Conclusioni
L'idea per la realizzazione di questo lavoro è nata dall'ascolto della canzone dei Litfiba "Il mio corpo che cambia", e avendo da lì a poco terminato la lettura del racconto "La Metamorfosi" di Kafka, ho iniziato unattività di ricerca interdisciplinare su argomenti del programma di quest'ultimo anno di scuola che avessero per oggetto la tematica del cambiamento, della trasformazione: la metamorfosi, appunto. Desidero ringraziare quanti dei miei docenti, hanno saputo indirizzare il mio lavoro con preziosi suggerimenti.
Dopo aver realizzato il lavoro, ma soprattutto in prospettiva di presentarlo alla Commissione d'esame, mi rendo conto che la trasformazione ha coinvolto pienamente anche me, facendomi vivere una bellissima esperienza, con una pratica di studio slegata dal modo tradizionale di comprendere le conoscenze, solitamente basata sull'uso del linguaggio, della scrittura, di una logica strutturata dalle regole linguistiche, che determina un modo di ragionare sequenziale (cioè, prospettare ipotesi e soluzioni una dopo l'altra, seguire dei nessi di causa ed effetto).
La realizzazione di questo lavoro mi ha portata a consultare tanti libri, tanti siti internet, facendo così, un lavoro di ricerca che mi ha davvero appassionata. La cosa di maggiore interesse è stata certamente l'analogia. Cioè, per ogni immagine che vedevo ero stimolata a collegarla ad un testo che stavo preparando, e mi sono resa conto che la risonanza emotiva delle immagini cattura subito la mente, in quanto ha una presa più immediata rispetto al mondo linguistico.
Tuttavia, c'è da dire che il mondo virtuale non è tutto, perché comunque è necessario gettare un ponte tra lui e la realtà concreta. E che sia un'esigenza è dimostrato anche dal fatto che ciò che compare sullo schermo mi sono ripromessa di stamparlo e di farne un volume che donerò alla scuola, unitamente al CD; questo, per avere e dare dei fogli in mano, per mostrare il prodotto, frutto dimpegno e passione.
Attraverso la pubblicazione su carta, ricondurrò ciò che è stato realizzato al computer al linguaggio orale, in modo da potermi appropriare meglio del lavoro che ho fatto, perché, sostanzialmente, la parola è uno strumento fondamentale per poter ricostruire un'esperienza e darle senso. In definitiva, credo sia importante affermare soprattutto questo: nonostante le risorse e le grandi tecnologie, la parola continua ad essere il legame delle nostre esperienze; un legame unico e insostituibile.
Rita Terracciano
Liceo Scientifico "E.Torricelli"
Anno Quinto sezione D
Giugno 2000, Somma Vesuviana