Predicare
bene e razzolare male.. nonostante abbia detto nella pagina generale di
non aver intenzione di trattare nel mio sito dei giochi segnalati sulla
lista NON ABANDON, eccomi qui che ne tiro fuori uno dei più famosi,
Wolfenstein 3D, o più brevemente Wolf 3D.
L'eccezione
alla regola è necessaria perchè si tratta di uno dei giochi
storici degli inizi degli anni novanta, che rappresenta il capostipite
di tutti gli "sparatutto" con visuale in prima persona; poiché si
tratta di un prodotto ancora in vendita online sul sito ufficiale, mi
limito a parlarne e fornirò il link per il download della versione
shareware che contiene solo il primo episodio.
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Nel gioco si vestono i panni di B. J. Blazkowicz, una spia americana delle forze alleate durante la seconda guerra mondiale.
Inviato in Germania per fermare la produzione di armi chimiche, si
ritrova ben presto imprigionato nel castello di Wolfenstein, da cui
deve fuggire non prima di aver sterminato tutte le guardie che cercano
di bloccargli la strada; tra i nemici si trova ad affrontare soldati
dei vari gradi dell'esercito nazista, anche alti ufficiali, fino ad
arrivare al duello con Hitler.
Si tratta del primo grande gioco d'azione in ambiente 3D con visuale in
prima persona (i precedenti in 3D erano solo giochi di automobilismo),
dove il giocatore ha davanti a sè la mano armata del personaggio
e può muoversi con i pulsanti direzionali per scoprire in tempo
reale l'ambiente circostante. La possibilità di muoversi nelle
due direzioni del piano ha rappresentato all'epoca una grande
novità, così come la maggior imprevedibilità dei nemici e la possibilità di aprire porte e passaggi segreti.
All'epoca era considerato un gioco violento e tutt'ora mantiene il
divieto di utilizzo ai minori di 17 anni.. viene davvero da ridere se
si pensa ai livelli attuali di realismo e di violenza di molti prodotti
in commercio; all'epoca è stato censurato in Germania per i
riferimenti espliciti al nazismo (oltre a svastiche e stemmi vari
presenti nell'ambiente virtuale, la musica di sottofondo nei menu
è l'inno del partito nazista - fonte Wikipedia). |
Essendo
un gioco del 1992, mantiene ancora molti aspetti che lo rendono simile
ai giochi di azione bidimensionali: il calcolo del punteggio, il
conteggio delle "vite" e l'organizzazione a episodi e livelli, con la
presenza fissa di un "boss", ovvero un nemico molto più
difficile da sconfiggere, alla fine di ogni episodio. Tuttavia iniziano
ad apparire le prime caratteristiche che col tempo sono diventate
tipiche dei giochi d'azione tridimensionali: un assortimento di armi
(seppur molto limitato) con un limite massimo di munizioni e la
possibilità di cambiare l'arma usata in ogni momento, il
conteggio in percentuale dello stato di salute del protagonista, che
viene anche rappresentato graficamente dal viso di B. J. Blazkowicz
più o meno insanguinato. |
Gli episodi:
Il gioco conta in totale
sei eposodi, solo il primo è contenuto nella versione shareware
(l'unica legalmente scaricabile e distribuibile). I sei episodi
rappresentano in realtà due trilogie distinte.
1 - Escape from Wolfenstein - il protagonista deve fuggire dalla
prigione del castello di Wolfenstein, affrontando come nemico finale il
capo delle guardie Hans Grosse;
2 - Operation: Eisenfaust - B. J. deve eliminare le guardie mutanti che
gli sbarrano la strada dal dottor Shabbs, l'artefice di questi folli
esperimenti;
3 - Die, Fuhrer, Die! - la missione finale consiste nel raggiungere Hitler nel suo bunker per eliminarlo.
Gli episodi successivi sono in realtà cronologicamente
precedenti a questi tre, riguardano la storia di Blazkowicz incaricato
come spia di fermare lo sviluppo bellico del regime nazista, sono
chiamati Nocturnal Missions.
4- A Dark Secret - i servizi segreti hanno scoperto il piano nazista
per una guerra chimica su larga scala, occorre eliminare lo scienziato
responsabile Otto Giftmacher;
5 - Trail of the Madman - prosegue la ricerca e la distruzione dei piani segreti nazisti;
6 - Confrontation - episodio conclusivo con scontro finale con il
generale Fettgesicht, responsabile dopo Hitler di tutte le operazioni
belliche.
Ogni episodio ha nove livelli, con il nono caratterizzato sempre dallo scontro con il nemico finale. |
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Il gioco:
Questi sono tre esempi di nemici: dal più abbordabile al più temibile..
La guardia è il nemico più frequente in tutti gli
episodi, il soldato delle SS (in blu) è già più
raro e più pericoloso; a questi si aggiungono i cani pastori
rigorosamente tedeschi, gli ufficiali nazisti e i mutanti. Hitler è
il terzo "boss" da affrontare, alla fine dell'episodio corrispondente;
prima di apparire in queste sembianze inizia il duello all'interno
della corazza di un robot.
Le
armi a disposizione sono un coltello e una pistola, posseduti da B. J.
fin dall'inizio del gioco, a cui si aggiungono una mitragliatrice
leggera (la stessa usata da ogni SS) e una pesante; le munizioni
vengono incrementate raccogliendole quando sono disseminate all'interno
delle stanze e prendendo ciò che resta dai nemici uccisi; 99
sono i colpi massimi accumulabili e vengono utilizzati
indifferentemente per i tre tipi di arma da fuoco.
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Ci
sono quattro gradi di difficoltà di gioco, che fanno variare
l'aggressività e la quantità dei nemici nei livelli;
ciascun livello è una specie di labirinto di stanze, alle quali
si accede aprendo porte scorrevoli; l'obiettivo minimo
è raggiungere l'uscita, una porta speciale simile a quella
di un ascensore. Per incrementare il punteggio finale è utile
eliminare tutti i nemici del livello (kill ratio), raccogliere tutti i
tesori (calici, scrigni, corone) lungo il percorso (treasure ratio) e
scoprire tutti i passaggi segreti, cioè porte nascoste
cammuffate come semplici pareti o pareti tappezzate (secret ratio). Per
recuperare punti percentuali di salute, in giro per le stanze e i
passaggi segreti ci sono kit medici, piatti di pollo e verdure e
volendo anche la pappa dei cani.
Spesso è necessario trovare chiavi per l'apertura di porte speciali
e in ogni episodio, oltre alle porte segrete, è sempre presente
un livello segreto (che quindi porta a 10 il numero totale in ogni
episodio e 60 quello dei livelli del gioco completo); è da
segnalare il livello segreto del terzo episodio, che ricostruisce il
gioco Pac-Man in 3D con i mostri colorati. |
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Alcuni esempi di muri e (sopra) oggetti di arredo. |
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La grafica e l'ambiente 3D:
Considerando
il livello generale dei giochi nel 1992, Wolf 3D aveva un'ottima
qualità grafica, che per sua sfortuna è stata superata in
fretta da altri prodotti dello stesso genere (primo fra tutti il
famosissimo DOOM, realizzato poco tempo dopo dalla stessa ID Software,
Heretic e l'altrettanto famoso Duke Nukem 3D).
Wolfenstein 3D è uno dei primi esempi di utilizzo delle
textures, cioè di immagini applicate alle facce dei solidi
tridimensionali: le pareti delle stanze sono create accostando immagini
quadrate che a volte variano nelle sfumature e ovviamente cambiano di
tipologia passando da una stanza all'altra; la limitazione di questa
novità era data dalle dimensioni di queste immagini, alte quanto
la parete stessa.
La
grafica del 1992 era ancora ben distante dal realismo, per questo
motivo Wolf 3D può sembrare molto simile ad un cartone animato.
La
limitazione generale dell'ambiente 3D del gioco è data dalla sua
perfetta regolarità; innanzi tutto l'ambiente 3D si sviluppa
solo sul piano e mantiene sempre un'altezza fissa, poi è molto
regolare: le stanze e i passaggi sono rigorosamente rettangolari e
rettilinei, non si trovano mai pareti oblique. Tutto ciò
è dovuto alla semplicità del motore di grafica 3D
utilizzato dal gioco, che si basa essenzialmente sul dividere
l'ambiente in tanti moduli, tanti cubetti delle stesse dimensioni a cui
è possibile applicare le textures sulle facce e inserire oggetti
all'interno (nemici, munizioni, kit medici o elementi più o
meno ornamentali come tavoli, botti, scheletri.. anch'essi elementi
bidimensionali); il gioco e l'ambiente non sono quindi costituiti da
elementi 3D veri e propri.
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Il
successo di Wolfenstein 3D alla sua uscita fu tale da portare in breve
tempo alla creazione di un secondo gioco del tutto uguale: Spear of
Destiny, che costituisce un ulteriore capitolo introduttivo alla storia
di B. J. Blazkowicz e della sua lotta ai nazisti.
Si è creato in poco tempo un mare di appassionati del gioco e
tra i più bravi programmatori c'è chi ha creato un
programma di editor del gioco, per la creazione di nuovi livelli, nuovi
personaggi e nuovi oggetti: da diversi siti è possibile
scaricare versioni modificate di Wolf 3D (e Spear of Destiny) per
mettere alla prova anche i giocatori più abili ed esperti
(vedere la tabella a inizio pagina).
Nel 2001 è stata realizzata la nuova versione del gioco: Return
to Castle Wolfenstein, applicandovi le nuove invenzioni della grafica
moderna che ormai sono presenti in tutte le salse nel mondo dei
videogiochi. |
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