SAN BENIGNO - Fa bene tornare - dopo
la quadrisettimanale parentesi Fruttuariense - alla vita politica sambenignese.
In realtà però, per averne tracce, non bisogna ricorrere
ai sempre più scarsi Consigli comunali, quanto piuttosto alle bacheche
di partito.
In San Benigno ne abbiamo contate
tre. Una è quella di via Chivasso, sul muro della sede storica dell'ex
Pci (oggi in "condominio" tra Ds e Comunisti Italiani). Qui il dibattito
non può essere ovviamente indirizzato a livello locale, visto il
colore della giunta sambenignese: allora le tematiche si focalizzano contro
il governo nazionale e regionale (traducendosi anche in volantini graficamente
- va detto - ben fatti).
L'opposizione, dal canto suo, chiede
ospitalità ai muri delle case del ricetto: qui troneggiano infatti
le bacheche della Lega (piazza Guglielmo da Volpiano) e di Alleanza Nazionale
(piazza cardinale delle Lanze). Entrambe presentano documentazioni che
vanno sul pesante, su tematiche locali.
La Lega attacca l'ex alleato Carlo
Borghetti per la sua filippica in Consiglio comunale contro il capogruppo
del Carroccio, Claudio Bocco: alle veemenze di Borghetti, che aveva definito
l'atteggiamento di Bocco, nella vicenda della Casa di riposo, come irresponsabile,
ignorante, offensivo e quant'altro, lo staff leghista replica con le definizioni
di "attacco violento, ingiustificato, fatto di atrocità". Dagli
(ex) amici mi guardi veramente Iddio.
Alleanza Nazionale - appoggiando,
anche per motivi di parentela, l'ex sindaco Quarello - affronta invece
l'amministrazione Focilla con tematiche che si succedono a cadenza mensile,
e che quindi stanno diventando un appuntamento per parecchi sambenignesi.
L'ultimo affondo è stato quello contro le opere di sicurezza idraulica
del paese. Giudicando demagogica l'ultima trovata della "passeggiata ciclistica
al Buco" organizzata dal Comune, con tanto di merenda, An definisce le
opere di salvaguardia dalle acque proposte da Focilla (Buco e Fraschetta)
come insufficienti; anzi paventa - in caso di una nuova alluvione - l'impeto
del rivo Baudino contro i ponti ivi esistenti, e persino contro le soprastanti
strutture della nuova Casa di riposo e di un condominio con 17 alloggi.
Come si vede, in queste lande del
basso Canavese la politica ormai sta abbandonando la sua sede istituzionale
del Municipio per scendere nelle vie e nelle piazze. Una specie di "girotondismo"
casereccio, dove i volantini e le bacheche diventano la vera fonte di dibattito.
marco notario