Voglio, ancora, ricordare chi, tra noi, ha deciso di eliminare alla radice il pericolo di farsi male sul campo di calcio, con un atteggiamento di attenta prevenzione, mostrando una prudenza spinta forse all'eccesso. Sì, sto alludendo a Marcello, quel famoso centravanti che, una volta avuto un erede, ha deciso di astenersi totalmente dal calcio: "Fino a quando mio figlio non sarà cresciuto e non si sarà sistemato. Allora può darsi che ritornerò a giocare. Mica voglio rischiare di lasciare un orfano per colpa del pallone".
Un (altro) caso a parte
D'accordo, ma questi sono eccessi, si dirà, casi straordinari. Fino a un certo punto. Come potremmo, infatti, dimenticare il giorno in cui uno di noi si presentò sul campo con tanto di medico personale per attestare ufficialmente il suo precario stato di salute che non gli consentiva di giocare? Fu uno choc per tutti.