La Dottoressa Federica Carlieri

Odontoiatra

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a Roma

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Cardiopatie

 

Cardiopatia ischemica Coronarica Federica Carlieri     -  

  La Cardiopatia Ischemica e la cardiopatia Coronarica, sono termini generici usati per indicare  4 forme di cardiopatia provocata dallo squilibrio tra il fabbisogno e l' apporto di  ossigeno al miocardio.       -  

 Nella maggioranza dei casi lo squilibrio dipende da una insufficienza  del flusso ematico secondario a una aterosclerosi che restringe le arterie coronarie da cui il termine Cardiopatia Coronarica.     -  

Si dividono in 4 forme :     -  

 1 ) Angina Pectoris. Federica Carlieri     -  

 2 ) Morte cardiaca improvvisa. Federica Carlieri     -  

 3 ) Infarto del miocardio.     -  

 4 ) Cardiopatia ischemica cronica. Federica Carlieri     -  

Comprende quei casi nei quali l'ischemia ha prodotto una atrofia miocardica diffusa con svariate zone di cicatrizzazione dovute a pregressi infarti acuti associati a un lento restringimento delle arterie coronarie che si attua nel corso di anni. Federica Carlieri

                  1) L'angina Pectoris, é una sindrome clinica complessa caratterizzata da un dolore toracico parossistico violento,causato da una ischemia transitoria, anche se vi può essere una lesione delle cellule miocardiche la sindrome é reversibile per definizione, non si manifestano le caratteristiche cliniche dell'infarto. Federica Carlieri     -  

           2 ) La morte cardiaca improvvisa é una sindrome  in cui il decesso si verifica in pochi secondi dopo la comparsa dei sintomi ed è causata da  aritmie che fermano il Cuore. Federica Carlieri     -  

           3) L'infarto del miocardio é una drammatica manifestazione della cardiopatia ischemica causata da una grave ed improvvisa mancanza del flusso sanguigno coronarico, con dolore retrosternale o precordiale intenso e opprimente, spesso é irradiata la spalla sinistra, al braccio o alla mandibola. Localizzato nel ventricolo sinistro, si presenta in due forme :

Lesione transmurale con una lesione di 2,5 cm. da trombosi coronarica occlusiva. Federica Carlieri        -  

Sub endocardico usualmente alla metà o al terzo interno della  parete ventricolare sinistra. Federica Carlieri     -  

La frequenza dell'infarto del Miocardio segue quella dell'arteriosclerosi e cresce con l'età raggiungendo il suo apice tra i 55 e 65 anni nei maschi, e negli 80 nelle femmine. Federica Carlieri      -  

I maschi sono più vulnerabili delle femmine in un rapporto di 3 a 1.     -  

La preponderanza dei maschi é particolarmente evidente in un'età compresa tra i 33 e i 55 anni con un rapporto maschi femmine di circa 6 a 1.     -  

       Fattori predisponenti e a rischio sono : arteriosclerosi, ipertensione, diabete mellito e l'iperlipoproteinemia familiare. Questi soggetti possono andare incontro ad infarti sin dalla prime decadi di vita.     -  

Istologia Federica Carlieri        -          

Negli infarti di durata inferiore alle 6 - 12 ore non si osserva macroscopicamente alcuna modificazione dei tessuti.

Ma al microscopio ottico si manifestano alterazioni coagulative eosinofile del citoplasma con edema intercellulare e infiltrazione di granulociti neutrofili.      -  

La cicatrizzazione collagena progressivamente rimpiazza le cellule necrotiche. Federica Carlieri      -  

Tra le 8 e le 24 ore, il pallore é chiaramente evidente.     -  

Tra il secondo e il quarto giorno, il focolaio necrotico diventa definito, con un bordo iperemico, e una porzione centrale giallo bruna e soffice.     -  

Al decimo giorno, l'infarto é del tutto giallo e nettamente molle spesso con aree di emorragia. Federica Carlieri      -  

Dopo questa fase la lesione viene circoscritta da una zona intensamente iperemica e vascolarizzata, che con il tempo e progressivamente viene sostituita da tessuto cicatriziale di tessuto pallido grigio.      -  

Una serie di complicazioni possono manifestarsi nel corso di un infarto acuto del miocardio : pericardite fibrosa, embolia arteriosa, insufficienza contrattile che si manifesta con insufficienza cardiaca congestizia.     -  

   L'insufficienza acuta del ventricolo sinistro comporta non solo una congestione polmonare ma anche una diminuzione della gittata cardiaca con conseguente shock cardiogeno. Federica Carlieri     -  

 In questa situazione grave, l'80 % dei pazienti non sopravvive.      -  

Un marker dell'infarto del miocardio é il lisoenzima :     -  

 Creatin Fosfochinasi MB Federica Carlieri detta CPKmb che é presente nel siero dell'85 % dei pazienti con infarto del miocardio.

  Prognosi dei pazienti con infarto :     -  

 circa il 10 % muore durante il primo mese, il rischio di morte é massimo all'inizio e declina man mano che passano i giorni.

Estremamente importante é il grado di disfunzione del ventricolo sinistro, ricordando che la necrosi miocardica si completa dalle 3 alle 6 ore dopo l'occlusione coronarica così l'opportunità di intervenire in maniera efficace é limitata a poche ore.

Cardiopatia Reumatica     -  

  La lesione specifica della Cardiopatia Reumatica é il nodulo di Askoff.       -  

  E' causata da febbre reumatica indotta da Streptococchi Beta Emolitici del gruppo A. Il tasso di mortalità per questa malattia é del 6 x 100.000 una percentuale bassa dovuta all'uso degli antibiotici che ha impedito la proliferazione dello Streptococco.        -  

Nei paesi sottosviluppati la febbre reumatica  e la cardiopatia reumatica rappresentano ancora pericolo di morte. ( Alto titolo Antistreptolisinico ) La cardiopatia dipende da una sensibilizzazione da parte del tessuto e delle valvole cardiache, allo streptococco, ( reazione antigene autoimmune )  in età tra i 5 e i 15 anni.         -  

Lo sviluppo del nodulo di Askoff procede in tre fasi :     -  

1)  fase esudativa precoce        -  

2)  la fase intermedia proliferativa        -  

3)  la fase di guarigione.       -  

  Istologia La zona cellulare interessata, contiene grandi cellule mesenchimali differenziate, note come Miociti di  Anscou e occasionali cellule giganti plurinucleate di Askoff e fibroblasti. Federica Carlieri       -  

 I miociti di Anscou sono noti come cellule bruco  dato che si presentano con cromatina legata al centro del nucleo che formano un nastro sottile e sinuoso con innumerevoli sottili proiezioni simili a zampe. Federica Carlieri     -  

 La fase di guarigione del nodulo di Askoff  da luogo a una progressiva ialinizzazione e alla fibrosi della lesione.

  La cardiopatia reumatica si manifesta durante un attacco iniziale di febbre reumatica e questo interessa tutti i tre strati : pericardio, miocardio,endocardio.       -  

   Ma è soprattutto nel miocardio che si osserva il nodulo di Askoff. Federica Carlieri       -  

La maggior parte delle morti per questa patologia, avvengono molto dopo che la fase acuta della febbre reumatica é regredita e derivano dal coinvolgimento pericardico principalmente dalle valvole cardiache.      -  

La mitralica è la più colpita  50% dei casi.     -  

Nell'endocardio parietale, quasi sempre dell'atrio sinistro, si possono sviluppare ispessimenti a placca che vengono chiamati  placche di McCallum che appaiono, microscopicamente , costituite da cumuli di sostanza fondamentale e sono accompagnate da corpi di Ascoff.     -  

 Durante la fase acuta della febbre reumatica, le valvole colpite appaiono rosse, rigonfie, ispessite.     -  

 Più tardi, formano una vegetazione gommosa e friabile, chiamata verrucosa che si forma lungo i bordi di chiusura dei lembi delle valvole. Federica Carlieri      -  

Queste verruche sono causate dall'erosione della superficie endoteliale della valvola infiammata nel punto in cui i lembi vengono a contatto l'uno contro l'altro. Federica Carlieri      -  

L' esame istologico di queste lesioni può rivelare solo un precipitato di materiale fibrinoide, con elementi flogistici aspecifici con una palizzata di fibroblasti alterati misti a leucociti polinucleati che ricordano in qualche misura i noduli di Askoff.

   La morte é causata da insufficienza cardiaca congestizia intrattabile.  Federica Carlieri    -  

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  Chiamata anche endocardite batterica, causata nel 50 % dei casi dallo Streptococco Varidans, nel 15 % da Enteroccoco.

Istologia Caratterizzata da trombi friabili densamente infiltrati da microrganismi che realizzano in tal modo le cosiddette vegetazioni infettive. In genere queste vegetazioni si localizzano in tratti lesi da cardiopatie pregresse principalmente difetti valvolari, dei setti  o pregresse cicatrizzazioni di interventi chirurgici. Federica Carlieri       -  

Nelle infezioni sub-acute,  Vengono colpiti in prevalenza maschi di età superiore ai 50 anni.     -  

 Solo raramente vi sono segni di infezione in altre parti del corpo, l'infezione, in genere, ha origini banali :      -  

1) micro traumi della gengiva        -  

2) della mucosa intestinale        -  

3)  del rivestimento del tratto uro-genitale.        -  

Pertanto  manovre di chirurgia dentale, il cateterismo della vescica, e anche manovre chirurgiche di poco conto, possono assumere una grande importanza in pazienti con preesistenti cardiopatie.      -  

QUINDI E' OPPORTUNO, PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO ODONTOIATRICO, PREDISPORRE UNA OPPORTUNA COPERTURA ANTIBIOTICA      -  

 Endocardite Acuta Federica Carlieri        -  

  Nel 50 % dei casi sono colpiti anche cuori normali nella forma infettiva acuta che viene causata dallo Streptococco Aureus e colpisce con maggior frequenza la tricuspide. In questi casi é preesistente una forma infettiva ben localizzata che in soggetti anziani, debilitati, immunocompromessi, può dare una endocardite batterica acuta  fulminante. Federica Carlieri     -  

La morfologia é identica nelle due forme, la lesione fondamentale é costituita da masse più o meno voluminose e friabili di sangue coagulato contenenti i microrganismi causali aderenti ai lembi delle valvole colpite nella sede del difetto congenito o attorno alle protesi valvolari. Federica Carlieri    -  

          

Per nessun motivo questi appunti possono venire utilizzati ne interpretati come dati medici con i quali formulare diagnosi ne cercare cure per potenziali pazienti.  Le nozioni indicate possono risultare incomplete e anche INESATTE e non devono essere considerate in nessun modo come mezzi diagnostici "fai da te" perché potrebbero indurre a  errori di interpretazione. Le diagnosi possono essere fatte solo da laureati in medicina abilitati alla professione medica o da specialisti delle varie materie.