La Dottoressa Federica Carlieri Odontoiatra Riceve Presso L' ambulatorio Polispecialistico Dental-Kappa a Roma Via Asinari di San Marzano, 23-25-27-29 - Roma tel. 06-89010165 |
Cardiopatia ischemica Coronarica Nella maggioranza dei casi lo
squilibrio dipende da una insufficienza del
flusso ematico secondario a una aterosclerosi che restringe le arterie coronarie
da cui il termine Cardiopatia Coronarica. Si dividono in 4 forme : 1 ) Angina Pectoris. 2 ) Morte cardiaca improvvisa. 3 ) Infarto del miocardio. 4 ) Cardiopatia ischemica cronica. Comprende quei casi nei quali l'ischemia ha prodotto una atrofia miocardica
diffusa con svariate zone di cicatrizzazione dovute a pregressi infarti acuti
associati a un lento restringimento delle arterie coronarie che si attua nel
corso di anni.
Lesione transmurale
con una lesione di 2,5 cm. da trombosi coronarica occlusiva. Sub endocardico
usualmente alla metà o al terzo interno della La frequenza dell'infarto del Miocardio segue quella dell'arteriosclerosi e
cresce con l'età raggiungendo il suo apice tra i 55 e 65 anni nei maschi, e
negli 80 nelle femmine. I maschi sono più vulnerabili delle femmine in un rapporto di 3 a 1. La preponderanza dei maschi é particolarmente evidente in un'età compresa
tra i 33 e i 55 anni con un rapporto maschi femmine di circa 6 a 1. Fattori
predisponenti e a rischio sono : arteriosclerosi, ipertensione, diabete mellito
e l'iperlipoproteinemia familiare. Questi soggetti possono andare incontro ad
infarti sin dalla prime decadi di vita. Istologia Negli infarti di durata inferiore alle 6 - 12 ore non si osserva
macroscopicamente alcuna modificazione dei tessuti.
Ma al microscopio ottico si manifestano alterazioni coagulative eosinofile
del citoplasma con edema intercellulare e infiltrazione di granulociti
neutrofili. La cicatrizzazione collagena progressivamente rimpiazza le cellule
necrotiche. Tra le 8 e le 24 ore,
il pallore é chiaramente evidente. Tra il secondo e il quarto giorno, il
focolaio necrotico diventa definito, con un bordo iperemico, e una porzione centrale giallo bruna e soffice. Al decimo giorno, l'infarto é del tutto
giallo e nettamente molle spesso
con aree di emorragia. Dopo questa fase la lesione viene circoscritta da una zona intensamente
iperemica e vascolarizzata, che con il tempo e progressivamente viene sostituita
da tessuto cicatriziale di tessuto pallido grigio. Una serie di complicazioni possono manifestarsi nel corso di un infarto
acuto del miocardio : pericardite fibrosa, embolia arteriosa, insufficienza
contrattile che si manifesta con insufficienza cardiaca congestizia. In questa situazione grave, l'80
% dei pazienti non sopravvive.
Un
marker dell'infarto del miocardio é il lisoenzima : Creatin Fosfochinasi MB
circa il 10 % muore durante il
primo mese, il rischio di morte é massimo all'inizio e declina man mano che passano i giorni. Estremamente importante é il grado di disfunzione del ventricolo sinistro,
ricordando che la necrosi miocardica si completa dalle 3 alle 6 ore dopo l'occlusione
coronarica così l'opportunità di intervenire in maniera efficace é limitata a
poche ore.
Cardiopatia Reumatica Nei paesi sottosviluppati la febbre reumatica e la cardiopatia reumatica Lo sviluppo del nodulo di Askoff procede in tre fasi : 1)
fase esudativa precoce 2)
la fase intermedia
proliferativa 3)
la fase di guarigione. I miociti di Anscou sono noti
come cellule bruco dato che si
presentano con cromatina legata al centro del nucleo che formano un nastro
sottile e sinuoso con innumerevoli sottili proiezioni simili a zampe.
La fase di guarigione del
nodulo di Askoff da luogo a una
progressiva ialinizzazione e alla fibrosi della lesione. Ma è soprattutto nel
miocardio che si osserva il nodulo di Askoff. La maggior parte delle morti per questa patologia, avvengono molto dopo che
la fase acuta della febbre reumatica é regredita e derivano dal coinvolgimento
pericardico principalmente dalle valvole cardiache. La mitralica è la più colpita 50%
dei casi. Nell'endocardio parietale, quasi sempre dell'atrio sinistro, si possono
sviluppare ispessimenti a placca che vengono chiamati
placche di McCallum che appaiono, microscopicamente
, costituite da cumuli di sostanza fondamentale e sono accompagnate da
corpi di Ascoff. Durante la fase acuta della
febbre reumatica, le valvole colpite appaiono rosse, rigonfie, ispessite. Più tardi, formano una
vegetazione gommosa e friabile, chiamata verrucosa che si forma lungo i bordi di
chiusura dei lembi delle valvole. Queste verruche sono causate dall'erosione della superficie endoteliale
della valvola infiammata nel punto in cui i lembi vengono a contatto l'uno
contro L' esame istologico di queste lesioni può rivelare solo un
precipitato
di materiale fibrinoide, con elementi flogistici aspecifici con una palizzata di
fibroblasti alterati misti a leucociti polinucleati che ricordano in qualche
misura i noduli di Askoff. La morte é causata da
insufficienza cardiaca congestizia intrattabile. Istologia Caratterizzata da trombi
friabili densamente infiltrati da microrganismi che realizzano in tal modo le
cosiddette vegetazioni infettive. In genere queste vegetazioni si localizzano in tratti lesi da cardiopatie
pregresse principalmente difetti valvolari, dei setti
o pregresse cicatrizzazioni di interventi chirurgici. Nelle infezioni
sub-acute, Vengono
colpiti in prevalenza maschi di età superiore ai 50 anni. Solo raramente vi sono segni di
infezione in altre parti del corpo, l'infezione, in genere, ha origini banali :
1)
micro traumi della gengiva 2)
della mucosa intestinale 3)
del rivestimento del tratto
uro-genitale. Pertanto manovre di
chirurgia dentale, il cateterismo della vescica, e anche manovre chirurgiche di
poco conto, possono assumere una grande importanza in pazienti con preesistenti
cardiopatie. QUINDI
E' OPPORTUNO, PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO ODONTOIATRICO, PREDISPORRE UNA
OPPORTUNA COPERTURA ANTIBIOTICA
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La morfologia é identica nelle due forme, la lesione fondamentale é
costituita da masse più o meno voluminose e friabili di sangue coagulato
contenenti i microrganismi causali aderenti ai lembi delle valvole colpite nella
sede del difetto congenito o attorno alle protesi valvolari.
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Per nessun motivo questi appunti possono venire utilizzati ne interpretati come dati medici con i quali formulare diagnosi ne cercare cure per potenziali pazienti. Le nozioni indicate possono risultare incomplete e anche INESATTE e non devono essere considerate in nessun modo come mezzi diagnostici "fai da te" perché potrebbero indurre a errori di interpretazione. Le diagnosi possono essere fatte solo da laureati in medicina abilitati alla professione medica o da specialisti delle varie materie. |