La Dottoressa Federica Carlieri Odontoiatra Riceve Presso L' ambulatorio Polispecialistico Dental-Kappa a Roma Via Asinari di San Marzano, 23-25-27-29 - Roma tel. 06-89010165 |
EPATITE
VIRALE
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L 'epatite virale di tipo
A Nella maggior parte dei casi l'epatite acuta A non é differenziabile in senso clinico e morfologico dall'epatite B, tuttavia l 'epatite A é una forma acuta benigna, che va incontro a guarigione spontanea e non si trasforma
mai in
epatite cronica ne può dar luogo a condizioni di portatore. L'antigene dell'epatite A
e relativi anticorpi, compaiono circa 4 settimane dopo l'infezione, e gli
anticorpi persistono per parecchie settimane e conferiscono al soggetto
condizioni di immunità. Tra il virus A e B non c'é analogia anti-genica, pertanto lo stato di
immunità verso un agente virale,
non costituisce immunità nei confronti dell'altro. La trasmissione dell'epatite virale A
avviene di solito per via oro - fecale, ma può verificarsi per via trasfusionale di sangue infetto
durante lo stadio viremico della malattia ma, poiché non vi é la
condizione di portatore nella forma cronica di questa epatite, la trasmissione
può verificarsi solo da parte di individui con infezione acuta spesso in fase
preclinica. L’infezione è pure frequente fra i soggetti che viaggiano in Paesi in cui la malattia è endemica. Dal punto di vista preventivo, in Italia sono disponibili due diversi vaccini che forniscono una protezione dall’infezione già dopo 14-21 giorni. La vaccinazione è raccomandata, nei soggetti a rischio, fra cui coloro che sono affetti da malattie epatiche croniche, coloro che viaggiano in Paesi dove l’epatite A è endemica, per coloro che lavorano in ambienti a contatto con il virus, i tossicodipendenti, e i contatti familiari di soggetti con epatite acuta A. Molto importanti sono pure le norme igieniche generali per la prevenzione delle infezioni oro-fecali (igiene personale, lavaggio e cottura delle verdure, molluschi , cozze e vongole ecc.) e il controllo della coltivazione e della commercializzazione dei frutti di mare in generale.
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Il virus scompare dal sangue e dalle feci circa tre settimane dopo l'inizio
dei sintomi, e contemporaneamente scompare anche la capacità infettante. L 'epatite virale di tipo B.
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Questo tipo di epatite era conosciuta come epatite da siero, da siringa
o da trasfusione e sua caratteristica era una lunga incubazione. Il corpo virale é costituito da due parti, una parte esterna e da un core, l 'attività antigienica é
conosciuta come :
HBsAg
(Epatitis b surface Antigen) HBcAg
(Epatitis b core
Antigen Quest'ultimo è chiamato anche col nome di Antigene Australia perché
identificato per la prima volta nel
sangue di un aborigeno Australiano. Blumberg, lo scopritore dell'antigene si é meritato il premio Nobel del 1976. Tanto gli antigeni che i
relativi anticorpi costituiscono importanti marker immunologici dell'infezione
virale, e del suo decorso clinico. Il periodo di incubazione varia, da 5 giorni fino a 16. In un caso tipico di epatite acuta B, il livello dell'Antigene Australia,
comincia a decrescere dopo la comparsa della malattia e, di solito non é più
rilevabile a tre mesi dall'inizio dell'infezione. Gli anticorpi contro l'antigene virale core,
compaiono per primi dopo l'esposizione al virus B e sono seguiti nel tempo dalla comparsa di
anticorpi anti HBc e
HBs. In conclusione durante lo stadio presintomatico dell'epatite B, i principali
marker del siero sono : HBsAg, e HBeAg. Quando la malattia avanza e il paziente diviene sintomatico sono rilevabili
anche gli anticorpi. Il virus dell'epatite B può essere trasmesso per via ematica, con
trasfusioni di sangue, iniezioni endovenose, intramuscolari, interventi
chirurgici, odontoiatrici, ferite o abrasioni.
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Il personale
sanitario é particolarmente esposto al rischio di contrarre l'infezione. Attenzione il virus é stato riscontrato anche nelle secrezioni oro - faringee, nel
liquido seminale, nel sangue mestruale, nelle urine e nelle feci.
Epatite virale C
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Anche la trasmissione di questo virus avviene per via parenterale come l'epatite
B. Questa forma di epatite provoca una epatite cronica con più frequenza di
quanto non faccia l'epatite B. Recentemente é stato individuato un nuovo virus epatico, al quale è stato
dato il nome d ( Delta ),
che possiede la particolarità di non potersi
replicare che in presenza del virus B al
quale si può sovrapporre.
Il virus delta é fortemente virulento, presenta un fattore di notevole
aggravamento dell'epatite virale B, tanto da indurre un potere fulminante. Patogenesi : I meccanismi di azione dei virus epatotossici non sono del
tutto chiariti e sono probabilmente molteplici, si possono infatti prendere in
considerazione tre possibilità : 1)
Effetto citopatico diretto 2)
Induzione di una risposte immunitaria contro gli antigeni virali, la
quale a sua volta danneggerebbe, l
'epatocita infettato
dal virus. 3)
Alterazione degli
antigeni epatocellulari con una comparsa di una reazione autoimmune. Le varie espressioni cliniche dell'epatite B possono venir determinate dalla più o meno intensa risposta
immunitaria, che induce il danno cellulare ma nello steso tempo può determinare
l'eliminazione del virus, con conseguente guarigione. ( controllare il meccanismo
della formazione dei noduli del polmone nella TBC che sembra simile ! ) Concludendo questo virus può essere eliminato con una forte risposta
immunitaria esplicata in breve tempo, oppure con una lenta risposta immunitaria
in un tempo molto più lungo. Se nell'ambito di questo decorso, si sovrappone una ulteriore intensa
risposta immunitaria, ne potrebbe conseguire una necrosi epatica massiva
fulminante con eliminazione totale del virus ma morte del paziente. Da ciò risulta che i pazienti che sopravvivono a questa forma grave,
raramente diventano portatori cronici del virus. Allo estremo opposto ci sono
quei pazienti che non riescono a dare una valida risposta immunitaria e quindi
non riescono a eliminare il virus con conseguente danno epatico cronico. La cosiddetta condizione di portatore sano, potrebbe essere spiegata da una
completa assenza di risposta immunitaria, con mantenimento dell'infezione virale
ma con assenza di danno cellulare epatico. La condizione di portatore é ben conosciuta per il virus B
e per il Sono suscettibili di diventare
portatori individui con ridotta risposta immunitaria. Morfologia : nei portatori sani la morfologia epatica é fondamentalmente
normale, anche se il citoplasma, degli epatociti, può presentare il
caratteristico aspetto a " Vetro Smerigliato ". E'opportuno ricordare che i portatori sani, sono soggetti più a rischio per
lo sviluppo di carcinoma epatocellulare.
Epatite virale acuta
Nel periodo di incubazione il soggetto é
asintomatico, presenta però
alti livelli di siero Transaminasi, SGOT, SGPT. Dopo questa prima fase può avvenire una duplice modalità evolutiva :
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epatite anaitterica e itterica. Quest'ultima presenta più elevati sintomi specifici come febbre elevata,
brividi, cefalea e talvolta dolorabilità del quadrante superiore destro dell'addome
con epatomegalia. Il decorso clinico dell'epatite, é molto variabile, in caso di E.V. A,i
livelli enzimatici del siero, regrediscono
entro 2 settimane e scompaiono entro 6 settimane. Nella E.V. B,
lo stato morboso tende ad essere più prolungato, ma di solito si ha la
guarigione entro 7 settimane. Per la non A e non B,
in una piccola percentuale del'1 % si può andare incontro a una necrosi epatica
massiva con una mortalità del 70 %. Alcuni pazienti vanno incontro a una epatite cronica. Morfologia : Il fegato é lievemente aumentato di volume, di colorito
rossastro scuro con tendenza al verdastro secondo l'intensità della colestasi,
si rileva un danno epatocellulare lievemente diffuso, una necrosi a spruzzo o
sporadica, alterazione delle cellule di Cupfer e modificazioni infiammatorie.
Nelle fasi di guarigione aspetti rigenerativi degli epatociti. La lesione della
cellula epatica, si manifesta con un diffuso rigonfiamento cellulare, noto come
degenerazione balloniforme ( A pallone, a sfere ), secondaria ad un accentuato
rigonfiamento del reticolo endoplasmatico con distacco di ribosomi. Può osservarsi anche un rigonfiamento dei mitocondri con due tipi di
necrosi cellulare dovuta alla rottura della membrana, o alla condensazione dell'intera
cellula accompagnata dalla perdita del nucleo e quindi dal realizzarsi dei
cosiddetti corpi acidofili . Si possono riscontrare anche necrosi
parcellare, e necrosi a ponte. Epatite
Virale
cronica Quando dopo una epatite virale acuta si riscontrano segni di malattia per
oltre sei mesi si parla di E.V. Cronica. La cronicità può assumere due aspetti : 1) Attiva che indica una
continua distruzione del parenchima epatico, che può condurre alla cirrosi e
all'insufficienza epatica. 2) Persistente che evolve in
una guarigione spontanea. L'epatite cronica attiva, é
una grave condizione caratterizzata dalla continua distruzione degli epatici, da
una continua riduzione della funzionalità epatica, da una cirrosi. La più importante caratteristica istologica della epatite cronica é un
infiltrato portale e periportale di linfociti. Necrosi parcellare.
Collasso della trama
reticolinica dei lobi. Progressiva sostituzione del
parenchima epatico e periportale con tessuto fibroso. L'unico dato istologico che consente differenziare l'epatite cronica attiva
di origine virale, da quella di altra natura é costituito dalla presenza degli epatociti
a " vetro
smerigliato"
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Cirrosi Processo patologico diffuso caratterizzato dalla fibrosi e dalla
trasformazione del parenchima epatico in noduli strutturalmente anomali. Il processo é diffuso e interessa l'intero fegato, la nodularità é un
elemento irrinunciabile per la diagnosi. La fibrosi è perlopiù progressiva ed
é in genere considerata irreversibile. La lesione conduce ad ipertensione portale, e alla insufficienza epatica.
La cirrosi dovuta ad alcolismo si differenzia dalla virale per la
steatosi. Le cellule del fegato si riempiono di grasso, il peso dell'organo può
raggiungere i 4 - 6 Kg. Gli epatociti sono praticamente trasformati in lipociti
con nucleo compresso alla periferia. L'ipertensione
portale E' una grave complicazione di numerose condizioni patologiche che
possono essere distinte in : Sovraepatiche (Scompenso cardiaco e pericardite )
Intraepatiche ( Cirrosi ) Preepatiche ( Ostruzione del tronco portale ) Qualunque sia la causa di ipertensione portale, questa provoca : Ascite, Varici Esofagee, Splenomegalia,
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