seguenti criteri: maria rita faedda
MONTAGGIO
DEI DENTI IN II E IN III CLASSE: - Tra le caratteristiche comuni si identificano: - Una forma molto a "V" delle due arcate (è comune in molti casi, non sempre è così); - Una maggiore inclinazione della cresta inferiore sul piano sagittale; - L’accentuazione dell’angolo dell’eminenza (da 40° a 70° di inclinazione); - Un profilo facciale piuttosto convesso sul piano sagittale. dot Montaggio Dei Denti Anteriori:
Montaggio Dei Denti Posteriori:
MONTAGGIO DEI DENTI IN TERZA CLASSE: Nella terza classificazione di Ackermann la masticazione è inversa, ossia la cresta inferiore è posizionata vestibolarmente rispetto a quella superiore. Tra le caratteristiche comuni di questa classe si indentificano: maria rita faedda
Montaggio Dei Denti Anteriori:
Montaggio Dei Denti Posteriori:
MODELLAZIONE
IN CERA DELLA PROTESI: - Terminati i controlli del bilanciamento protesico, si procede alla modellazione in cera delle flange, ponendo molta attenzione a: - Limite di Azione: in caso contrario si verificherebbe una scarsa tenuta protesica; maria rita faedda
CONSIDERAZIONI ESTETICHE: La modellazione a buccia d’arancia, le false radici, la riproduzione dei colletti gengivali, se ben eseguiti, danno alla protesi un effetto estetico vero delle gengive sane. maria rita faedda Modellazione a Buccia d’Arancia: È basata sul principio delle particelle della saliva che si depositano sulle gengive artificiale, così da far apparire la protesi più naturale. Nella sua costruzione però molto spesso vengono fresate le fossette fatte precedentemente e, in ogni caso, per il paziente è molto difficile da mantenere pulita, perciò è destinata a pazienti molto attenti all’igiene. maria rita faedda Falsi Radici: Sono indispensabili per una buona estetica della protesi, devono essere più accentuate anteriormente e inclinate distalmente e non devono interessare né le papille interdentali né la zona inferiore della placca. Colletti Gengivali e Rughe Palatine: Vanno realizzate anche all’interno della protesi (lingualmente) e partecipano ad aumentare la sensibilità ai sapori ed il benessere generale del paziente. maria rita faedda Lo spessore dei colletti vestibolarmente deve essere contenuto, mentre la parte inferiore della protesi sarà meglio farla leggermente convessa così da migliorare la stabilità, il comfort e in modo da facilitare il ritorno del cibo sul tavolato occlusale. maria rita faedda OPERAZIONI FINALI: Dopo aver effettuato la modellazione in cera della placca, si fissa il modello nella muffola mediante il gesso e si prepara la resina acrilica, che verrà poi applicata nella muffola e messa a cuocere. maria rita faedda CONTROLLO IN ARTICOLATORE E RIFINITURA
Si passa quindi alla verifica dell’occlusione dei modelli, provvedendo a degli eventuali difetti. Dopo aver controllato questo si può finalmente dividere i modelli delle placche e passare così alla rifinitura e alla lucidatura mediante spazzole apposite, pomice, frese e paste lucidanti. |
Per nessun motivo questi appunti possono venire utilizzati ne interpretati come dati medici con i quali formulare diagnosi ne cercare cure per potenziali pazienti. Le nozioni indicate possono risultare incomplete e anche INESATTE e non devono essere considerate in nessun modo come mezzi diagnostici "fai da te" perché potrebbero indurre a errori di interpretazione. Le diagnosi possono essere fatte solo da laureati in medicina abilitati alla professione medica o da specialisti delle varie materie. |