Bisogna ammettere che i rischi nel calcetto ci sono e ognuno di noi ne sa qualcosa, direttamente o indirettamente. A volte si verificano incidenti del tutto involontari o casuali, altre volte dovuti ad eccessivo agonismo, che noi chiamiamo galletta. Tra i più gallettari sappiamo tutti chi deve essere iscritto di diritto e perciò è inutile soffermarvisi. Ultimamente, però, abbiamo assistito a una escalation della violenza da parete di uno dei calciatori ritenuti più pazienti nell'intero territorio teramano, di cui, comunque, non farò il nome. Si tratta di Danilo. Al suo attivo nella stagione può contare: un dito nell'occhio di Giorgio, una semi rissa con Luca, il cugino acquisito di Berardo - che reagì da signore, mentre il fratello, presente anche lui, pronto a rispondere alla voce del sangue, voleva strozzarlo seduta stante - e diversi e pressanti inviti a andare a fare nel culo rivolti a Mauro dell'edicola nel giro di pochi attimi.