La Dottoressa Federica Carlieri Odontoiatra Riceve Presso L' ambulatorio Polispecialistico Dental-Kappa a Roma Via Asinari di San Marzano, 23-25-27-29 - Roma tel. 06-89010165 |
MALATTIE DELL'INTESTINO Carcinoma Colon Rettale
Ha una frequenza 2 volte superiore nei maschi che nelle femmine. Eziologia e patogenesi. L'aumento della microflora anaerobica del colon, l'effetto cancerogeno degli
acidi biliari, scarsità di fibre, possibili deficienze di fattori protettivi
nella dieta sono tutti fattori
predisponenti. Le componenti dietetiche rivestono un ruolo predominante nella genesi del
carcinoma, soprattutto l'alto consumo di carne e di grassi animali. Tra le altre ipotesi é la più accreditata, in quanto i grassi vengono
elaborati dalla bile che lede l'integrità della mucosa colica. E questa bile agisce come
promotore di altri composti carcinogeni. Inoltre la liberazione delle ammine
contenute nella carne, che formano poi un microsamide che é un cancerogeno,
al tempo stesso si suppone che una dieta ricca di carne abbia anche, come
conseguenza una scarsità di fibre che rallenta il transito della massa fecale,
e di conseguenza questa microsamide assieme
alla bile, permanendo per più tempo nell'intestino possa aumentare la
possibilità del carcinoma colon rettale. Anche la mancanza di vitamine A, E, considerate antitumorali, contenute
nella frutta e la verdura possono favorire l'insorgenza del tumore. Morfologia : Il Carcinoma del colon Sinistro tende ad assumere una forma anulare stenosante, dando origine a una stenosi dell'intestino così detta ad anello Nel colon destro le lesioni tendono ad estrinsecarsi sotto
forma di masse polipoidi, fungoidi che si estendono lungo la parete del cieco ed
del colon ascendente con rari segni di ostruzione. A differenza della situazione macroscopica, il Carcinoma del colon di Destra
e quello di Sinistra sono microscopicamente sovrapponibili. Gli
Adenocarcinomi sono
il 95 % di tutti i carcinomi del colon e del retto. Istologia
Alcuni di essi sono mucipari,
generalmente questo muco viene secreto dalle cellule sia all'interno dei lumi
ghiandolari, che negli spazi interstiziali delle pareti intestinali. Questo
secreto allarga e disseca le maglie strutturali della parete del colon,
favorendo la penetrazione del cancro e peggiorandone la prognosi. Tutti i carcinomi colon rettali si propagano per via diretta, diffondendosi
alle strutture adiacenti, e per via metastatica attraverso i vasi linfatici e
venosi.
I linfonodi pericolici e
infraortici sono spesso colpiti per primi. Più tardivamente si riscontrano metastasi ,
al fegato, al polmone e alle ossa. Il 70 % dei carcinomi colon rettali può essere visualizzato e fatto un
prelievo bioptico attraverso la Retto Sigmo ileo Colon
Scopia. L 'incidenza di sopravvivenza dopo 5 anni e del 43 % circa. Dukess e Bussei hanno messo a punto questa tabella per la prognosi : Tipo A diffusione limitata al retto senza invasione extrarettale ne metastasi
linfonodali, sopravvivenza dopo 5 anni del 98 %. Tipo B Diffusione per contiguità ai tessuti extrarettali senza metastasi linfonodali, sopravvivenza 78 %. Tipo C Presenza di metastasi linfonodali, sopravvivenza del 45 % Sfortunatamente dal 25 al 40 %
dei pazienti con carcinoma del colon retto sono stati classificati di tipo C
e pertanto con una sopravvivenza del 45 %
dopo 5 anni. Polipi intestinali Sono divisi in tre categorie : I polipi
Iperplastici sono quelli più frequenti negli adulti e sono
in prevalenza di piccole dimensioni meno di 5 mm di diametro. Raramente sono più
grandi e possono divenire peduncolati. Istologia Presentano cripte
lievemente dilatate delimitate da cellule immature che crescono verso l'alto
differenziandosi in cellule caliciformi mischiate con alcune cellule assorbenti.
Non esiste alcuna documentazione che questo tipo di poliposi siano correlati o
siano precursori del carcinoma, e generalmente non danno manifestazioni cliniche.
Comunque alla colonscopia e alla Rxgrafia con clisma al Bario, costituiscono
condizioni che richiedono la diagnosi differenziale con i più minacciosi
adenomi. I polipi adenomatosi sono divisi in tre categorie :
1) Polipi Adenomatosi Tubulari 90% con
un peduncolo ben sviluppato
2) Polipi Adenomatosi Tubulo
Villosi 8%
Sessili
3) Polipi Adenomatosi Villosi 2%
Sessili La superficie esterna é irregolare moriforme con consistenza sostenuta ed
un colore rosso-bruno e un peduncolo rivestito da una mucosa colonrettale
normale adesa alla sottomucosa. Questi polipi, solo raramente, tendono a
essere maligni. Istologgicamente si
presentano come delle lesioni benigne, con uno strato mucoso ispessito
(iperplasia polipoide) composto da tubuli strettamente aggregati e da ghiandole
separate da uno scarso stroma fibbro vascolare. Le cellule che rivestono le ghiandole sono abnormemente alte, colonnari e
ben orientate. Le mitosi variano da scarse a numerose ma non sono atipiche. Spesso, però negli Adenomi
Tubulari, si possono riscontrare focolai di
proliferazione villosa. In questo caso i tubuli delle ghiandole sono maggiormente affollati e a
volte scompare lo stroma interposto e si hanno così delle immagini di mutuo
contatto o cribiformi. La disposizione ordinata é sostituita da aggregazioni caotiche di cellule
più grandi, i nuclei sono ipercromatici e polimorfi, le mitosi sono frequenti e
a volte atipiche. Anche nel caso della
trasformazione degli adenomi tubulari in adenomi villosi, o parzialmente villosi,
quando la trasformazione é limitata alla testa del polipo adenomatoso, l'eventuale
asportazione dell'adenoma e del peduncolo, risolvono la situazione anche in caso
di precancerogenesi, perché fintanto che non é interessata la muscolaris mucose,
la situazione non é pericolosa. Adenomi Tubulo Villosi
si definiscono così quegli adenomi che abbiano una superficie
villosa
maggiore del 50 %. Questi adenomi tendono ad
essere di dimensioni maggiori degli adenomi tubulari e di quelli tubulo villosi,
che sono una via di mezzo. Sono quasi sempre sessili ma molto raramente Peduncolati. Somigliano a una vegetazione in rilievo sulla mucosa. Sebbene si possano trovare ovunque nel grosso intestino, tendono a prevalere
nel retto e nel sigma, e un po' meno frequentemente nel colon destro. Sono
grigio marroni vellutati. in apparenza simili a cavolfiori, e sporgono da 1 a 3
cm rispetto il piano della mucosa e sono larghi 2 - 3 cm di diametro.
microscopicamente sono composti cellule epiteliali colonnari, mucosecernenti, ci
sono anche quadri in cui si osservano cellule cancerose anaplastiche ipercromiche
disordinate. Il 10 % di questi polipi presenta
focolai di carcinoma in situ, e nel
30 -40 % dei casi si riscontrano aree di carcinoma invasivo.
Al momento della
loro evidenziazione clinica, si riscontrano
un gran numero di lesioni con tumore invasivo e metastasi ai linfonodi Gli Adenomi Villosi sono quasi sempre sintomatici,generalmente provocano
sanguinamento rettale. Richiedono l 'ascissione chirurgica radicale non appena
vengono rilevati. In conclusione qualsiasi polipo colon rettale deve essere considerato
pericoloso quando supera la dimensione di 1 cm. Poliposi
Familiare del Colon In circa l'80 % dei casi vi è una chiara evidenza di una trasmissione
ereditaria autosomica dominante. Quando si riesce a individuare precocemente dei
pazienti che hanno ereditato il gene mutante, bisogna intervenire con una
colectomia totale prima che si instauri un interessamento importante. in questi
pazienti portatori della poliposi familiare del colon, di solito a partire dalla
pubertà, iniziano a comparire polipi nel colon,all'inizio i polipi sono sparsi,
piccoli e peduncolati, poi diventano progressivamente più numerosi
e possono tappezzare tutto il colon, alcuni diventano voluminosi e
sessili. Nel corso di 10 - 20 anni compaiono
sicuramente una o più sedi tumorali. Sindrome di Gardener Poliposi del solo colon
70 %. Poliposi del solo intestino 30
% Triade : Il
25 % dei pazienti con la S. di Gardener presentano una triade costituita
da : Poliposi del colon e dell'intestino, tumori multipli delle parti molli,
osteomi (della mandibola e del
cranio ). Nella Sindrome di P.J. si associano : polipi
multipli Amartomatosi e peduncolati dell'intestino e dello stomaco
raramente al colon e al retto, pigmentazione melaninica della punta delle
dita e della mucosa peri-orale, e
buccale. ( Amartomi descritti da Reye nel 1956 come tumore fibromatoso ipodermico.
Ezinger nel 1965 lo chiamò per la prima volta Amartoma fibroso dell'infanzia ) Gli Amartomi prendono il nome specifico secondo la regione in cui si trovano.
Istologicamente sono proliferazioni di miofibroblasti intrecciati con
fibroblasti.
La lesione
è caratterizzata da una crescita eccessiva di un territorio ghiandolare
stromale normo strutturato. Non comportano nessun
rischio di carcinoma. Il colon, da solo é interessato nel 30 % dei casi. Numerosi segmenti intestinali sono colpiti , separati da tratti di intestino apparentemente normale. L'aspetto caratteristico di questa malattia intestinale é il suo carattere
segmentato con netta demarcazione delle aree infette dalle adiacenti aree
normali. Istologia Nelle sezioni trasversali dell'intestino, l'intero
spessore della parete risulta
interessata con marcata fibrosi. La stessa mucosa può apparire contrassegnata da numerose ulcere sinuose,
lungo l'asse longitudinale della parete, che creano profonde fessure. Talvolta queste ulcere, danno origine ad ascessi che possono mettersi in
comunicazione tra le anse dell'intestino fino a raggiungere il piano cutaneo
vicino all'ombelico. Gli aspetti istologici sono :
infiammazione suppurativa aspecifica,
infiltrato infiammatorio cronico mononucleato, i granulomi, la dilatazione o la
sclerosi dei vasi linfatici, estensione della reazione infiammatoria
fibrosante al mesentere e al tessuto adiposo
pericolico. Altri aspetti caratteristici
sono : La reazione infiammatoria si estende
sempre attraverso l'intera
parete intestinale fino al mesentere e nel 50 - 70 % dei casi é caratterizzata
da focolai granulomatosi privi di necrosi caseosa, quindi viene anche indicata
come Colite Granulomatosa per distinguerla dalla Colite Ulcerosa che invece ha
necrosi caseosa. La malattia di Crohn, é indicata anche come malattia sistemica perché
vengono associate altre malattie quali l'artrite, la spondilite anchilosante, l'eritema
nodoso, colangite sclerosante, anemia emolitica
autoimune. Queste complicanze compaiono dopo l'inizio della malattia infiammatoria
intestinale e tendono a scomparire con la guarigione o l'asportazione chirurgica
delle lesioni intestinali. Concludendo quando l'esordio é
acuto la prognosi é relativamente buona, é possibile una permanente e
spontanea remissione in circa il 50 % dei casi. L'altro 50 % presenta un decorso con remissioni e recidive, spesso con l'accorciamento
degli intervalli tra una recidiva e l'altra, finché si ha una fase progressiva
finale. Nonostante l'estrema astenia associata alla malattia
, i casi mortali sono poco frequenti. Colite ulcerosa idiopatica Nella colite Ulcerosa, il processo infiammatorio tende a limitarsi alla
mucosa e alla sottomucosa, mentre nella
Malattia di Crohn, si riscontra una malattia granulomatosa, che coinvolge
tutto lo spessore della mucosa. I pazienti con colite ulcerosa sono
molto più esposti al cancro del colon rispetto a quelli di
Crohn. Morfologia : La colite Ulcerosa inizia nel retto e progredisce in senso
prossimale per contiguità, le lesioni a salto, proprie del morbo di
Crohn, non si Nella maggior parte dei casi la malattia rimane confinata al retto e al
Sigma. Nello stadio acuto della malattia, la mucosa é iperemica, adematosa, con
piccoli focolai di ulcerazione suppurativa. Si deve ricordare che in caso di attacco isolato della durata limitata si ha
una perfetta guarigione e una Restitutio ad Integrum della mucosa. Decorso clinico : La colite ulcerosa ha un decorso clinico insidioso che progredisce nel corso di alcuni mesi, manifestandosi con diarrea mista a
piccole quantità di sangue, muco e piccola quantità di feci, inoltre é presente Tenesmo, (Stimolo alla defecazione senza emissione di feci ) L'indice di mortalità in questi casi é alto a causa di episodi di
peritonite, sepsi, emorragia. La cronicizzazione della malattia porta al
carcinoma.
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Per nessun motivo questi appunti possono venire utilizzati ne interpretati come dati medici con i quali formulare diagnosi ne cercare cure per potenziali pazienti. Le nozioni indicate possono risultare incomplete e anche INESATTE e non devono essere considerate in nessun modo come mezzi diagnostici "fai da te" perché potrebbero indurre a errori di interpretazione. Le diagnosi possono essere fatte solo da laureati in medicina abilitati alla professione medica o da specialisti delle varie materie. |